Salerno. Il bilancio del comitato Arcigay ad un anno dalla sua apertura

  

Con orgoglio, ieri pomeriggio, i membri del comitato Arcigay “Marcella di Folco”, hanno spento la loro prima candelina arcobaleno che segna il loro primo anno di presenza in cittá. Un anno importante, quello appena trascorso, in cui il lavoro di sensibilizzazione compiuto dagli attivisti ha fatto sì che le tematiche care alla comunitá Lgbt (gay, lesbian, bisex e transgender) salernitana fossero più largamente condivise con l’intera cittadinanza.
Ieri pomeriggio, presso l’Auditorium “La tenda” di via Fieravecchia, si è svolta la singolare festa di compleanno del comitato, presieduto da Antonello Sannino, che ha voluto così ringraziare, facendo un primo bilancio delle attivitá svolte, la politica locale e le tante associazioni che in questi mesi hanno supportato le iniziative messe in campo. Nel ricordo di Marcella di Folco, anima indiscussa del movimento lgbt italiano e scomparsa pochi giorni prima del Congresso di Salerno dello scorso anno, sono intervenuti Porpora Marcasciano (presidente nazionale del Mit) Giuseppina la Delfa (presidente nazionale di Famiglie Arcobaleno) e Giuseppe Detta (responsabile Campania Unar- Unitá nazionale antidiscriminazioni razziali, Presidenza del Consiglio). Presenti anche molti esponenti delle istituzioni locali, tra cui la responsabile del consultorio Dig (Disagio identitá di genere), Martina Castellana, l’assessore all’Ambiente Gerardo Calabrese e i consiglieri comunali Marco Petillo ed Emiliano Torre. Proprio quest’ultimo si è fatto interprete, presso Palazzo di Cittá, delle istanze di quanti nel mondo gay, ma anche tra gli eterosessuali, richiedono da tempo l’istituzione di un registro – meglio sarebbe una vera e propria anagrafe – delle coppie di fatto cittadine. Che, attraverso una modifica al regolamento comunale potrebbero essere maggiormente salvaguardate, anche da un punto di vista legale. Torre ha auspicato una convergenza di forze, da parte di ogni schieramento, e spera che nel consiglio comunale di novembre l’argomento possa essere all’ordine del giorno. L’associazione, senza scopo di lucro,è impegnata infatti da sempre sul territorio per la realizzazione dell’uguaglianza tra gli individui a prescindere dall’orientamento sessuale e dall’identitá di genere. Di fatto la sua mission è lottare contro ogni forma di violenza e discriminazione dei diritti umani, civili e di cittadinanza, delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans, promuovendo piena partecipazione alla vita sociale. (fi.lo.)


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