Arcigay e Agedo: la legge russa antigay è un insulto alla Memoria

  

La Russia ha approvato una legge che rende illegale parlare in pubblico dei diritti, degli affetti e delle esistenze dei cittadini gay. Il Paese ha così messo al bando e vietato eventi, manifestazioni, concerti, che possano essere ritenuti avvicinabili all’omosessualità riportando così in vita un mostro giuridico e cioè il reato di opinione.

La legge approvata in Russia è un insulto alla Democrazia e all’Occidente e l’approvazione alla vigilia della Giornata della Memoria è un segnale allarmante che non può passare inosservato.

Arcigay e AGEDO, oltre ad esprimere la loro solidarietà a omosessuali, lesbiche e trans russi, chiedono uno sforzo ai candidati alle prossime elezioni e ai rappresentanti istituzionali impegnati nelle celebrazioni della Giornata della Memoria perché esprimano parole di sdegno verso il provvedimento. Non appena un nuovo Governo si sarà insediato Arcigay e AGEDO si riservano di chiedere che l’Italia adotti azioni esemplari contro la Russia, paese che discrimina e promuove l’odio verso gay, lesbiche e trans.

Flavio Romani, presidente Arcigay
Rita de Santis, presidente AGEDO


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