Discriminazioni lgbt sul lavoro: passare delle parole ai fatti

  

Arcigay apprezza l’attenzione, mostrata da esponenti politici, istituzionali e osservatori media, alla diffusione dei dati della ricerca sulla discriminazione di gay, lesbiche, bisessuali e trans Io sono io lavoro.

E’ necessario e urgente però passare dalle parole ai fatti. Per ora, l’unica “triste realtà” è che molte persone lgbt continuano ad essere discriminate nel mondo del lavoro e non pienamente integrate nel sistema welfare.

Si potrebbe incominciare, considerata la disponibilità espressa del Ministro Sacconi, dal ridefinire con chiarezza il cosìdetto decreto Maroni Buttiglione sulla discriminazione per orientamento sessuale che così come espresso è risultato inutilizzabile.

Arcigay mette a disposizione la propria ultradecennale elaborazione politica e programmatica al Governo, alle Istituzioni e a ogni parlamentare che abbia interesse a sviluppare un modello economico che si basi sull’espressione libera della propria individualità.

Noi siamo pronti a discutere in termini pragmatici, consapevoli che chiunque governi o governerà il Paese, soprattutto in questa delicatissima fase economica, non possa più eludere il tema dell’affermazione dei diritti civili e della lotta alle discriminazioni quale elemento essenziale del benessere di ogni cittadino e dello sviluppo economico del Paese.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay


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