Giornata della memoria 2013. Tutte le iniziative di Arcigay

  

Il 27 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della Memoria, a commemorazione delle vittime del nazi-fascismo. Per l’occasione Arcigay è impegnata su tutto il territorio nazionale, con i suoi circoli, con decine di iniziative di commemorazione.

Tutte le iniziative di Arcigay: Arezzo | Bari | Barletta, Andria Trani | BergamoBolognaCosenza | Cuneo | Ferrara | Foggia | Genova | Grosseto | Lecce | Mantova | Messina | Milano | Modena | Napoli | Padova | Pavia | Perugia | Pesaro-Urbino | Piacenza | Pordenone | Siena | Reggio EmiliaSalerno | Torino | Trento | Trieste | Udine | Vercelli| Verona

Arezzo
Domenica 27 proiezione di “Paragraph 175” ma prima, sabato 26 gennaio torna la serata lgbt-friendly “Why Not¿” al Karemaski
Un fine settimana targato Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, quello che coincide con la Giornata della Memoria. I volontari dell’associazione intendono ricordare e testimoniare questa importante ricorrenza mettendo in evidenza l’Omocausto, ovvero la deportazione e lo sterminio di tante persone omosessuali contrassegnate dal simbolo del triangolo rosa, per troppo tempo dimenticato, ancor più del genocidio di ebrei, prigionieri politici, zingari e asociali ad opera del regime nazi-fascista.
Domenica 27 dalle ore 18,30 presso il Centro Giovani di Villa Severi sarà proiettato il docu-film “Paragraph 175” diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, uno dei pochi documenti che ricordano la deportazione, le violenze e lo sterminio degli omosessuali durante il periodo fascista a cavallo della seconda guerra mondiale.

Prima però, non mancherà l’attività ricreativa con il primo appuntamento dell’anno del “Why Not¿” – la festa lgbt-friendly organizzata da Arcigay Arezzo – sabato 26 gennaio dalle ore 23:30 presso il circolo Arci Karemaski. Tema della serata “Amici di Ivana Vamp”, che vedrà sfidarsi sul palco Silvio Caneschi e The Priscilla’s finalisti dei casting che si sono tenuti nelle scorse settimane. Presenterà la serata Ivana Vamp, resident Drag Queen, con l’aiuto di 4 speciali giudici e dopo la sfida proseguirà con la musica di Salvo Dj Venditti e l’animazione dello staff del Gruppo Giovani – Arcigay Arezzo. L’ingresso alla festa è riservato ai soci Arcigay o Arci, ma è comunque possibile tesserarsi all’ingresso.

Bari

In occasione della giornata della memoria delle vittime della Shoa Arcigay Bari presenta: La storia di un amore speciale. Una storia nella Storia che attraversa l’Europa degli anni ’40 tra omofobia e campo di sterminio, tra tenerezza e scoperta della propria sessualità, tra night clubs e Auschwitz. Ore 21.00.

Barletta Andria Trani

Domenica  Dalle 19.30 alle 23.00 27 Gennaio Giornata Mondiale della memoria: La Shoa e l’omocausto.

Titolo originale: Paragraph 175
Regia: Jeffrey Friedman, Rob Epstein
Genere: Documentario
Produzione: Gran Bretagna/Germania/Usa
Anno: 2000
Durata: 81 min.
Temi: nazismo, omocausto

Trama: Il documentario ricostruisce la deportazione degli omosessuali nei campi di sterminio nazisti tramite soprattutto interviste ad alcuni superstiti.

Il nostro cineforum questa volta vuole omaggiare tutte le vittime dell’omocausto durante l’epoca nazi-fascista.
Seguirà un momento di ricordo attraverso un dibattito.
Non mancate. (Mappa: http://it.bing.com/maps/default.aspx?v=2&pc=FACEBK&mid=8100&rtp=adr.~pos.41.225015638951_16.3031845875_Arcigay+Bat_Barletta&cp=41.225015638951~16.3031845875&lvl=16&sty=r&rtop=0~0~0~&mode=D&FORM=FBKPL1&mkt=it-IT)

Bergamo

Giorno della memoria I triangoli rosa Proiezione del documentario Paragraph 175
di Ron Epstein e Jeffrey Friedman Vincitore del Sundance Film Festival e del Festival del Cinema di Berlino nella sezione documentari (USA, 2000; 76 minuti)
Triangoli rosa ieri e oggi. Una mappa del mondo In collaborazione con Arcigay Bergamo Cives
Presentazione della RETE RE.A.DY Rete Nazionale delle Pubbliche Anti Discriminazioni per orientamento sessuale identità di genere 25 gennaio 2013, ore 20.30 Sala Civica di Levate

