Ragusa e il Coming Out. Quando dichiararsi può essere difficile ma non impossibile.

  

Ragusa 10 Ottobre 2017 – Domani, Mercoledì 11 Ottobre, ricorre il Coming Out Day. In occasione della Giornata internazionale del Coming Out, Arcigay Ragusa “Arcobaleno degli Iblei”, aderisce alla campagna nazionale #HoQualcosaDaDirvi, che nasce da un lungo e partecipato confronto tra i ragazzi e le ragazze della rete Arcigay Giovani. La campagna consisterà nella distribuzione di cartoline in vari luoghi e la diffusione sui social. Lo scopo è quello di generare un confronto sul gesto del coming out e farne comprendere l´importanza, in modo particolare per tutte le persone che si apprestano a farlo e per quelle che invece stanno per ascoltarlo. I media spesso affrontano questo argomento con ignoranza e utilizzando una terminologia errata: la parola”coming out” viene spesso sostituita da “outing”. Con “coming out” si intende la consapevole dichiarazione fatta da una persona riguardo al suo stesso orientamento sessuale e identità di genere, con “outing” ci si riferisce all´azione fatta da una persona di dichiarare l´orientamento sessuale e/o identità di genere di qualcun altro, scavalcando il volere di quest´ultimo.

CENNI STORICI – Istituita nel 1988, la giornata cade in questo giorno, come primo anniversario della seconda marcia nazionale su Washington per i diritti delle lesbiche e dei gay, tenutasi appunto l´11 ottobre.

«Fare Coming out nella provincia di Ragusa è ancora complesso. Siamo stati già presenti domenica scorsa a Ragusa – dichiara il presidente di Arcigay Ragusa Marco Igor Garofalo – abbiamo già distribuito cartoline della campagna anche a Modica lunedì 9 Ottobre, e saremo presenti domani 11 Ottobre a Scicli, e nella giornata di Venerdì 13 Ottobre a Vittoria. Perché oggi, come ieri e come domani essere Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali (MtF or FtM), Intersessuali o Queer non è una disgrazia, ma è la NATURA! Ribadiamo in tale occasione – continua il dirigente Arcigay – che non esiste nessuna Teoria del Gender e che nessuno vuole educare nelle scuole all´omosessualità i ragazzi e le ragazze, ma all´educazione e al rispetto di tutti e di tutte. Ai ragazzi e alle ragazze che ancora oggi si nascondono – suggerisce e conclude Marco Garofalo – , ognuno con i suoi tempi e il suo percorso, di dichiararsi e rendersi visibili. Migliorerete la qualità della vostra vita e quella delle altre persone.»