Unioni civili, Arcigay su annuncio Renzi: “Avvilente che non si capisca l’urgenza: c’è poca serietà sul tema”

  

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Bologna, 18 luglio 2015 – “Sgombrando il campo dai soliti trionfalismi fuoriluogo, oggi da Renzi riceviamo l’ennesima doccia fredda”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta amaro l’annuncio segretario del Pd e capo del Governo sull’approvazione di una legge sulle unioni civili entro l’anno. “Avevamo chiesto la calendarizzazione in aula entro agosto e Il segretario del Pd oggi ci manda a dire che la risposta è no. Ogni altra lettura è affetta da colpevole miopia. Così come insufficienti sono le giustificazioni che tentano di sostenere l’opportunità di questo rinvio, dimenticandosi delle ormai innumerevoli volte in cui questo Governo ha spinto l’acceleratore negando a chiunque (minoranze interne o esterne, corpi intermedi, cittadine e cittadini) qualsiasi concertazione. Solo sulle unioni civili Matteo Renzi apre il dibattito, e ne è così “profondamente convinto” da non aver speso parole chiare nel merito della legge, fissando, oltre alla data di approvazione, i punti fermi rispetto ai quali il Pd non deve arretrare. Nessuna garanzia quindi, nessuna idea da difendere, nessun accenno all’uguaglianza: solo una data che slitta ancora, inesorabilmente, in avanti. E questo slittamento dimostra quanto la questione dei diritti civili venga percepita senza alcuna urgenza, come fosse accessoria, ed evidenzia la poca serietà con cui i vertici del Partito democratico affrontano il tema. Per questo ci sembrano fuoriluogo e poco sinceri non solo i toni trionfalistici dell’annuncio ma anche alcune reazioni scomposte, che tentano di mascherare l’ennesimo nulla di fatto in un conquista della quale dovremmo tutti compiacerci. È così che la politica dimostra di essere anni luce lontana dalla vita delle persone”, conclude Romani.