Bologna

Bologna, 25 gennaio 2012 – Sono tre gli appuntamenti che il circolo Arcigay “Il Cassero” di Bologna mette in programma per ricordare, in occasione del Giorno della Memoria, gay, lesbiche e trans perseguitati e uccisi durante il nazifascismo. Il primo appuntamento è per sabato sera (26 gennaio) dalle 23: all’ingresso della sede del circolo, in via Don Minzoni 18, le volontarie e i volontari del Cassero animeranno la ricostruzione dello Schwanenburg, un locale da ballo berlinese dove, tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso, periodicamente si tenevano feste gay. Il tableau vivant tenta di rappresentare gli anni in cui a Berlino gay e lesbiche si sentivano liberi e avevano i loro club in cui incontrarsi e ballare abbracciati. L’avvento del nazismo, subito dopo, cambiò drasticamente quel clima e iniziarono le persecuzioni: tra il 1933 e il 1945 – si legge nel manifesto che introduce alla sala da ballo – circa centomila uomini furono arrestati per omosessualità. Di questi, circa la metà venne imprigionata e un numero compreso tra diecimila e quindicimila venne inviato ai campi di concentramento: più del sessanta per cento di loro ha trovato la morte nei lager. L’installazione, realizzata grazie al contributo dell’azienda grafica bolognese Quadricroma, si fonde con la serata Roboterie, in programma al groundfloor sempre dalle 23 (l’installazione è a ingresso libero. L’ingresso alla Roboterie, invece, costa 5 euro con tessera Arci/Arcigay/Arcilesbica). Il secondo appuntamento è per domenica mattina, 27 gennaio, alle 9.30 al Giardino di Villa Cassarini, a Porta Saragozza. Come ogni anno le associazioni lgbt e le istituzioni deporranno una corona di fiori presso il monumento che ricorda le vittime omosessuali e transessuali del nazifascismo. Infine domenica, dalle 18 alle 20, è in programma al Cassero l’appuntamento quindicinale con Liberamente, il gruppo di accoglienza e confronto per gay, lesbiche e trans che in questa occasione affronterà il racconto dell’omocausto e della memoria lgbt (ingresso libero). Per informazioni: www.cassero.it.

In occasione della giornata internazionale della memoria dedicata alle vittime della Shoa (olocausto) anche Liberamente vuole ritornare a rivestire i soliti panni seriosi dopo la puntata dedicata ai giochi.I volontari e le volontarie di Liberamente stanno infatti preparando la puntata di domenica 27 gennaio (18.00-20.00) tutta dedicata all’omocausto (cioè gli omosessuali e i transessuali morti e morte nei lager nazisti) e alla memoria storica LGBT.

Vi aspettiamo domenica a Liberamente per approfondire insieme queste tematiche.

Non sono necessarie tessere e l’entrata è gratuita.

Via Don Minzoni, 18 Bologna (BO)

per informazioni:

[email protected]
[email protected]

FB: Liberamente Cassero

Catania

Cosenza

Per quest’anno Eos Cosenza ha deciso di non fare attività a parte,ma di inserire l’omocausto nelle celebrazioni organizzate dall’università della Calabria.

In particolare domani, 25 Gennaio saremo presenti alla marcia organizzata dalla città verso l’università, indossando i simboli che venivano dati a gay e lesbiche nei campi di sterminio (triangolo rosa e triangolo nero),ed proponendo di indossarli a tutti i presenti.

Cuneo

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Il testo dell’articolo 1 della legge italiana definisce così le finalità del Giorno della Memoria: « La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.» In occasione della ricorrenza del Giorno della memoria, il Comitato Arcigay Cuneo “Figli della luna” vi invita alla proiezione del film “La finestra di fronte” di Ferzan Ozpetek La finestra di fronte mercoledì 23 gennaio alle ore 21 presso l’Associazione “Liberospazio” in Via Meucci,1 a Cuneo. Sarà l’opportunità per un momento di condivisione e di riflessione, nel ricordo di tutte le vittime dell’olocausto.

