Il diario di Arcigay Catania – Agosto 2020

  

AGOSTO 2020 ARCIGAY CATANIA

Un agosto culturalmente stimolante ha caratterizzato questo mese in Arcigay Catania.

Giorno 11 agosto l’evento Stonewall 50+1 con la partecipazione dei nostri consiglieri Emanuele Liotta e Lele Russo in due tavole rotonde.

La prima coordinata da Dario Accolla in cui Emanuele ha sottolineato l’importanza dell’approvazione della legge Zan, la seconda in cui ha partecipato Lele Russo riguardo l’importanza dell’identità trans, di attenzionare tutto l’iter che le persone transessuali in Italia devono affrontare durante il loro percorso, e di come sia basilare per la comunità transgender il supporto di una legge contro l’omotransfobia sopratutto per l’accesso delle persone trans nel mondo lavorativo.

Con la partecipazione durante i dibattiti di Valerio C. Battaglia presidente del circolo Mario Mieli,  Daniele Russo in qualità di rappresentante della campagna ” Da voce al rispetto!”,  Lucia Scala presidente di Arcigay Siracusa, Alessandro B. Fontana presidente di Stonewall Siracusa, di Agedo Siracusa.

 

 

Il 29 agosto presso il cortile della CGIL, la vicepresidente Vera Navarria e Dario Accolla presentano e intervistano lo scrittore e giornalista Simone Alliva per la presentazione del suo libro “Caccia all’omo”.

 

 

Un viaggio trasversale nella cultura e nel pensiero comune italiano sull’omofobia: Chi sono gli omofobi? Dove vivono? Perchè esiste l’omofobia?

In ogni persona esiste una voce da raccontare è li che fa il nido “il senso delle cose”.

Le differenze tra nord e sud, i paradossi come gli omosessuali militanti in partiti di estrema destra notoriamente ostili alle unioni omosessuali e all’omosessualità  vengono analizzate senza l’occhio critico. Persone che dimenticano i diritti poichè per loro non sono prioritari.

Omosessuali che scappano dai paesi per fare rete ed essere solidali nelle città più grandi. L’assoluta stigma del mondo transgender.

 

 

L’avvento medievale della “psicologia riparativa”. La convinzione che assurde teorie a metà tra fede e “scienza” possano far “guarire” da una caratteristica che malattia non è. Le ostilità di molti genitori aldilà del grado culturale ed economico, un omofobia subdola ben celata. Così come l’assoluta assenza dell’omosessualità femminile dal panorama pubblico di questo paese.

Il tutto a conclusione di un lavoro dietro le quinte finalizzati alle scuole.

E continueremo a lavorare.

Un abbraccio

Andrea Annaro

Arcigay Catania Cultura