WCF A VERONA, ANCHE ARCIGAY ALLA CONSEGNA DELLE FIRME CONTRO IL PATROCINIO. PIAZZONI: “LE ISTITUZIONI SONO DI TUTTI, INCONCEPIBILE SCHIERALE PER LA NEGAZIONE DEI DIRITTI”

  

WCF A VERONA, ANCHE ARCIGAY ALLA CONSEGNA DELLE FIRME CONTRO IL PATROCINIO. PIAZZONI: “LE ISTITUZIONI SONO DI TUTTI, INCONCEPIBILE SCHIERALE PER LA NEGAZIONE DEI DIRITTI”
Verona, 28 marzo 2019 – C’era anche Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, nella delegazione che questa mattina ha consegnato alla Provincia di Verona oltre 143mila firme per chiedere il ritiro dei patrocini istituzionali dal World Congress of Families, in programma in città da domani a domenica. La delegazione, formata anche da Yuri Guaiana di Allout, rete internazionale che ha promosso la petizione, e da Luigi Turri di Arci Verona, prima di raggiungere la sede della Provincia, ha fatto tappa alla tomba di Giulietta, icona della città, per rendere omaggio alle donne che, come lei, muoiono ogni giorno perché viene negata loro l’autodeterminazione. “Riteniamo assurdo che in un Paese come l’Italia, che è tra i fondatori dell’Unione Europea, le istituzioni pubbliche possano dare il proprio riconoscimento a un convegno in cui vengono messi in discussione i diritti delle persone e i cui ospiti sono portatori di istanze di odio e discriminazione. Alcuni dei relatori, lo ricordiamo, hanno sostenuto nei loro Paesi di provenienza proposte di legge che prevedevano la criminalizzazione dell’omosessualità, o la possibilità di “curarla” come se fosse una malattia. Altri si scagliano contro le donne, negando loro con violenza l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza e limitando gravemente ruolo sociale e diritti. Non si tratta di libere opinioni – prosegue Piazzoni – quel congresso costruisce un orizzonte politico retrogrado e liberticida che il nostro Paese deve respingere con fermezza”, conclude.


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