Ferrara

Sabato 26 gennaio 2013 – ore 18.00 presso Ibs (P.zza Trento Trieste, Ferrara)

Tutto, per esistere davvero, ha bisogno di essere ricordato. Senza la testimonianza costante della memoria ogni acquisizione svanisce. Cose, persone e concetti non avrebbero futuro.
È proprio per celebrare il Giorno della Memoria che, sabato 26 gennaio 2013, Arcigay Ferrara propone presso la libreria Ibs un percorso di riflessione sui diritti umani, ricordando l’esperienza dei confinati omosessuali durante il fascismo, ma anche i diritti negati alle coppie gay e lesbiche nell’Italia di oggi.
Le leggi razziali dell’Italia fascista non menzionavano provvedimenti contro gli omosessuali. Non ce n’era bisogno, disse Mussolini, poiché in Italia gli uomini non potevano essere che maschi, attivi e virili. Ben diversa fu poi la realtà di quegli anni: dal 1938 al 1943 molti omosessuali italiani furono mandati al confino nelle isole Tremiti. Quasi trecento giovani furono così sradicati dalla propria vita e bollati ufficialmente come «nemici della patria».
A partire da testimonianze e fonti d’archivio, Tommaso Giartosio e Gianfranco Goretti ci accompagnano in un viaggio nella storia italiana, ricostruendo un mondo che sembra scomparso nel nulla: quello dell’Italia omosessuale durante il fascismo, come raccontano nel loro saggio La città e l’isola (Ed. Donzelli). Gli appuntamenti sulla spiaggia di notte, le sale da ballo per soli uomini, le complicità, le rivalità, i travestimenti, gli espedienti, la paura, l’amore. E poi, dopo l’arresto, gli stratagemmi messi in atto dalle famiglie, i paradossi nati dalla detenzione, i tentativi nobili o strumentali (ma quasi sempre vani) di rivendicare la propria innocenza e guadagnarsi la libertà.
Impegnati in Famiglie Arcobaleno, associazione di genitori omosessuali, Giartosio e Goretti si soffermano infine sui diritti dell’amore. Perché gli omosessuali sono uomini e donne che amano, soffrono, desiderano costruire una famiglia esattamente come gli altri. Anche in Italia, forti delle direttive europee contro ogni forma di discriminazione e di disparità di trattamento e dei molti pronunciamenti della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione in materia di matrimoni e omogenitorialità.
Introduce l’incontro Massimiliano De Giovanni, consigliere nazionale Arcigay e autore di graphic novel a tematica omosessuale.

Massimiliano De Giovanni
Arcigay Ferrara

Foggia

In occasione del “Giorno della Memoria” la giornata istituzionalizzata per la commemorazione delle vittime del nazismo e dell’Olocausto, Arcigay Foggia “Le Bigotte”, vuole ricordare anche le migliaia di vittime perseguitate durante la Shoah per il loro orientamento sessuale.
All’interno dei lager, i gay era segnalati con un triangolo rosa, mentre le lesbiche con il triangolo nero delle “asociali”. Gli omosessuali affollavano i campi di concentramento sparsi in tutta Europa, subivano umiliazioni e torture, venivano sottoposti a brutali sperimentazioni pseudoscientifiche che li portavano fino alla morte.
Non tutti sono a conoscenza che proprio nella nostra provincia, più precisamente alle Isole Tremiti, sorgeva il campo degli omosessuali. L’isola di San Domino accoglieva circa duecento confinati omosessuali e criminali, costretti al lavoro coatto nell’agricoltura.
L’appuntamento è per domenica 27 gennaio, dalle 18.30, in corso Vittorio Emanuele II (Isola Pedonale) a Foggia, dove si terrà un Flash Mob e un momento di raccoglimento.

Inoltre, si ricorda, che Foggia è stata nominata per la Puglia sportello UNAR contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale. Lo sportello è gestito dall’associazione Arcigay Foggia “Le Bigotte” ed è attivo ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, nei locali dell’associazione “Donne in Rete”, via Perrone numero 35, a Foggia. L’antenna è il nodo di raccolta delle informazioni e testimonianze dirette e indirette di casi di discriminazione per orientamento sessuale, garantendo l’anonimato e la privacy degli utenti. (Per la consulenza legale è possibile scrivere anche a [email protected]).Accanto allo sportello UNAR, gestito dall’avvocato Bruno Colavita, nello stesso giorno e negli stessi orari (ogni sabato, dalle 10 alle 12, presso “Donne in Rete”) è sempre presente un volontario di Arcigay Foggia “Le Bigotte”, per dare informazioni sull’associazione, le attività e le sue finalità.

Genova

Dopodomani ricorre nuovamente la Giornata della Memoria e come ogni anno intorno a questa data fioriscono iniziative che sono come un collettivo ripasso di una lezione forse troppo dura da imparare per noi adulti e troppo difficile da impartire ai giovani in modo convincente: oggi, quasi troppo puntualmente, un’indagine delle forze dell’ordine ha messo fine ai progetti antisemiti e xenofobi di un gruppo di estrema destra, tutti giovani, nel napoletano.
Se certe ideologie possono far presa ancora oggi, sebbene in contesti di deserto politico e culturale la causa risiede nel comodo silenzio che per anni ha avvolto più di una deportazione: quella di Rom e Sinti, la deportazione dei testimoni di Geova, l’internamento dei disabili e soprattutto l’Omocausto, l’ultimo a riemergere alla luce della memoria, addirittura negli anni ’90 del XX secolo.

