Quei «bravi ragazzi» che pestano a sangue chi non è come loro

  

Comunicato Stampa Circolo L’Altro Volto – Lucca Gay e Lesbica
Ennesima aggressione fascista a Lucca

A poco più di un mese dalla manifestazione indetta contro lo stupro punitivo, compiuto ai danni di una giovane donna "colpevole" di essere lesbica, Lucca è di nuovo teatro della violenza e della vigliaccheria di aderenti a gruppi neo fascisti.

Lucca

Lucca

Lo scorso sabato sera, un ragazzo aderente all’Asa (assemblea spazi autogestiti), è stato aggredito e picchiato selvaggiamente in pieno centro da 5 persone (ma si possono chiamare così?), definitesi ‘nazisti’, che lo hanno preso di mira per il suo impegno politico, perché ‘comunista’. Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà e il nostro affetto ad Edoardo (il ragazzo aggredito), non possiamo che denunciare, per l’ennesima volta, con una rabbia che è pari solo alla nostra indignazione, l’incredibile e più che allarmante situazione createsi nella nostra città.

Chiediamo al Sindaco, al Prefetto, al Questore: com’è possibile che aderenti ai gruppi neo fascisti, nel giro di pochi mesi (solo per citare gli ultimi episodi) possano aggredire e picchiare uno studente di sinistra in una discoteca della zona, violentare una ragazza a pochi metri dall’ abitazione della sua compagna, ferire gravemente un ragazzo riempiendolo di calci e pugni in una delle vie principali della città senza che nessuno venga individuato? Che cosa si aspetta ad intervenire? Cosa deve succedere ancora? E’ evidente che chi è inserito nella lista di proscrizione di questi ‘bravi ragazzi’, perché gay o lesbica, perché impegnato in associazioni o partiti della sinistra, perché Rom, perché immigrato, perché più in generale ‘diverso’ rispetto ai loro canoni, ogni volta che cammina da solo per le strade del centro è in pericolo.

Il pestaggio dell’altra sera non è la classica goccia che fa traboccare il vaso, perché il vaso è già traboccato da un bel po’ di tempo.Per questo ci aspettiamo dalle istituzioni sopraccitate, oltre che una condanna netta ed esplicita di quanto accaduto, dei fatti concreti, come ad esempio la rapida individuazione dei ‘soliti noti’ responsabili di questa ennesima aggressione squadrista.

Ci pare che per troppo tempo si sia sottovalutata (colpevolmente o meno) una situazione che negli ultimi tempi degenerata in maniera drammatica.

Massimiliano Piagentini
Direttivo de L’Altro Volto

Lucca: manifestazione antifascista sabato 28 agosto – pomeriggio
Info 339.1547985


Da "L’Unità" del 18.08.04 di Valeria Giglioli
Quei «bravi ragazzi» che pestano a sangue chi non è come loro
Violenza a Lucca

Cinque contro uno, a picchiare per venti minuti. Con tanta violenza da frantumargli mandibola e zigomo e rendere necessaria un’operazione e un intervento successivo, a lesioni guarite, di chirurgia plastica.

Un episodio di violenza bestiale che non è un ricordo degli anni Venti. È successo a Lucca, la sera dello scorso sabato: in corso Garibaldi, una via del centro storico, fitta di gente anche all’una di notte, quando Edoardo, 30 anni, che fa parte dell’Assemblea Spazi Autogestiti, è stato aggredito da 5 persone.

Stava camminando da solo, quando è stato colpito alle spalle da due individui, cui si sono aggiunti successivamente altri tre, che hanno iniziato a picchiarlo selvaggiamente: sotto gli occhi dei passanti lo hanno massacrato di pugni continuando a ripetere «noi non siamo fascisti, siamo nazisti».

«Nessuno ha reagito» racconta Donatella, l’amica che ha accompagnato Edoardo al pronto soccorso. Effettivamente non è arrivata alcuna segnalazione al 113 e la Digos è venuta a conoscenza del fatto quando il referto dell’ospedale è arrivato in Questura.

I sedicenti nazisti avrebbero poi proseguito la serata prendendosela con alcuni extracomunitari incontrati per strada. Chi siano non è molto chiaro: se all’inizio si era parlato di militanti di Forza Nuova, le ultime voci raccontano di elementi che sarebbero stati addirittura allontanati dal movimento di estrema destra per comportamenti ritenuti inaccettabili; farebbero parte del cosiddetto «gruppo dello stadio», un’accolita di fanatici neonazisti, che non disdegna l’uso di stupefacenti di vario tipo. Nessuno però è stato identificato o fermato.

