La campagna contro l’omofobia a Ferrara e provincia

  

Centinaia di manifesti in affissione a Ferrara e nei comuni di Bondeno, Cento, Codigoro, Copparo, Comacchio e Portomaggiore: anche quest’anno Arcigay propone una campagna di sensibilizzazione in occasione del 17 maggio, Giornata mondiale contro l’omofobia, per rimarcare ancora una volta un rifiuto deciso a ogni forma di violenza, di insulto, di sopruso verso gay, lesbiche e trans a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere.

“Civiltà, prodotto tipico italiano” è lo slogan che campeggia sopra le immagini dei soggetti, due uomini che si baciano e due donne che si baciano, in un contesto che potrebbe essere un ristorante o la tavola di casa pronta per la cena, a sottolineare quanto la vita e gli affetti delle persone e delle coppie omosessuali siano assolutamente comuni e uguali a quelle del resto della società. O meglio, dovrebbero essere uguali se fossimo in un paese civile.

Ogni giorno gay, lesbiche e trans devono infatti ancora affrontare uno stigma sociale dettato principalmente dall’ignoranza che li porta ad essere vittime di insulti, aggressioni, soprusi e violenze di tutti i tipi, fino all’omicidio. Ma anche senza arrivare a questi estremi, l’omofobia, ovvero l’avversione e l’odio nei confronti delle persone omosessuali e transessuali, si traduce spesso in un atteggiamento che porta lentamente, giorno dopo giorno, alla colpevolizzazione e all’isolamento delle vittime che arrivano a negare se stesse e condannarsi all’infelicità.

La campagna promossa da Arcigay, oltre ad essere appoggiata dalle maggiori sigle dell’associazionismo lgbt nazionale (Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit, Mario Mieli ecc.) ha trovato l’adesione tra gli altri anche di Arci, Cgil, Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi.

Circomassimo Arcigay e Arcilesbica ha chiesto il patrocinio sulla campagna alle istituzioni locali, proprio per avere una sorta di assenso politico alla lotta contro l’omofobia. Il patrocinio ci è stato subito dato da Marcella Zappaterra, Presidente della Provincia di Ferrara, seguita dai Comuni di Copparo, Ferrara e Argenta. Nessuna risposta da Cento, Codigoro e Portomaggiore, in piena scadenza elettorale e quindi in qualche modo giustificabili. Niente patrocinio per il Comune di Bondeno, ma una lettera del sindaco leghista Alan Fabbri in cui si annuncia un’iniziativa culturale per il 17 maggio in biblioteca, e la disponibilità a ospitare dibattiti e confronti pubblici sui temi dell’omofobia e della discriminazione. Nessun segnale invece dal sindaco e dalla giunta di Comacchio.

La situazione a Ferrara a quel che ci risulta non è preoccupante. Gli unici due episodi di cui siamo venuti a conoscenza riguardano due locali cittadini in cui alcuni ragazzi gay sono stati oggetto di insulti e attacchi da parte di altri avventori palesemente alticci, attacchi prontamente respinti ma avvenuti sotto gli occhi dei gestori che non hanno mosso un dito e anzi si sono dimostrati quasi compiacenti e quindi complici degli omofobi.
Abbiamo il sospetto però che non tutto venga a galla, spesso chi è vittima di aggressioni tende a minimizzare, a nascondere e anzi quasi a vergognarsi, in una sorta di auto-colpevolizzazione che porta a considerare inevitabili i soprusi. L’appello che facciamo è invece di denunciare qualsiasi atto omofobo, qualsiasi situazione di violenza e di discriminazione, a venirci a raccontare anche in forma anonima fatti e circostanze su cui possiamo intervenire.

Sappiamo che su questo versante possiamo contare sui buoni rapporti che abbiamo con le forze dell’ordine, in particolare con la Prefettura e il Comandante dei Carabinieri Antonio Labianco, che ci hanno assicurato massima attenzione e tempestività di intervento se ci fossero episodi di una certa gravità.

Riprendendo le parole della Presidente Marcella Zappaterra “sono pronta a cercare una mediazione su tutto, ma su questioni come questa sono granitica, perché si tratta di principi di civiltà” invitiamo tutta la classe politica e la società civile a riflettere e ad aiutarci in questa lotta, perché l’omofobia è una piaga che infetta tutto il tessuto sociale ed è necessario ed urgente estirparla definitivamente.

Flavio Romani – Patrizia Turchi
Presidenti Circomassimo Arcigay e Arcilesbica – Ferrara


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