Patente negata a gay: follia discriminatoria. Intervenga il Ministro Carfagna.

  

Nemmeno un mese fa il Tribunale di Catania condannava, in secondo grado, il Ministero della Difesa e dei Trasporti ad un risarcimento di ben 20 mila euro ad un omosessuale siciliano al quale era stata negata la patente a causa del proprio orientamento sessuale.

Oggi tocca ad un giovane omosessuale di Brindisi, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà, vedersi negato il rinnovo della patente di guida sulla base di una comunicazione trasmessa dall’Ospedale militare di Bari. Il giovane pugliese vi era stato mandato quando si era dichiarato omosessuale durante il periodo della leva. Dal referto medico “risulterebbero patologie che potrebbero essere di pregiudizio per la sicurezza della guida” e l’omosessualità del ragazzo farebbe “sorgere dubbi sulla persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica prescritti per il possesso della patente”.

E’ ignoranza pura: sono anni che l’omosessualità non è più considerata una patologia e sarebbe ora che tutti ne prendessero definitivamente coscienza.

Il caso reiterato di patente negata ad un omosessuale, oltre che pura follia discriminatoria, è esemplificativo di un paese in stato di perenne confusione.

I deputati radicali hanno depositato oggi una interrogazione parlamentare urgente al Ministro dei trasporti e della difesa.

Chiediamo che il Ministro delle pari opportunità si attivi immediatamente perché la folle discriminazione venga cancellata a tutela di questa ennesima vittima del delirio omofobico.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay


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