Di certo c’è che il clima a Lucca si sta facendo sempre più teso; è un fatto che chi non corrisponde ai canoni di «normalità» di questi teppisti non riesce ormai a sentirsi davvero al sicuro se cammina da solo in città. «Le intimidazioni sono all’ordine del giorno – prosegue Donatella – in pochi mesi una ragazza è stata stuprata perché riconosciuta come omosessuale; ad un componente del Collettivo per il diritto allo studio è stato fratturato il naso e un ragazzino è stato costretto a togliersi la maglietta con il Che in mezzo alla strada». Senza dimenticare i vandalismi alla libreria Baroni, «colpevole» di aver ospitato una manifestazione culturale gay, e i cartelli della festa estiva di Rifondazione, imbrattati con svastiche e croci celtiche. Il segretario della federazione provinciale di Rc, Eugenio Baronti, lancia accuse durissime: «Da qualche anno assistiamo a provocazioni a cui la città ha fortunatamente risposto con una grande mobilitazione democratica. Questo fatto gravissimo è solo l’ennesimo di una lunga serie di episodi di violenza: si è trattato di un pestaggio in piena regola». Anche dall’associazione L’Altro Volto – Lucca Gay – Lesbica è arrivata una reazione dai toni esasperati: «Che cosa si aspetta a intervenire? – dice in una nota Massimiliano Piagentini del direttivo – ci aspettiamo dalle istituzioni (sindaco, prefetto e questore) una condanna esplicita e la rapida individuazione dei responsabili di questa ennesima aggresione squadristica». L’Assemblea Spazi Autogestiti ha invece indetto una manifestazione per il 29 agosto, che sarà preceduta il 23 da un’inizativa pubblica al circolo Mattaccio di Tassignano.

Edoardo nel frattempo è stato ricoverato: dopo le prime cure è tornato in ospedale lunedì ed è stato trattenuto per esami più approfonditi. Verrà operato domani, per ricomporre le fratture. Più tardi dovrà subire anche un intervento di chirurgia plastica, perché lo zigomo maciullato non è più in grado di sostenere l’occhio.


Da "Il Tirreno" del 19.08.04
Una lunga serie di atti violenti

LUCCA. Una barbara aggressione avvenuta in pieno centro storico sotto gli occhi di una ventina di persone – per la maggior parte giovani, molti dei quali studenti – che non hanno alzato un dito in difesa dell’appartenente all’Asa.

Soltanto un paio si sono limitati a telefonare al 113, ma quando la volante è giunta sul posto i cinque teppisti si erano già allontanati. Un gravissimo episodio di intolleranza, un nuovo schiaffo alla città che adesso rischia di diventare teatro di scontri di matrice ideologica senza un intervento deciso da parte delle forze dell’ordine. Pestaggi, atti di intimidazione, vandalismi da parte di falangi di estremisti si erano verificati anche in un recente passato. L’anno scorso a giugno erano comparse scritte anti gay sulla vetrina della libreria Baroni in via San Paolino mentre ad agosto, sempre nello stesso negozio, 5-6 giovani dal volto travisato avevano sfondato con una spranga una vetrina disegnando sull’altra con vernice spray una grande svastica nera. La matrice? Falangi riconducibili a movimenti xenofobi che avevano puniti i responsabili della libreria per aver ospitato un incontro dell’associazione «Altro Volto-Lucca Gay Lesbica». Stessa firma, stessa matrice anche per l’azione, sempre ad agosto 2003, all’After Dark di Pieve S. Paolo, un bar-pub preso di mira dal gruppo armato di bombolette spray e spranghe che si accanì sulla vetrage danneggiandola e disegnando l’immancabile svastica.

E un pestaggio era avvenuto anche in occasione di un volantinaggio fatto da militanti della sinistra mentre l’ultimo episodio, su cui sono ancora in corso accertamenti dei carabinieri, riguarda la denuncia di una ragazza lucchese che sostiene di essere stata aggredita sessualmente da sedicenti estremisti di destra sulle mura che l’avrebbero violentata a scopo punitivo perchè omosessuale.

La manifestazione di Lucca del 9 luglio contro la violenza


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