Un lungo silenzio non casuale, smantellato poco a poco dalle conquiste del movimento per i diritti civili.

Oggi ci può sembrare incredibile che un deportato sia stato messo in condizione di non rivendicare la sua esperienza a causa di un vergognoso stigma sociale e con un brivido di indignazione sentirci a posto con la nostra coscienza, versare il nostro obolo alla Memoria e andare avanti.
Invece l’Omocausto non è mai finito: si perpetua in Paesi dove per l’omosessualità c’è la pena di morte o se non è ancora prevista viene proposta come in Uganda, continua grazie a leggi liberticide in molti Paesi del mondo diversi per visione politica e per credo religioso, vive ipocritamente in Italia dove il il potere vaticano continua a volerci curare e si oppone decisamente alla conquista dei diritti civili grazie a una classe politica che, per quanto ci riguarda, si dimentica regolarmente di essere europea.

L’Omocausto è oggi, non possiamo lavarcene le mani.
Oggi si decide di opporsi alla criminalizzazione dell’omosessualità in Uganda, oggi si lotta contro omofobia e discriminazioni,oggi si ripensa a questo Paese
come a una nazione europea capace di rispettare i propri cittadini e cittadine omosessuali.
Oggi si decide se essere complici dell’Omocausto o no: a partire dalle nostre vite, dal modo in cui parliamo, dal modo in cui educhiamo i nostri figli. Ostlia Mulas presidente Arcigay Genova

Grosseto

 

Lecce

Sabato 26 gennaio due proiezioni di “Love Story”. Cliccare sulla locandine per maggiori informazioni.

Mantova

SCUSI, SIGNORE, HA CONOSCIUTO MIO PADRE? lettura teatrale a quattro voci e piano di Elena Buccoliero

Per i testimoni dell’orrore nazifascista il tempo è passato, sono altri uomini altre donne. Hanno nipoti, anni di lavoro, cattiva memoria; hanno acciacchi, pensieri migliori… Solo il loro persecutore, il boia Michael Seifert, SS nel lager di Bolzano, è ancora lo stesso ventenne biondo. Però durante le deposizioni tutto si avvicina, un testimone ultraottantenne si alza in piedi per mimare una delle tante prepotenze, secondo immagini note solo ai suoi occhi. E intanto Seifert ci si presenta in altri panni – anziano innocuo signore col berretto da pescatore – e contribuisce a farci sembrare tutto insensato, tutto un po’ impossibile…

INIZIO SPETTACOLO ORE 21.30 PRESSO Cubostudio  via XX Settembre 31 Mantova  INGRESSO LIBERO

Messina

Venerdì 25/01/013 dalle 22,00 serata disco Pink (rosa) all’Amarcord sulla panoramica di Messina.

Sabato 26/01/013 insieme alla manifestazione/corteo del movimento antifascista e liberatore del Pinelli, porteremo in piazza anche le ragioni della giornata della Memoria. Ore 14,00 partenza Piazza Cairoli.

Domenica 27/01/013 ore 17,00 al Teatro in fiera (simbolo di liberazione) si proietterà un film dedicato alla memoria.

Domenica 27/01/013 ore 18,30 dibattito sulla memoria a 360° al Teatro in fiera Pinelli; ore 19,30 al Teatro in fiera Pinelli, cena sociale insieme alla comunità Rom.

Domenica 27/01/013 in via Croce Rossa 39 al Retronouvea ore 22,00 serata disco con triangolo Rosa per ricordare anche divertendosi che la libertà di pensiero, e quant’altro è un bene comune intoccabile. Invitiamo tutti/e a partecipare, per non dimenticare. Rosario Duca, Presidente Arcigay Messina

