«Ti sposerò» di Jovanotti: alla Laba il video versione gay

  

LA CURIOSITÀ. Voluto dai giovani di «Orlando». La canzone di Lorenzo colonna sonora di un matrimonio omosessuale
Sabato riprese delle scene clou nel palazzo di piazza del Foro Una volta pronto, sarà proiettato a festival ed eventi in tutta Italia
di LUCA TRENTINI
Scene di vita quotidiana, un matrimonio, un grande ricevimento. Sulle note del singolo di Jovanotti «Ti sposerò». Fin qui nulla di insolito, se non fosse che la protagonista di questa storia è una coppia gay. Il sogno di tanti omosessuali italiani, che vorrebbero convolare a nozze ma non possono, diventa un videoclip pronto per essere proiettato in tutta la Penisola. Un video realizzato con poche risorse, ma che può contare sul «placet» di Lorenzo Cherubini che ha accolto positivamente il progetto.
L’IDEA – spiegano Luca Trentini, segretario nazionale Arcigay, e Davide Parrotta, responsabile del Gruppo giovani di Arcigay Orlando Brescia che è il cuore dell’iniziativa – è venuta quasi per caso.
«Ci siamo accorti ascoltando “Ti sposerò”- sottolinea Parrotta – che non solo è una canzone semplice, diretta, ma anche che nel testo non utilizza alcun termine di genere». Perciò è sembrata una buona colonna sonora per un videoclip che inscenasse un matrimonio omosessuale. Da lì Parrotta, che lavora come arredatore di interni ma ha studiato alla Laba, ha lavorato alla sceneggiatura prima di proporla in direttivo. «Per e-mail abbiamo provato a contattare Jovanotti, e non è stata un’impresa semplice – prosegue -. Il video ufficiale della sua canzone naturalmente esiste già. Questo progetto gli interessava, gli sarebbe piaciuto anche partecipare alle riprese ma avremmo dovuto aspettare la fine del tour. Comunque ci ha concesso l’utilizzo della canzone senza problemi, e così abbiamo iniziato».
Il videoclip – il regista è Luca Cerlini – racconta la vita quotidiana di una coppia gay, interpretata dallo stesso Parrotta e da Francesco Altobelli: dalla spesa ad una tranquilla passeggiata per strada, fino appunto al matrimonio. «Cose semplici, le stesse che fanno le coppie eterosessuali», sottolinea lo sceneggiatore. I due «sposi» sono affiancati da due amiche, una coppia di lesbiche: pure loro alla fine, sull’onda dell’entusiasmo. sceglieranno di sposarsi.
IL LAVORO È GIÀ iniziato ma il clou sarà questo sabato con le riprese del matrimonio vero e proprio e del ricevimento, che avranno come location il palazzo della Laba in piazza del Foro 2. «La Laba ci ha gentilmente concesso il salone affrescato e gli altri spazi – sottolinea Trentini -. Saranno in tutto quattro scene tra la cerimonia, naturalmente civile, il ballo e il banchetto. Una giornata corale a cui ci auguriamo intervengano almeno un centinaio di persone. Invitiamo anche i cittadini che volessero a partecipare. L’unico requisito è portare un abito da cerimonia».
Per le riprese bisognerà approfittare soprattutto dei momenti di luce perciò, dopo l’allestimento del set, l’intenzione è quella di girare tra le 11 e le 15, ma probabilmente si andrà avanti anche un po’di più. Dopodiché altre scene saranno girate domenica e poi via via fino a dicembre, quando il gruppo di lavoro si augura di poter chiudere il videoclip e proporlo poi sul territorio nazionale. L’intenzione è far sì che venga proiettato a festival ed eventi: ci sono già buoni contatti in corso, che fanno ben sperare. «È il primo videoclip di questo genere a livello nazionale e lo diffonderemo in tutti i canali possibili», assicura Trentini. L’obiettivo del Gruppo giovani di «Orlando» e del segretario nazionale che con loro lavora al progetto è molto semplice: «raccontare la storia, la quotidianità di questi ragazzi. Dimostrare che anche la loro storia d’amore è esattamente uguale a quella delle coppie eterosessuali».
Questo videoclip alternativo della celeberrima «Ti sposerò» rappresenta insomma, sottolinea Parrotta, un altro modo per «sensibilizzare l’opinione pubblica» sul tema dei matrimoni omosessuali. Un sogno che, per Trentini, non è un’utopia. «Diciamo piuttosto una speranza. Anche in questo modo speriamo di poter fare passi avanti».


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