Incontri con le persone trans dove sta il fango? L’analisi di Arcigay

  

Ci spiace che l’incontro tra Italo Bocchino e Manila Gorio sia diventato oggetto di inutile speculazione politica e mediatica.

Il tono e la narrazione di quell’incontro, che rimesta nella letteratura scandalistica, ci ha immediatamente ricordato l’esperienza dell’amica scomparsa Giò Stajano. Ora proprio Stajano, nel secolo sorso, era stata usata, per sua stessa ammissione, da questo o quel gruppo di potere per creare scandalo intorno a singoli politici. Giò era stata fotografata, ad esempio, accanto ad Andreotti, nel corso di un incontro pubblico e accanto ad un noto generale all’ingresso di un albergo. Quelle fotografie finivano irrimediabilmente sui rotocalchi scandalistici condite con articoli carichi di insinuazioni. Di tempo però, dal secolo scorso, ne è passato.

Una trans è stata eletta parlamentare e non desta più stupore la partecipazione attiva (con incontri pubblici o privati con politici, meeting, cene e conferenze) alla vita politica del paese delle persone transessuali.Tra le altre l’amica Valentina Canepa, consigliera nazionale di Arcigay, partecipa alle cene di Generazione Italia perché convinta che una nuova destra europea laica legalitaria e sociale non potrà che far bene al paese. E proprio Valentina stringe la mano a Bocchino in una fotografia pubblicata da “Il Secolo XIX” il 30 gennaio 2011. Scandalo?

Ora è vero che (quasi sempre) politici e giornalisti nel raccontare le persone transessuali non sanno che articoli pigliare, ma davvero non troviamo, nemmeno con impegno, una virgola di clamore negli incontri tra Bocchino e la Gorio.

Giudicherà la magistratura se Bocchino è stato oggetto o meno di ricatto. Ha fatto comunque davvero bene il politico a dichiarare “non sono affetto da omofobia o transfobia” palesando che nelle sue frequentazioni non c’è davvero nulla di scandaloso.

La segreteria nazionale di Arcigay


  •