Sochi, Arcigay a Letta: “Scelta senza onore. L’Italia ha già perso le sue Olimpiadi”

  

Bologna, 4 febbraio 2014 – Sono “parole sconfortanti e che offendono la nostra intelligenza” quelle che il premier Enrico Letta ha pronunciato per giustificare la sua presenza alla cerimonia inaugurale delle olimpiadi invernali di Sochi. Lo sostiene Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay. “Nelle scorse settimane si erano moltiplicati gli appelli rivolti al premier per disertare quell’appuntamento, come segno di dissenso dalle leggi omofobe in vigore nella Russia di Putin, così come hanno annunciato di fare il presidente Usa Barack Obama, quello francese François Hollande, e perfino i conservatori Angela Merkel e David Cameron. Letta invece – fa notare il presidente di Arcigay –  si smarca dalle culture democratiche, quelle dei diritti, e annuncia che andrà a dire a parole ciò che altri capi di stato mostreranno con un fatto inequivocabile: l’assenza. Abbiamo bisogno di fatti, signor Primo Ministro. Abbiamo bisogno che la questione dei diritti in Italia sia ritenuta non negoziabile, urgente e improcrastinabile  come è negli Stati Uniti, in Germania, in Francia, in Inghilterra. Non può dirci che parteciperà a un’abbuffata per promuovere una dieta. Non può stringere la mano di chi arma la violenza degli omofobi, brindarci assieme, e sostenere che così facendo lei sta esprimendo un dissenso. È un’argomentazione surreale – attacca Romani – che offende l’intelligenza di chi l’ascolta. Ma soprattutto mettere il tema delle discriminazioni sullo stesso piano di un’operazione di marketing è la fotografia amara e sconcertante della deriva della politica italiana, del totale smarrimento di un senso etico  e della rinuncia a fare della politica lo strumento di affermazione di giustizia, dignità, civiltà, democrazia. Quando sui diritti hanno la meglio le forniture di gas o un’operazione di marketing, abbiamo svenduto l’onore di un Paese. L’Italia – conclude Romani – grazie a Enrico Letta  ha già perso le sue Olimpiadi”.