All´Idroscalo il Gay pride nazionale

  

Si svolgerà a Milano il Gay pride nazionale. Il 4 giugno, quando lungo le strade del centro sfilerà il corteo e in città – prevedono gli organizzatori – arriveranno 100mila persone. Per rivendicare diritti. Ma anche per ritrovarsi e, perché no, divertirsi. Per questo, per due settimane, fino al 19, sulle sponde dell´Idroscalo nascerà il primo gay village milanese. Un grande spazio con dibattiti, mostre, film, bar e concerti. Che sarà la Provincia a concedere. Insieme al patrocinio alla manifestazione che il Comune, invece, negli anni passati ha sempre negato.

Per due settimane al’Idroscalo ‘orgoglio omosessuale in festa

Un grande villaggio sulle sponde dell´Idroscalo. Per quindici giorni sarà un po´ come ritrovarsi al gay village che, ogni estate, nasce a Roma. Quindici giorni di dibattiti, mostre, incontri, film, concerti, musica, bar e discoteche. Per rivendicare diritti, ma anche ballare e divertirsi. Tutto per celebrare l´arrivo in città del Gay pride nazionale, il 4 giugno, quando per le strade del centro – prevedono gli organizzatori – sfileranno 100mila persone. Tutto reso possibile anche dalla Provincia che, quest´anno, non solo darà il patrocinio alla manifestazione, ma concederà al popolo gay di far spuntare tende, palchi, piste e gazebo nell´area Sud-Ovest dell´Idroscalo.

Un programma intenso, quello collegato alla manifestazione nazionale del 4, che andrà avanti fino al 19 giugno e che ha ricevuto l´appoggio di Palazzo Isimbardi. «Ho esposto il progetto in giunta – spiega Irma Dioli, assessore provinciale alle Partecipazione e alle Politiche giovanili, con deleghe anche all´Idroscalo – in attesa dei tempi tecnici per concedere il patrocinio. Una scelta naturale, perché per la Provincia la partecipazione è un valore imprescindibile e qualsiasi forma di espressione valida va premiata».

Patrocinio sempre negato, invece, da Palazzo Marino. E che quest´anno il coordinamento arcobaleno, che raggruppa nove associazioni, è tornato a chiedere. «A maggior ragione adesso – dice Paolo Ferigo, presidente dell´Arcigay di Milano – per il primo vero pride nazionale che si svolgerà a Milano. È vero, c´è stato il corteo del 2001 con 50mila partecipanti, ma allora dopo il World pride di Roma, avevamo deciso di non organizzare una parata nazionale. In realtà il sindaco Albertini ci ha sempre e solo snobbato. Non dimostra neppure contrarietà: per lui non esistiamo. Spero che la farà stavolta, di fronte ad almeno 100mila persone». «Eppure – continua il presidente nazionale dell´associazione, Sergio Lo Giudice – la Provincia di Ombretta Colli e la Regione di Raffaele Fitto, in Puglia, lo hanno fatto. Questa volta sarebbe un segnale importante». Un corteo imponente, quello di quest´anno. Che, a differenza del passato, potrebbe partire non da Porta Venezia, ma dalla stazione Centrale per poi attraversare il centro. Voluto, perché Milano è una delle capitali della comunità gay. Una grande città da cui rilanciare la battaglia a favore del Pacs, il patto civile di solidarietà per riconoscere i diritti delle coppie omosessuali.


  •