Riccione: i gay tornano allla carica

  

In data odierna l’associazione Arcigay-Arcilesbica Alan Mathison Turing di Riccione ha ottenuto dall’Amministrazione Comunale un locale da adibire a nuova sede.

Per anni l’associazione è stata confinata in uno spazio fatiscente all’interno della Colonia Reggiana, finalmente ora ha una sede in pieno centro cittadino, accanto alla Biblioteca Comunale. Si auspicano così, oltre ad attività nell’ambito sociale e politico, anche collaborazioni con l’Istituzione culturale.

L’Arcigay è un’associazione di volontari che ha come obiettivo il riconoscimento di diritti e doveri alle persone omosessuali. In molti casi sono negati non solo i diritti fondamentali come l’amore, la famiglia e il lavoro, ma anche i doveri di cittadini quali quello di partecipare attivamente alla vita sociale come “persone umane” nella loro interezza, complessità e positività di valori.

Il direttivo e i soci ringraziano il sindaco Daniele Imola e l’assessore Alessandro Casadei per essersi prodigati affinché la promessa di una nuova sede ad Arcigay fosse mantenuta.

Riccione, 24/06/04
Per Arcigay-Arcilesbica Alan Mathison Turing Riccione
Alessandro Tosarelli


Da www.corriereromagna.it del 25.06.04
I gay tornano alla carica

Riccione – La prima pietra per una nuova alleanza omosessuali e Comune di Riccione l’hanno posata simbolicamente l’altro giorno quando hanno siglato il contratto per la sede dell’Arcigay. Quattro mura al numero 10 di viale Lazio ricavate dove una volta c’era lo spogliato dell’arbitro: di fatto un nonnulla, roba da qualche migliaio di euro d’affitto l’anno risparmiate dai gay, però sotto la cenera cova un fuoco tutto nuovo.

Questo è quel che sentono i responsabili dell’associazione che rappresenta gli omosessuali che si dicono pronti a tornare in una Riviera che prima li ha accolti a braccia aperte e poi li ha messi nel dimenticatoio.Il presidente onorario dell’Arcigay Franco Grillini, appreso che il sindaco Imola ha mantenuto la promessa fatta ormai quattro anni fa al congresso nazionale del movimento che si è tenuto a Riccione (ovvero: concedere una sede gratis all’associazione), è già pronto a gettare le basi per una collaborazione intensa e reciprocamente proficua.

Ci sono tutte le condizione per un ritorno di fiamma del turismo omo, sono in programma accordi con le associazioni di categoria per coinvolgere la città nel giro d’affari ipotizzato e si parla pure di portare a Riccione nel 2006 il concorso di Mister Gay.“Ora che abbiamo di nuovo una sede possiamo ritornare in Riviera alla grande – ha spiegato entusiasta l’onorevole Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay -. I progetti che abbiamo in mente sono tanti, ma soprattutto dovremo cominciare sin da subito a stringere accordi con le associazioni dei commercianti e in generale con i rappresentanti degli imprenditori. La nostra sede, grazie all’impiego dei volontari, può garantire tutta una serie di servizi prima inimmaginabili. Siamo in grado di intercettare il turista gay e indirizzarlo alle strutture convenzionate, penso anche a negozi e alberghi, e soprattutto possiamo mettere in piedi le iniziative capaci di convogliare decine di migliaia di persone che negli ultimi anni sono andate in Versiglia”.Grillini pensa inoltre di portare a Riccione l’edizione di Mister Gay 2006. “Porterebbe a Riccione presenze importanti e di qualità. Perché la città dovrebbe privarsene?”.

Alessandro Tosarelli, responsabile dell’Arcigay locale, ha inoltre già in programma di organizzare, data la vicinanza della sede alla biblioteca comunale, delle kermesse culturali omosessuali. “Dobbiamo ringraziare il sindaco Imola, l’assessore Casadei e l’amministrazione comunale per questa opportunità. Ora potremo batterci con ulteriori strumenti per i nostri diritti. Per informazioni è possibile consultare il sito www.arcigay.it/riccione”.


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