Lettera dalla Romania

  

Mi chiamo Demetrio Bica e voglio scusarmi con voi perché non scrivo bene in Italiano. Sono rumeno.
Io sono un ex prete ortodosso rumeno, all’età di 23 anni, dopo aver finito il seminario sono stato ordinato prete preso la diocesi di Caransebes nella parte ovest della Romania, subito dopo l’ordinazione mi è stato dato 'incarico di superiore di un convento, dove in soltanto quattro mesi abbiamo costruito una chiesa.

Demetrio Bica

Fino a quel momento tutto era chiaro, ma c’era una cosa in particolare nella mia vita: non conoscevo fino in fondo me stesso. Da tutte le parti arrivava gente per parlarmi perché ho aperto la porta del mio convento a tutte le persone senza discriminazione. E lì è successo il fatto che mi ha cambiato la vita, ho guardato nel profondo del mio cuore e ho visto che io sono gay.

Allora nel 2001 in una trasmissione TV, “Realitateatv”, mi sono dichiarato gay pubblicamente e ho rassegnato le dimissioni. La chiesa ortodossa mi ha ritirato la possibilità di celebrare la messa per un periodo non definito per "incapacità medicale". Da lì sono iniziati problemi di ogni genere, tormenti e ingiustizie da parte della chiesa e dei suoi preti, sapendo bene che dentro la chiesa vivono nelle sedie vescovili gay come me e gente che pratica l’omosessualità e mi chiedo perché loro giudicano me.

Ma questa è una domanda senza risposta… 'IPOCRISIA… ecco perché ho abbandonato la veste. Il 17 luglio di quest’anno in un’altra rete televisiva ho parlato della mia omosessualità e della vita dei gay in Romania. La trasmissione ha avuto un impatto favorevole su quelli che hanno guardato il programma.
"E’ un paese libero e vivo la mia vita come voglio", e il 18 luglio la chiesa ortodossa mi ha scomunicato perché ho detto che sono gay: "ringrazio Dio di essere gay". Non è stato digerito questo fatto. Forse mi chiedete che cosa voglio. Vorrei iniziare una campagna nazionale e internazionale sull’antidiscriminazione in Romania, far sentire la nostra voce qui dove si inizia un cammino di democrazia, a 14 anni dalla rivoluzione e a 3 anni da quando è stata abrogata la legge che incriminava 'omosessualita (il codice penale 200).

Demetrio quando era prete ortodosso

Demetrio quando era prete ortodosso

Sono un ragazzo che ho il coraggio di gridare, di alzarmi e dire SONO GAY, non temo 'odio, 'intolleranza di tanti che ci giudicano. Quando ho accettato la mia vita così ho detto: "se riesco a conquistare la mia mamma riuscirò a conquistare il mondo" e ci sono riuscito. La mia mamma mi sta vicina e mi ha accettato così (lei che prima era una persona con la mentalità invecchiata). Voglio far capire che essere gay non è un peccato, né una malattia, ma un modo di vita: siamo esseri umani con la stessa uguaglianza e indipendenza davanti a DIO e alla società. Siamo gente che con la nostra sensibilità creiamo la bellezza delle opere artistiche (io stesso sono un pittore) e abbiamo vicino a noi le ombre dei gay antichi che con la loro sensibilità hanno donato al patrimonio universale opere celebri.

Vi chiedo, in nome di tantissimi gay rumeni che non hanno il coraggio di parlare di unirvi a noi per fare che la nostra voce si faccia sentire contro la discriminazione. In conclusione vi chiedo il perdono se vi ho stancato con la mia storia, ma volevo farvi capire che anche nell’est dell’Europa c’è gente che ha il coraggio di dire SONO GAY. E io sarò il primo prete che si dichiara gay in pubblico in un paese come la Romania religiosa, ma ho il coraggio di dirlo con le parole di un versetto della Bibbia: "LA VERITA’ TI FA LIBERO".

Vi ringrazio
Dymi


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