Coppie gay e unioni di fatto, battaglia d´estate alla Camera

  

Da "La Repubblica" del 02.07.04 di MARCO POLITI
Coppie gay e unioni di fatto battaglia d´estate alla Camera

Al via in commissione Giustizia l´esame delle iniziative. Per gli omosessuali è un passo storico. Dall´Ulivo a Fi, le proposte di legge debuttano in Parlamento. I progetti principali di Grillini e dei laici azzurri. Ma per ora vince la trasversalità. Con diversi accenti i temi dei diritti dei partner. E mai si parla di matrimonio

Un bacio al Kiss2PACS del 14 febbraio scorso

Un bacio al Kiss2PACS del 14 febbraio scorso

ROMA – Parte in Parlamento la discussione sulle coppie gay e le unioni di fatto. L´esame delle proposte di legge sarà messo in calendario la settimana prossima in commissione Giustizia della Camera. «Nei prossimi giorni verrà nomitato il relatore – anticipa a "Repubblica" il presidente della commissione Pecorella – e inizierà l´esame delle proposte di legge». Subito dopo verrà varata un´indagine conoscitiva come chiesto da Franco Grillini, già presidente dell´Arcigay e deputato Ds. «Le prime audizioni – prevede Pecorella – potranno cominciare entro il mese di luglio».

La richiesta di calendarizzazione è avvenuta ieri da parte del gruppo diessino, facendo uso del regolamento che prevede che il venticinque per cento delle proposte di legge venga "riservato" all´opposizione. Ma il dato politico rilevante è la spinta trasversale che sta emergendo in parlamento per una regolamentazione legislativa delle coppie etero ed omosessuali. Alla proposta di legge presentata da Grillini e che ha tra i suoi centosessantun firmatari esponenti di tutto il centrosinistra, dai Ds ai Verdi, da Rifondazione al Pdci, allo Sdi e ad una pattuglia della Margherita, fra cui Enzo Bianco, fa da sponda speculare l´iniziativa dei laici di Forza Italia (fra cui Biondi e Costa) che guidati da Dario Rivolta hanno lanciato anche loro l´iniziativa di una regolarizzazione delle unioni di fatto indipendentemente dal sesso dei partner.

Per i gay italiani il traguardo di una legge è un evento storico. L´iter si profila lungo, conflittuale – anche per la dura opposizione delle gerarchie ecclesiastiche alla tutela normativa delle convivenze di fatto per non parlare della legalizzazione delle unioni omosessuali aborrite dal Papa, dalla Curia e dalla Cei – ma adesso si è messo in movimento un processo che porterà inevitabilmente ad un voto in parlamento. La vicenda è destinata a diventare un contrappasso alla storia della brutta legge sulla fecondazione assistita. Se allora si manifestò una trasversalità confessionale nel freno alla modernizzazione, è facile prevedere che sui diritti delle coppie di fatto si aprirà una battaglia nel segno della laicità.

«L´inizio della discussione alla commissione Giustizia è il punto di arrivo di una mobilitazione ventennale del movimento omosessuale», commenta Sergio Lo Giudice, presidente dell´Arcigay, che preannuncia un´intensificazione di iniziative di supporto a partire dalla marcia del Gay-Pride che si terrà sabato a Roma. «E´ arrivato il momento – sottolinea – di chiudere con l´anomalia Italia, tra i pochissimi Paesi dell´Europa occidentale a non avere ancora legalizzato le coppie gay».

L´opinione pubblica italiana sostiene la modernizzazione. Un sondaggio dell´Eurispes del giugno 2003 rivela che il 51,6 per cento degli italiani è persino favorevole a estendere il rito civile del matrimonio alle coppie dello stesso sesso. Peraltro, ponderatamente, l´indagine mostra che il 63,4 per cento dei nostri connazionali non condivide invece l´adozione di bambini da parte di coppie omosessuali.

Le proposte in esame alla commissione Giustizia non parlano però di "matrimonio". Il modello perseguito è quello francese delle coppie di fatto unite da un Patto civile di solidarietà. "Pacs" è la parola magica. Per i deputati del centrosinistra è «l´accordo tra due persone di sesso diverso o dello stesso sesso al fine di regolare i propri rapporti personali e patrimoniali relativi alla loro vita in comune». Per i laici di Forza Italia è un «contratto concluso tra maggiorenni per l´organizzazione della vita in comune». Il progetto Rivolta sorvola sulla questione del sesso, chiarisce che il Patto non è una copia dello status familiare e sottolinea che l´obiettivo è di regolare la «convivenza fra due individui, indipendentemente dalle motivazioni che li conducono a convivere». Prudentemente si ribadisce che il Pacs non serve per attestare o sindacare legami affettivi. In ogni caso l´esito finale è lo stesso: il riconoscimento legale di un´unione quale che sia il sesso dei partner.

Per il resto il patto, nelle varie proposte e con diversi accenti, affronta i temi dei diritti dei partner per quanto riguarda la successione, la reversibilità della pensione, il subentro nei contratti di affitto, l´estensione delle agevolazioni fiscali previsti per le famiglie e persino – siamo in Italia – pari diritti allo status coniugale in caso di graduatorie e concorsi.

