Bacio tra donne per pubblicizzare locale di lapdance, Arcigay Friuli e Arcilesbica Udine insorgono

  

Arcigay Friuli: “Lo sfruttamento sessuale non fa scandalo mentre l’amore omosessuale sì”. Dura anche Arcilesbica Udine: “Lo scandalo non sono i nostri manifesti, ma il silenzio con cui questo bus trasporta per la città l’immagine del maschilismo, della finzione degli affetti e del sesso facile.”

“Lo ‘scandalo’ non c’é quando due donne si baciano per il piacere dei maschietti, magari mariti ‘in trasferta’ per una serata goliardica, mentre scatta addirittura in ambito politico quando si tratta di una semplice manifestazione d’amore come quella da noi promossa nella campagna contro l’omofobia. Mi chiedo dove siano tutti i perbenisti che si strappavano le vesti per i manifesti di Arcigay e Arcilesbica e che tacciono invece ora su questa immagine di sfruttamento femminile che veicola un messaggio poco incoraggiante per tante adolescenti che non vogliono riconoscersi in quel modello sottomesso e maschilista”.
Non usa mezze parole Giacomo Deperu, presidente di Arcigay Friuli Nuovi Passi, commentando il “caso” portato all’attenzione della stampa locale dal professore dell’ateneo udinese Paolo Ermano a proposito di un manifesto pubblicitario affisso su un autobus di linea a Udine e che per pubblicizzare un locale di lap dance ha utilizzato l’immagine di due donne che si baciano a fianco della scritta “divertiti con stile”.
“Arcigay Friuli – prosegue Deperu – ringrazia il professor Ermano per aver sollevato la questione dei manifesti pubblicitari di un locale di lap-dance. Già qualche tempo fa avevamo avuto delle segnalazioni di protesta per il fatto che nessuno diceva nulla. Dobbiamo credere che lo sfruttamento sessuale non fa scandalo mentre l’amore omosessuale sì? E mi chiedo – conclude – dove siano le donne, tutte, etero e non, talmente assuefatte alla discriminazione da non saper nemmeno reagire”.

Non sono da meno i commenti di Arcilesbica Udine che per bocca della sua presidentessa, Lisa Del Torre, ci tiene a ringraziare il professor Ermano e allo stesso tempo a denunciare “l’ipocrisia” di chi prima ha criticato i manifesti di Arcigay e Arcilesbica mentre ora non dice nulla.
“Dove sono – denuncia Del Torre – i benpensanti, gli indignati, quelli che non volevano che i loro figli vedessero ‘certe cose’ come un tenero bacio tra due uomini o due donne, i politici sostenitori della ‘famiglia tradizionale’? Sono tutti in ferie? Deve essere così, altrimenti dobbiamo pensare che ciò che tanto li fece arrabbiare all’epoca non fosse l’ostentazione dell’omossessualità con effusioni pubbliche, come dichiararono spesso, ma il riconoscimento vero e proprio dell’amore. Oggi – prosegue la presidentessa di Arcilesbica Udine – abbiamo ancora più chiara la mentalità ipocrita che aleggia nella nostra società: lesbiche sì, ma per sollazzo dell’uomo. Il nostro manifesto che, con i suoi baci intimi e garbati, spiegava che le coppie lesbiche e gay ci sono, si amano, creano una famiglia, si baciano e fanno la spesa quotidianamente come qualunque altra coppia, erano stati duramente attaccati, imbrattati e additati come scandalo. Lo scandalo credo invece sia il silenzio con cui questo bus trasporta per la città l’immagine del maschilismo, della finzione degli affetti e del sesso facile. La sessualità è importante, componente fondamentale in ogni coppia, etero ed omossessuale (gay e lesbiche non vivono di baci) ma il sesso, compreso quello ludico e acquistabile che viene pubblicizzato in ogni dove, è un argomento dalle molteplici e delicate sfumature. Veramente – si chiede Del Torre – è più accettabile l’idea di mercificare il sesso? Veramente è più accettabile l’idea di pagare due donne per vederle in finti attimi intimi piuttosto che dare rispetto e riconoscimento alle famiglie omosessuali, alle persone e soprattutto alle donne?”


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