Coming out day, oltre alla campagna azioni per prevenire e intercettare il disagio giovanile

  

Tremila manifesti in 28 città italiane e una serie di pillole video da condividere sui social network, contenenti storie di coming out: la campagna #HoQualcosaDaDirvi di Arcigay, realizzata in occasione dell’11 ottobre, il coming out day, è stata un grande successo. Basta dare un’occhiata ai numeri: 600 giovani hanno adottato su Facebook l’immagine della campagna, più di 200mila in tutto le persone raggiunte. E inoltre sono più di 8mila le interazioni registrate con i post della campagna, 417 i threads di discussione attivati, più di 14mila i minuti di visualizzazione video e 43mila le visualizzazioni totali. La campagna si articola all’interno del progetto “LGBT YOUTH WELLBEING – Azioni positive per la promozione del benessere giovanile e la riduzione del disagio” sostenuto con i fondi dell’otto per mille annualità 2016 della Chiesa Valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi) e che tra le sua azioni prevede anche  la realizzazione di una rete di “antenne” altamente formate   su tutto il territorio nazionale, in grado di intervenire a dare supporto ai giovani che si trovino in uno stato di disagio, e  il lancio di una web app, “StayUP!”, che permetterà la raccolta – anche in forma anonima – di segnalazioni di discriminazioni e atti di bullismo permettendoci cosí di iniziare un ragionamento su come si configura il minority stress in un campione giovanile. Il progetto si chiama “Lgbt youth wellbeing – Azioni positive per la promozione del benessere giovanile e  la  riduzione  del  disagio e si pone l’obiettivo di avviare forme di prevenzione e supporto al disagio vissuto da giovani gay, lesbiche, bisessuali, transgender che si trovano a dover sopportare insulti, minacce, atti di bullismo che possono indurre al suicidio nei giovani LGBT.

 


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