Milano

Il C.I.G. Comitato Provinciale Arcigay Milano, Sportello Trans di ALA Milano Onlus e il Comitato Solidale Antirazzista LGBT di Milano “Alziamo la testa” propongono martedì 29 gennaio alle 20,30 presso il negozio civico ChiAmaMilano, in Largo Corsia dei Servi 11, la visione del film-documentario “Il colore del silenzio” (Italia, 2005, 55’) del filmmaker indipendente Raffaele Piscitelli che rievoca i punti salienti delle persecuzioni naziste nei confronti di omosessuali e transessuali, e testimonianze tratte da “Il mio nome è Lucy” si Gabriella Romano (Roma, Donzelli Editore, 2009).  Aderisce all’iniziativa anche il Circolo di Cultura Omosessuale Harvey Milk di Milano. Completano il ricordo dell’Omocausto alcune testimonianze tratte da “Il
mio nome è Lucy”, pubblicato dall’Editore Donzelli di Roma nel 2009, della documentarista Gabriella Romano, sulla vita di una transessuale italiana, Lucy-Luciano appunto, tradotta nel campo di concentramento di Dachau sul finire del 1944 sulla scorta di reati politici. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), istituito nel 2003 presso il Ministero per le Pari Opportunità. Alla serata parteciperanno un rappresentante del Direttore generale dell’UNAR, il regista Raffaele Piscitelli e gli attori Conte Galé, che interpreta il ruolo di Hitler, e Irina Dobnik nella parte di Henny Schermann, giovane tedesca lesbica ma di origini ebraiche arrestata nel 1940 e uccisa nelle camere a gas nel 1942.  Antonia Monopoli Marco Mori Antonello Lenza

Evento su facebook: https://www.facebook.com/events/127381484095938/

Modena

23 gennaio, h 18-20 , Spazio Pucci, via Canaletto 108  Vladimir Luxuria presenterà a Modena il suo romanzo “Eldorado”
(Edizioni Bompiani /Collana Narratori Italiani).

25 gennaio, h 18-21 , Spazio Pucci, via Canaletto 108L’omofobia nel mondo e il diritto di asilo in Italia.
Con Giorgio Dell’Amico Referente nazionale “Immigrazione ed Asilo” di Arcigay Nazionale.

27 gennaio , h 18, Spazio Pucci , via Canaletto 108 Curare i gay? Oltre l’ideologia riparativa dell’omosessualità
ne parliamo con gli autori :Rigliano Paolo, Ciliberto Jimmy, Ferrari Federico

Scarica la locandina delle iniziative

Napoli

Padova
in occasione della Giornata della Memoria il Circolo Tralaltro di Padova parteciperà Domenica 27 gennaio 2013, dalle ore 9:30 alla Cerimonia al Tempio dell’Internato Ignoto, (viale Internato Ignoto – Padova) alla presenza del Sindaco di Padova, Davide Romanin Jacur, presidente della Comunità ebraica di Padova, Antonio Ferrarese, presidente dell’associazione nazionale Ex Internati – Anei, gen. D. Enrico Pino, comandante del Comando militare esercito “Veneto”;

Come ogni anno deporremo una corona di fiori rosa a forma di triangolo davanti al Tempio e presenzieremo ala cerimonia con i triangoli rosa appuntati al petto.

Da circa una settimana è appeso al balcone della sede lo striscione con lo slogan commemorativo “Uccisi dalla Barbarie/Sepolti dal Silenzio (vi allego una foto). Mercoledì scorso il Gruppo Giovani ha, infine, organizzato un incontro sugli olocausti dimenticati, quello olocausto omosessuale ma anche le minoranze etniche, sociali e religiose perseguitate durante il nazismo.

Pavia

LA MEMORIA SONO ANCH’IO, 28 gennaio 2013 alle ore 20.30 in Aula del ‘400. Il 28 gennaio 2013 dalle ore 20.30 presso l’Aula del ‘400 dell’Università degli Studi di Pavia, Universigay e Arcigay Pavia presentano la seconda edizione de “La Memoria sono anch’io”, per ricordare assieme tutte le vittime della follia nazista: omosessuali, persone disabili, ebrei, rom,
oppositori politici.

Diversi saranno i linguaggi utilizzati per riflettere e ricordare: accanto agli interventi delle associazioni promotrici – Universigay e Arcigay Pavia – e di UILDM, Comitato di Coordinamento pavese per i problemi dell’handicap, Ci Siamo Anche Noi ONLUS – , vi saranno le perfomance artistiche dei danzatori di ELSE4motion e quelle canore del gruppo 4/4 Ensemble, che interpreterà
delle preghiere in ebraico.

Nel corso della serata, la storica Gina Pisano racconterà l’esperienza di alcune famiglie di Pavia durante gli anni della deportazione. Saranno inoltre esposti in copia documenti sulla deportazione concessi dall’Archivio di Stato di Pavia e dall’Archivio del Comune di Pavia.

L’evento ha ottenuto il patrocinio dal Comune di Pavia, dalla Provincia di Pavia e il riconoscimento dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – come di interesse nella lotta contro le discriminazioni. Evento su Facebook: http://www.facebook.com/events/438797789524072/

Perugia

ome ogni anno il circolo Omphalos Arcigay Arcilesbica di Perugia vuole ricordare i TRIANGOLI ROSA, ovvero le migliaia di vittime omosessuali e transessuali morte nei campi di concentramento.

