La sede dei gay presa a mazzate

  

Sembra finito nel mirino di vandali e balordi il giardino della biblioteca comunale di viale Lazio. Pochi giorni fa a farne le spese era stato il busto di Karl Marx, ricoperto di scritte insultanti e croci celtiche riconducibili, almeno queste ultime, al’estrema destra.

‘altra notte una sorte simile è toccata alla sede del’Arcigay, ricavata, per concessione del’amministrazione comunale, nel’ex spogliatoio del’arbitro a ridosso del campo da calcetto. Qui i vandali hanno scelto di distruggere la vetrata della finestra e di danneggiare quella del portone ‘ingresso. Non è chiaro se abbiamo utilizzato delle mazze, opportunamente ricoperte da uno spessore di vecchi giornali (trovati in abbondanza sul posto) per attutire i rumori, come più probabile, oppure se abbiamo mandato in frantumi la vetrata, peraltro doppia, a sassate.

"Si tratta evidentemente di un atto vandalico – ha commentato piuttosto amareggiato il presidente del locale circolo del’Arcigay Davide Piccioni – purtroppo capita anche questo". Piccioni non manca però di far notare che tutta ‘area della biblioteca è lasciata in balia dei vandali da parte del’amministrazione. "Da circa un anno chiediamo al proprietario della nostra sede, ovvero il Comune, di montare u’inferriata per evitare i continui atti vandalici. ‘inferriata non è mai arrivata e questi sono i risultati". Non solo. Piccioni aggiunge che la sede a fianco, un p’ più grande, negata ai gay dal Comune, è da oltre un anno abbandonata.

"’amministrazione non si è preoccupata neppure di chiudere a chiave la porta, potrebbe entrarci chiunque per qualunque scopo. Anzi, essendoci dentro diverse mazze di legno, mi viene da pensare che i vandali per attrezzarsi abbiano anche dovuto fare poca strada. Per non parlare delle panchine divelte e ‘immondizia un p’ ovunque. Credo che ques’area potrebbe essere senza dubbio curata meglio".

Giuseppe Massari, capogruppo dei Comunisti italiani, esprime solidarietà ai gay e aggiunge: "Credo che coloro che volevano togliere la sede al’Arcigay, dopo la distribuzione dei preservativi, oggi dovrebbero fare ammenda. Purtroppo si tratta di un atto ‘intolleranza, per cui credo sia giunto il momento di portare in Consiglio comunale ‘ordine del giorno sul registro per le unioni civili, spesso piuttosto ostacolato. ‘approvazione di un documento del genere rappresenterebbe una risposta netta agli atti fascisti e intolleranti che stanno avvenendo nel parco della biblioteca comunale".

Sulla questione interviene anche Sergio Vollono a nome del circolo locale di Rifondazione comunista. "Intendiamo manifestare tutta la nostra preoccupazione per un gesto così grave che esprime tutta la intolleranza nei confronti della associazione che porta avanti con determinazione e democraticamente le battaglie per i diritti degli omosessuali e la lotta contro ‘Aids. Tutti i cittadini e i partiti politici alzino la guardia verso questi gesti che danno il sentore di un clima difficile e grave per chi si espone per le proprie idee".


  •