“Presto il registro delle unioni gay”

  

RICCIONE – Il registro delle unioni civili omosessuali diventerà presto realtà. Lo ha promesso ieri il sindaco Daniele Imola durante l’intervento al congresso comunale dell’Arcigay. Un impegno che il primo cittadino sente in modo particolare, tanto da far esclamare al presidente dell’associazione Davide Piccioni: “Visto il fervore con cui Imola si batte per la nostra causa, meriterebbe la tessera di presidente onorario”.“Confermo l’impegno dell’amministrazione per la nascita di un registro delle unioni di fatto – ha spiegato il sindaco alla platea – Un progetto in cui credo per l’affermazione dei diritti civili, diritti reali da salvaguardare e che in molti casi non sono tutelati. So che si tratta di una novità: proviamo a partire dal basso per stimolare lo Stato e il legislatore a livello nazionale. Magari all’inizio non saranno poteri importanti, ma come Comune di Riccione vogliamo dare un segnale. Un iter che magari ripercorra la strada dell’istituzione dei consigli di quartiere”.
Imola ha rimarcato il proposito che il registro delle unioni non sia solo un pro-forma ma offra benefici concreti, come il calcolo Isee esteso alla coppia gay con tangibili riscontri economici.

Il Sindaco di Riccione, Daniele Imola

Il Sindaco di Riccione, Daniele Imola

Capitolo turismo

Il sindaco ha messo subito le cose in chiaro: “Manifestazioni come il Beach Pride gay non mi interessano: sono contrario alle ostentazioni che trasformano una scelta affettiva in una merce. Non credo nel turismo sessuale, spero piuttosto che scelgano Riccione perché è una città libera, ci si diverte e c’è una bella spiaggia. Niente in contrario invece sul fatto che abbiano dei luoghi di ritrovo precisi”.

Proprio sulla carenza di luoghi punta l’indice Piccioni. “Molti di noi il venerdì scendono a Senigallia e la domenica scelgono Bologna, e lo fanno non perché amano guidare. Come Arcigay abbiamo grande difficoltà a trovare locali ad hoc, anche associati. Sappiamo cosa manca, ma poi abbiamo la necessità che i privati investano, magari lavorando in simbiosi con il nostro circolo”. L’idea lanciata dal congresso è stata quella di partire con dei piccoli obiettivi mirati da realizzare uno alla volta, per poi verificare come risponde la città. Obiettivo: fidelizzare i clienti.

Il presidente della Confcommercio Lucia Baleani – presente all’assemblea – ha garantito il massimo appoggio. Una proposta per il popolo della notte potrebbe essere quella di allungare la permanenza in hotel fino alle 15, piuttosto che lasciare la camera entro le 10 o le 12. Oppure la creazione di centri benessere.

Infine i corsi di aggiornamento antibullismo. C’è una ferma volontà di metterli in atto; tra l’altro si tratta di corsi che danno anche crediti formativi ai docenti. Ed esistono fondi europei che coprono l’80 per cento dei costi che l’Arci non vorrebbe farsi sfuggire. Se ne riparlerà dal 4 al 6 marzo al congresso nazionale di Bologna.


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