"No al braccio di ferro fra i laici e i cattolici"
Franco Grillini, ds: occasione di dialogo. "Il Vaticano è in disaccordo, ma ci auguriamo buonsenso e solidarietà

Franco Grillini

Franco Grillini

ROMA – «Spero che non ci sia il solito braccio di ferro tra laici e cattolici». Franco Grillini, parlamentare Ds e leader dell´Arcigay, l´ha spuntata: la "sua" legge (firmata da 161 parlamentari del centrosinistra) sui pacs, i patti civili di solidarietà a tutela dei conviventi, anche dello stesso sesso, sta per essere discussa in Parlamento.

E ora, Grillini, i cattolici faranno muro?

«Spero proprio di no. Anzi, a me pare che l´avvio dell´iter parlamentare sia una grande occasione di dialogo e di discussione collettiva. D´altra parte l´esistenza delle coppie di fatto, anche omosex, è un dato incontestabile e riguarda ormai alcuni milioni di persone in Italia».

Tuttavia, ci sono ideologie diverse.

«La legge sui pacs non ha nulla di ideologico ma si limita a intervenire nei momenti drammatici o difficili della vita a due, la malattia, l´assistenza, l´eredità. Tutto questo ha poco a che fare con il dibattito sulla famiglia ma molto se non esclusivamente con i problemi materiali della vita. Il Vaticano certo è in dissenso ma ci auguriamo che prevalga la logica del buonsenso e della solidarietà. Ci tengo a dire che puntiamo all´idea di parentalità affettiva contro un mondo di solitudini».

E lei prevede anche l´adozione per le coppie gay?

«Nella legge questo è un tema che non affrontiamo, rimandando alla legislazione civile vigente».

Intesa possibile con i liberal della Cdl?

«La proposta presentata dal forzista Rivolta è importante, anche se pone molti ostacoli alle garanzie per i conviventi. Il dialogo è aperto»

"Nessuna norma ad hoc per gli omosessuali"
Beppe Fioroni, Margherita: non necessario. "Ma per i figli delle coppie di fatto stessi diritti che per gli altri"

La Margherita

La Margherita

ROMA – «Stessi diritti per figli delle coppie di fatto e figli nati dal matrimonio, ma no a norme per le coppie gay». Beppe Fioroni, cattolico, esponente della Margherita, è fermo nella sua posizione riguardo alle nuove proposte di legge che disciplinano i cosiddetti "Pacs", secondo il modello francese, di solidarietà tra conviventi.

Dialogo possibile con i cattolici, onorevole Fioroni?

«Sono d´accordo per un intervento che garantisca a tutti i figli nati da rapporti di convivenza i diritti fondamentali come lo studio e la formazione. Questa è una cosa importantissima, anche perché i figli non devono subire le scelte dei genitori. Su questo può esserci dialogo».

Che cosa non la convince?

«Ma è l´altro aspetto che non mi convince affatto. Quello che riguarda la tutela normativa per le coppie gay. Anzi, non è che non mi convinca, non ne vedo proprio la necessità».

Non crede di avere un atteggiamento discriminatorio?

«Non è affatto così. Sulle scelte individuali io non ho nulla da dire, ma, ripeto, non è ipotizzabile una modifica in questa direzione della legge».

Ci sarà un nuovo scontro, quindi?

«Mi sembra prematuro usare questi termini. In realtà mi auguro vivamente che si possa parlare di confronto e non scontro su questi temi. La serenità come la saggezza si deve abbinare alla fermezza delle proprie convinzioni. Spero inoltre che si abbia l´intelligenza per evitare sterili strumentalizzazioni, stando più attenti al futuro della nostra comunità che agli interessi elettorali».

Ecco il testo della messa all’ordine del giorno ai lavori della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati della legge sul PACS

II COMMISSIONE PERMANENTE (Giustizia)
CONVOCAZIONI DELLA COMMISSIONE DAL 5 AL 9 LUGLIO 2004

Giovedì 8 luglio 2004

Al termine a.m.

Assemblea COMMISSIONI RIUNITE (Aula XII Commissione)
(II e XII) INDAGINE CONOSCITIVA

Sulla sanità penitenziaria: deliberazione di una proroga del termine

Al termine SEDE CONSULTIVA

Alle Commissioni III e IV riunite : DL 160/2004: Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali (esame C. 5088 Governo — Rel. Cola)

Al termine SEDE REFERENTE

– D.L. 158/04: Proroga di termini in materia di giustizia (seguito esame C. 5087, Governo — Rel.Vitali)

– Delega al Governo per la tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire (esame C.38-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato, e C. 3095 Di Teodoro — Rel. Fanfani )

– Disposizioni in materia di unioni di fatto e di patto civile di solidarietà (esame C. 795 Bellillo, C. 1232 Pecoraro Scanio, C. 1610 Soda, C. 2982 Grillini, C. 3308 Titti De Simone, C. 3893 Grillini, C. 4399 Mussolini e Turco, C. 3296 Grillini, C. 4405 Mussolini, C. 4442 Buemi, C. 4478 Bellillo, C. 4334 Rivolta e C. 4588 proposta di legge d’iniziativa del Consiglio regionale della Toscana — Rel. Pisapia)

– Disposizioni in materia di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento (esame C. 4604 Pecorella — Rel. Vitali)

– Disposizioni per la riforma del Corpo di polizia penitenziaria (seguito esame C. 2867 Pecorella e C. 971 Ascierto – Rel. Cirielli)


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