Unioni civili, alcuni Comuni le discriminano. Arcigay: “Illegittimo. Percorreremo ogni via per ottenere l’uguaglianza prevista per legge”

  

Bologna, 10 agosto 2016 – “Sta ormai diventando ricorrente la smania di certi sindaci di conquistarsi una visibilità attraverso un ostruzionismo becero all’applicazione della legge sulle unioni civili”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. Che prosegue: “Ricordiamo i casi di Padova, di Trieste e di Cascina, finora i più eclatanti. È quantomeno imbarazzante trovarsi a dover ricordare a questi sindaci che è loro dovere rispettare le leggi e che la legge sulle unioni civili inequivocabilmente impone il riferimento a norme e regolamenti relativi al matrimonio. Non possono esistere perciò né luoghi particolari né giorni particolari per celebrare l’unione tra due persone dello stesso sesso e chi, tra questi sindaci a caccia di visibilità, darà seguito alle pagliacciate che dichiara sui giornali, risponderà dell’abuso dinanzi alla legge, assumendosene a pieno la responsabilità. Per questo Arcigay ha già preso contatto con le prefetture, nei territori in cui il problema si è manifestato. Al di là degli esiti concreti di questi comportamenti, ci preme far notare a questi politici che le loro posizioni rasentano il ridicolo e che perfino buona parte dei conservatori in Europa si vergognerebbe di loro”, conclude Piazzoni.


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