 

L’appuntamento è per DOMENICA 27 GENNAIO alle ore 21 presso la nostra sede per visionare insieme il film “Essere Lucy“, un documentario del 2011 sull’unica donna transessuale italiana sopravvissuta alla prigionia nel campo di Dachau.

 

Nelle stesse giornate sarà possibile visitare la mostra temporanea dei “Triangoli rosa“, presso la Sala dei Notari a Palazzo dei Priori, in pieno centro storico. Vi aspettiamo numerosi per ricordare insieme un pezzo importantissimo della nostra storia.

 

La scheda del film: http://www.onthedocks.it/it/00023/140/essere-lucy.html

Pesaro Urbino

Il 27 gennaio 2013 si celebra la tredicesima Giornata della Memoria, in ricordo di coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte a causa del progetto di sterminio nazista e di coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati.

Per questa importante occasione, Arcigay Agorà, in collaborazione con Associazione universitaria Agorà, Associazione universitaria Fuorikorso, Associazione universitaria GAP, Circolo l’Idea, Giovani Democratici Pesaro-Urbino, Rete degli Studenti Medi “Carlo Giuliani” Urbino, Rizoma e SPI-CGIL Pesaro-Urbino, organizza la proiezione del film “Paragraph 175”.

In questo toccante documentario, alcuni dei gay e delle lesbiche sopravvissuti alle persecuzioni naziste raccontano, per la prima volta davanti a una telecamera, la loro storia. Il film ha vinto il premio Teddy Bear come miglior documentario al Festival del Cinema di Berlino del 2000.

L’appuntamento è a Urbino per domenica 27 gennaio, ore 21.00, presso la Sala Serpieri. La visione è a ingresso libero.

Pordenone

Film documentario PARAGRAPH 175 CINEMAZERO
Lunedì, 4 febbraio – ore 20,45 Piazza Maestri del Lavoro 33170 Pordenone

Paragraph 175 è un documentario del 2000 diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, e raccontato da Rupert Everett. Il film raccoglie la testimonianza di diversi uomini e donne che furono arrestati dai nazisti per omosessualità in base al paragrafo 175, la legge contro la sodomia del codice penale tedesco, che risaliva nella prima stesura al 1871, e che fu inasprito dai nazisti. Tra il 1933 e il 1945, 100.000 persone furono arrestate in base al paragrafo 175. Alcuni di essi vennero imprigionati, altri mandati in campo di concentramento. Solo 4.000 sopravvissero (vedi la voce paragrafo 175 per maggiori informazioni). Nel 2000, si sapevano ancora in vita meno di dieci di questi uomini. Cinque di loro uscirono allo scoperto nel documentario e raccontarono le loro storie, considerate le ultime del Terzo Reich rimaste ancora sconosciute, per la prima volta:  Karl Gorath, Heinz Dormer, Pierre Seel, Albrecht Becker, Heinz F.  Paragraph 175 racconta di un vuoto nella memoria storica ufficiale e ne rivela le conseguenze che ancora persistono, raccontate dalle storie private di uomini e donne che le hanno vissute: il combattente della resistenza gay e per metàebreo che negli anni della guerra aiutò i rifugiati a Berlino; l’ebrea lesbica che fuggì in Inghilterra con l’aiuto della donna che amava; il fotografo tedesco, cristiano, che, arrestato e incarcerato per omosessualità e successivamente rilasciato, si arruolò nell’esercito poiché “voleva stare con degli uomini”; Pierre Seel, un ragazzo dell’Alsazia-Lorena che vide il suo amante torturato e ucciso in un lager.

