Gay e lesbiche, arriva l’agenzia matrimoniale

  

MILANO – Uno le prova tutte per trovare l’anima gemella. Ma quando i metodi tradizionali non funzionano, il tempo stringe e la solitudine aumenta, quello che va ancora per la maggiore è la vecchia agenzia matrimoniale. Ora rinnovata, “moderna”, come racconta la responsabile della prima in Italia solo per gay e lesbiche.

PER INSOSPETTABILI – Quello che l’agenzia matrimoniale (o meglio “Club per single”, secondo la nuova moda) «Il Delfino» fa, non è per tutti. Aiuta gli omosessuali a trovare un compagno e, se la ricerca va a buon fine, ad accompagnarli all’altare. L’agenzia è la prima in Italia diretta solo a lesbiche e a gay: le persone che si affidano alla sensibilità dei consulenti (tutte donne ed eterosessuali) amano definirsi “gli insospettabili”. Dal professionista appagato dal lavoro, ma non dalla vita privata, al pensionato che vuole iniziare una nuova giovinezza, alle ragazze che si lamentano della solitudine che si prova anche a Milano o a Roma. Una vita non facile la loro, fatta di timori e paure di uscire allo scoperto. L’agenzia organizza anche sedute di coaching e incontri “Sos Solutudine”, per aiutare chi ancora non ha fatto coming out.

ALLA RICERCA DI UN COMPAGNO PER LA VITA – Nell’arco di tempo dell’iscrizione all’agenzia, almeno un anno, al cliente vengono proposti più incontri. «Da noi non esiste il catalogo dell’Ikea – spiega Patrizia Castiglioni che segue la sede milanese – Niente foto: cerchiamo di fare incontrare gente con interessi simili rispettando le richieste di ognuno». Il principe, o la principessa, si incontrerà durante un appuntamento al buio, e se non sarà quello giusto, avanti il prossimo. Over 45 per la maggior parte, più donne che uomini, buon livello culturale. «La nostra clientela non ama mettersi in mostra». Una riservatezza che si nota anche dagli annunci lasciati sul sito dell’agenzia. La maggior parte delle persone cercano un compagno per la vita che possa condividere il quotidiano, sono pochi i riferimenti al proprio aspetto fisico.

In quattro anni di vita l’agenzia, che ha diverse sedi in Italia tra cui Milano e Torino, ha dato la sua benedizione a una cinquantina di coppie, il 30 per cento delle persone che hanno chiesto un aiuto hanno trovato l’anima gemella. E sono molte le richieste di matrimonio. «Le nozze per loro sono una cosa seria», spiega la Castiglioni. Niente perdita di tempo, perché la ricerca ha come fine un anello al dito. Matrimonio vecchio stile, esattamente quello che teorizza la sociologa della Northwestern University di Chicago Laura Kipnis, che nel suo libro Contro l’amore spiega come il matrimonio gay, visto da molti come il principale rivale di quello tradizionale, è però il legame più consapevole e duraturo. Il sì è per sempre.

NOZZE – In Italia il matrimonio omosessuale non è riconosciuto. E le coppie innamorate sono costrette a volare all’estero, in Spagna soprattutto. L’agenzia lavora con uno studio di avvocati che si occupa di tutta la parte burocratica. «Gli omosessuali che arrivano da noi ci pensano due volte prima di sposarsi, anche perché, rispetto a quello tradizionale, il loro matrimonio ha anche dei costi elevati». Una volta pronunciato il sì, subito in Italia per la festa con gli amici. «Molti lo fanno perché vogliono una cosa che in Italia è proibita, altri solo per un significato simbolico». Ma se da noi il pezzo di carta vale meno di un biglietto del cinema, per il Paese straniero è a tutti gli effetti un certificato di matrimonio e, soprattutto, «nel caso in cui anche l’Italia dovesse approvare una legge in questa direzione, il matrimonio avrà una valenza retroattiva».

RICORSO INTERNAZIONALE? – Molti stanno uscendo allo scoperto e sulle cronache si leggono tentativi più o meno riusciti di coppie omosessuali che vogliono coronare il loro amore con una promessa che valga per sempre. Una coppia di Pisa, Vincenzo e Diego, insieme dal 1979, hanno persino provato a fare le pubblicazioni di matrimonio, nella speranza di ottenere una sentenza della Corte costituzionale che sancisse la loro esistenza giuridica come coppia. Ma niente da fare. Lo scorso 27 agosto Sergio Lo Giudice capogruppo del Pd di Bologna e Michele Giarratano, responsabile dello sportello legale di Arcigay, sono convolati a giuste nozze nella capitale norvegese annunciando di volere iniziare un «percorso legale per la richiesta di trascrizione del matrimonio anche in Italia». Anche la deputata Pd Anna Paola Concia all’inizio di agosto ha sposato la compagna Ricarda Trautmann in Germania. La Concia ora chiede a tutti i coniugi lgbt italiani che hanno stipulato un matrimonio o un contratto civile all’estero di unirsi per un ricorso internazionale.

Ilaria Morani


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