Arcigay. Legge contro l’omofobia: qualcosa si muove?

  
Segnali importanti arrivano dalle istituzioni: ieri con un deciso intervento la ministra Josefa Idem ha annunciato la partecipazione all’inaugurazione del Palermo Pride 2013. Alla manifestazione di rivendicazione dei diritti negati a gay, lesbiche e trans e per la lotta all’omofobia parteciperà anche la Presidente della Camera Laura Boldrini.
La Commissione Giustizia della Camera poi, ha avviato stamattina la discussione sul progetto di legge di contrasto contro l’omofobia (la proposta di legge n. 245  Scalfarotto, Zan, Tinagli, Chimienti e altri, “Modifiche alla legge 13 ottobre 1975, n. 654, e al decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, per il contrasto dell’omofobia e della transfobia”, con l’intervento di Ivan Scalfarotto del Pd e di Antonio Leone del Pdl.
Per parte sua il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza ha segnalato alla riunione dei capigruppo l’urgenza di esaminare la proposta in aula. Il calendario d’aula di giungo prevede la continuazione del dibattito sulla legge in Commissione e, se la discussione sarà conclusa, in aula già a luglio.
“Sono piccoli e grandi segnali, tutti molto importanti, che vanno sostenuti e rafforzati perché vanno nella giusta direzione”, spiega Flavio Romani, presidente di Arcigay.
“La proposta di legge oggetto di discussione chiede l’estensione della cosìddetta Legge Mancino ai reati commessi per odio verso le persone omosessuali e e transessuali. In sostanza si vuole equiparare l’odio basato sull’orientamento sessuale, l’identità di genere a quello, già punito dal nostro ordinamento, basato su motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. E’ una legge semplice con un enorme portato di civiltà e che avrà effetti sostanziali nel contrasto alla violenza e all’odio antigay. Ci auguriamo che i lavori procedano speditamente”, conclude Romani.

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