Monsignor Rigon peccatore: dice falsa testimonianza

  

Monsignor Paolo Rigon ha perso un’ottima occasione per tacere.

La sua chiosa sull’omosessualità, espressa in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario ecclesiastico, oltre che violentemente omofoba e pericolosa fa di lui un grave peccatore secondo l’ottavo comandamento “Non dire falsa testimonianza”.

Rigon riporta in auge metodi propri del nazismo con la sua idea che l’omosessualità sia un “problema da estirpare” e commette un peccato molto grave nell’affermare che l’omosessualità si possa superare con la psicoterapia.

E’ totalmente falsa testimonianza. Lo invitiamo quindi a confessarsi privatamente e a chiedere venia pubblicamente per tanta acredine. Sull’omosessualità poi, ricominci a tacere: solo così farà del bene a se stesso e al suo prossimo suo.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay


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