Arcigay Pavia chiede un monumento per le vittime lgbt del nazi-fascismo

  

Arcigay Pavia chiede al Sindaco Alessandro Cattaneo e al Presidente della Provincia Daniele Bosone un monumento a Pavia in ricordo delle vittime gay e trans dei regimi totalitari – fascista, nazista e anche comunista.

Arcigay Pavia chiede sia al Sindaco della città Alessandro Cattaneo sia al Presidente della Provincia Daniele Bosone di impegnarsi affinché Pavia abbia un monumento dedicato alle vittime gay e trans della follia nazista, fascista ma anche comunista.

I regimi totalitari hanno perseguitato la comunità gay e trans: tra il 1933 ed il 1945 le persone processate per la violazione del Paragrafo 175 del Codice penale tedesco furono circa 100.000 e di questi circa 60.000 morirono; mentre, in Unione sovietica, dal 1934 ai primi anni Ottanta vennero condannati ai lavori forzati, in base all’articolo 121 del Codice criminale, circa 50.000 maschi omosessuali, e molti di essi morirono di freddo e stenti.

Un monumento analogo è presente nelle città di Bologna e Torino e di recente anche il sindaco di Roma Alemanno ha preso l’impegno per un monumento commemorativo per le vittime gay e trans dei regimi totalitari.

Giuseppe Polizzi, Presidente di Arcigay Pavia, dichiara: “Se ieri vi erano i triangoli rosa oggi, come ha ricordato Alessandra Alvarez Presidente di Universigay, vi sono i pantaloni rosa. L’odio omo-transfobico può e dev’essere contrastato anche mediante il ricordo. Un monumento dedicato alle nostre comunità serve a Pavia per non dimenticare e onorare la memoria. Ci auguriamo che Sindaco e Presidente della Provincia sappiano dare un segnale positivo”.

Arcigay Pavia Coming-Aut


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