Omofobia, Arcigay a Pdl: “Nessuna moratoria, il Parlamento deve legiferare: chi non è in grado si dimetta”

  

Bologna, 22 luglio 2013 – Arcigay bolla come “vergognosa e paradossale” la proposta di moratoria avanzata da una parte dei parlamentari del Pdl, riportata questa mattina dagli organi di stampa e attraverso la quale si vuole evidentemente sabotare l’approdo in aula della legge contro l’omotransfobia. “È innanzitutto una mistificazione – commenta il presidente di Arcigay Flavio Romani – includere l’omotransfobia tra i temi eticamente sensibili. La tutela dei cittadini e delle cittadine gay, lesbiche e trans dalle violenze e dalle discriminazioni che subiscono quotidianamente non può sollevare alcun dubbio etico. I parlamentari del Pdl che usano questa formula lo fanno per camuffare maldestramente  l’ennesimo opportunismo asservito agli interessi del Vaticano. La Commissione Giustizia della Camera – prosegue Romani – sta in queste ore lavorando al testo di una legge che nei fatti estenda le sanzioni previste dalla legge Mancino ai reati e alle discriminazioni di origini omotransfobica: una legge attesa da anni e  che oggi non può subire né ridimensionamenti né ulteriori rinvii. Legiferare è il primo compito di chi siede un Parlamento – attacca Romani – chi oggi cerca di disattendere a questo dovere denuncia pubblicamente la propria inadeguatezza al ruolo che ricopre”. Il presidente di Arcigay lancia infine un appello: “Ai parlamentari di buon senso chiediamo di isolare questi abusivi della poltrona e di non arrestare l’iter della legge contro l’omotransfobia. Dimostrateci – chiosa Romani – che la risposta ai bisogni e alle attese delle persone conta più dell’istinto di autoconservazione di un Parlamento immobile”.


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