Reggio Emilia

Promossa da Arcigay Gioconda, inaugura sabato 26 Gennaio alle 15.00 alla caserma Zucchi di Viale Allegri a Reggio Emilia GAY PERSEGUITATI DAI NAZISTI, UNA MOSTRA A REGGIO
(Reggio Emilia, 22 Gennaio 2013) Una mostra sull’eccidio degli omosessuali durante la Seconda Guerra Mondiale. Si chiama “Omocausto, la persecuzione invisibile”, ed inaugura a Reggio Emilia sabato 26 gennaio, ospitata dalla sede universitaria della Caserma Zucchi di viale Allegri, promossa da ArciGay Gioconda con il patrocinio e finanziamento della Circoscrizione Città Storica. L’esposizione arriva in occasione della giornata della memoria – il 27 gennaio, in cui vengono ricordate le vittime dell’Olocausto ed è realizzata in collaborazione con Centro Teatrale Europeo “Etoile”, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Comitato Diritti Umani, Provincia di Reggio Emilia. La mostra rimarrà aperta sino al 2 febbraio. L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 26 gennaio, alle 15.30 alla Caserma Zucchi, in viale Allegri 9. Al taglio del nastro, interverranno Salvatore Trapani di Istoreco, esperto di cinema, un rappresentante della provincia di Reggio Emilia, Katia Pizzetti del comitato Diritti Umani e Fabio Astrobello, presidente di Arcigay Reggio Emilia. Al termine, chiusura con un rinfresco. Un secondo appuntamento è in programma il giorno dopo, domenica 27 gennaio alle 16.30, con le letture di brani tratti dal libro “BENT” di Martin Sherman, Rüdiger Lautmann, Giovanni Dall’Orto a cura del centro culturale ETOILE di Reggio Emilia. La mostra rimarrà visitabile sino a sabato 2 febbraio, tutti i giorni dalle 10 alle 18. LA MOSTRA “Omocausto, la persecuzione invisibile” offre un breve percorso storico culturale aperto a tutta la cittadinanza, per tramandare la memoria di uno sterminio dimenticato per decenni. L’Omocausto ha coinvolto circa 14 mila tra gay, lesbiche, bisex e transgender internati nei campi di concentramento nazisti. Di questi solo quattromila sono riusciti a salvarsi. Nella Germania di Hitler, infatti, gli atteggiamenti omosessuali erano regolati dal Paragrafo 175 del Codice penale: “Un atto sessuale innaturale commesso tra persone di sesso maschile o da esseri umani con animali è punibile con la prigione. Può essere imposta la pena accessoria della perdita dei diritti civili”. In Italia la situazione era differente, ma certo non migliore. Alla stesura del codice penale, la norma che prevedeva l’omosessualità come reato, venne stralciata perché si diceva che “in Italia, sono tutti maschi” e che grazie al regime fascista, in Italia questo “problema” degenerativo, non era di così grande portata da dover mettere nero su bianco una simile norma per contrastarlo. Fu adottata la tecnica del silenzio: se non si parla del problema, il problema non esiste. Ma bastava essere indicati o etichettati da maldicenza o anche solo sospettati come omosessuali per essere mandati al confino, in condizioni disumane. Anche nel nostro Paese quindi, l’omosessuale era considerato un “depravato dedito a turbare la moralità e l’ordine pubblico e come tale doveva essere punito” (come redigevano sui verbali a quei tempi). Finita la guerra, gli omosessuali sopravvissuti erano costretti al silenzio per non rivangare una simile “vergogna”, quale che fosse il confino o il triangolo rosa, e in Germania, questi deportati non potevano chiedere risarcimenti dallo Stato, perché erano ancora punibili in base al paragrafo 175, che fu abrogato qualche decennio dopo.

Salerno

Siena

Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria, anniversario della liberazione del campo di concetramento di Aushwitz.

Il Movimento Pansessuale si unisce non solo al semplice ricordo quanto all’attiva memoria di quel che accadde in quei luoghi in quegli anni.

Quest’anno presenteremo l’attento lavoro di Jean Le Bitoux “Triangolo rosa” finalmente tradotto dalla Manni Editore.

La presentazione del libro avrà inizio alla 18.30 presso le Stanze della Memoria dell’Istituto Storico della Resistenza Senese in via Malavolti n°9 a Siena.

Con nostro grande piacere avremo la partecipazione e l’intervento dell’ANPI Siena. Oltre al libro a riflettere sul libro attraverso brani estrapolati, saranno proiettati filmati di varia natura repertoria o artistica.

Al termine della presentazione la serata proseguirà come ogni mercoledì al Bar Termini in via dei termini 43

Torino

Domenica 27 gennaio, si celebra il Giorno della Memoria in commemorazione delle vittime del nazismo, del fascismo e dell’Olocausto. Appuntamenti della giornata:
a partire dalle ore 15,30

Il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Corso Valdocco 4 a, attento e sensibile alle tematiche sull’identità di genere, dedica il Giorno della Memoria 2013 alle vittime omossesuali delle persecuzioni nazifasciste con l’inaugurazione della “panchina rosa triangolare” progettata da Corrado Levi e da lui donata al Museo.

ore 21.00  presso il TEATRO ARALDO di via Chiomonte 3 va in scena I Will Survive sul tema dell’Homocausto.
Lo spettacolo è della compagnia Teatro In Genere del Comitato Arcigay di Udine per la regia di Serena Di Blasio ed è parte del cartellone di Va tutto bene… Madama la Marchesa? (www.madamalamarchesa.it), la prima rassegna teatrale italiana a tematica LGBT di cui Arcigay Torino è partner, Alla fine dello spettacolo ci sarà un dibattito con il pubblico, organizzato da Arcigay Torino e Arcigay Udine-Pordenone, sul tema dell’Homocausto, in collaborazione con le associazioni Thealtro e Barbari Invasori.

I will survive – compagnia Teatro in genere  di Serena di Blasio
Berlino, 1934. La vita di Max e Rudy viene sconvolta dall’avvento del nazismo che, oltre agli ebrei, perseguita anche gli omosessuali. Max, fintosi ebreo pur di non essere marchiato con l’infame triangolo rosa come tutti i gay, finisce nel campo di concentramento di Dachau. Lì incontra Horst, deportato proprio perché omosessuale. I due s’innamorano, cercando di sopravvivere agli stenti e ai lavori forzati. Gli attori danno voce a Max, Rudy, Horst, protagonisti di Bent, toccante testo teatrale di Martin Sherman, agli spietati ufficiali delle SS nei campi di concentramento, a Lilly e Felice, protagoniste dell’emozionante romanzo di Erica Fischer, Aimée & Jaguar, alle storie di tante donne e uomini sterminati solo per la loro “diversità”. Storie d’amore, odio, paura e amicizia, ma anche di speranza. Nel giorno della memoria, e non solo, …con l’obbligo morale di ricordare i circa 100 mila omosessuali che durante il nazismo e il fascismo vennero perseguitati, rinchiusi nei campi di concentramento, marchiati con il triangolo rosa, uccisi nelle camere a gas o a causa di stenti e malattie.

Trento

Trieste

Trieste 27 gennaio 2013 ore 11 Risiera di San Sabba
Nel corso della cerimonia solenne, le volontarie e i volontari del Circolo Arcobaleno deporranno due corone di fiori, a forma di triangolo nero e triangolo rosa, per ricordare le donne e gli uomini omosessuali e transessuali, vittime del nazifascismo

ore 17.30 Auditorium del Civico Museo Revoltella
Ricerche, memorie, storia: la repressione della mascolinità deviante nella Venezia Giulia
“Rapporti Chiesa Regime: il confino di un Monsignore” Conferenza di Marco Reglia Introduzione di Davide Zotti

a cura del Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica Trieste In collaborazione con il Civico Museo della Risiera di San Sabba

Udine

UDINE / PIAZZETTA LIONELLO OMOCAUSTO: MAI PIU’

Sabato, 26 gennaio – ore 18,00 piazzetta Lionello – Udine (di fronte al Comune) Con la partecipazione del Comune di Udine

Letture a lume di candela: uniti nel ricordo, uniti nella denuncia! Sit-in e letture tematiche per commemorare le vittime omosessuali dell’olocausto e per denunciare ciò che ancora oggi minaccia tante e tanti omosessuali. Nonostante le 100mila vittime nei lager nazisti, ancora oggi 80 Paesi nel mondo prevedono pene per le persone omosessuali.
Per solidarietà alle nostre sorelle e fratelli gay che in Uganda rischiano in questi giorni di vedere approvata una legge omofoba che prevede addirittura la pena di morte e in ricordo di David Kato, attivista ugandese vittima dell’omofobia!

UDINE / MISSKAPPA

Film documentario PARAGRAPH 175

Lunedì, 28 gennaio – ore 21,00 presso Circolo Arci MIsskappa – via Bertaldia, 38 – Udine

Vercelli

ARCIGAY RAINBOW VALSESIA-VERCELLI ORGANIZZA con ISTITUTO STORICO PER LA RESISTENZA VERCELLI-BIELLA il 25 gennaio alle ore 21 presso la sede dell’Istituto in di via D’Adda,6 a Varallo Sesia, la proiezione di PARAGRAPH 175 Prima della visione ci sarà l’introduzione dell’esperto dell’ Istituto Storico,poi un nostro intervento e a termine della visione si aprirà il dibattito.

Verona

Dal 7 GENNAIO al 9 FEBBRAIO 2013 MOSTRA AL MILK

Per non dimenticare quello che è accaduto e continuare a restare vigili nel tempo è importante che la memoria non si esaurisca… continui! Oggi e domani.

Ciò che è accaduto ieri, purtroppo oggi continua a riproporsi in altre parti del mondo. La stessa matrice ideologica che poco più di sessant’anni fa ha portato allo sterminio milioni di esseri umani, oggi rispunta sotto varie forme e in nuovi e pericolosi movimenti che chiedono le stesse cose.

Memoria. Continua… attraverso il mezzo della creatività visiva e grafica vuole portare all’attenzione di tutti, quello che è stato, quello che è, nella speranza che non accada più in futuro.

Memoria. Continua…. Esposizione e percorso creativo-grafico-visivo contro il nazifascismo e tutte le ideologie totalitarie, politiche e religiose.
INFO : Arcigay Pianeta Urano (VR) 346.9790553 o scrivete a [email protected]