L’Arcano Fascino dell’Amore Tradito

  
Dario Bellezza

Dario Bellezza

Nel 1971, presentando il primo libro in versi di Dario Bellezza, Invettive e Licenze, Pasolini definisce il giovane autore come "il miglior poeta della nuova generazione". Qualche anno prima in un articolo, egli aveva riconosciuto nel’esordiente e nella sua produzione poetica forza e vita più “una certa aggressività esistenziale contro il codice morale o di comportamento della società”, caratteristiche peculiari di tutta l’opera di Dario Bellezza.

A dieci anni dalla morte, la Giulio Perrone Editore presenta L’Arcano Fascino dell’Amore Tradito — Tributo a Dario Bellezza, una raccolta di testimonianze, poesie e disegni, curata da Fabrizio Cavallaro. Impreziosiscono l’opera due lettere inedite del poeta: una a Pier Paolo Pasolini e l’altra a Carlo Coccioli.

Cavallaro ripercorre con gli amici di sempre di Dario l’esistenza tormentata di un poeta esploso d’improvviso, riconosciuto a livello internazionale e minato nel corpo e nello spirito dal difficile rapporto con la realtà. In L’Arcano Fascino dell’Amore Tradito personalità della critica contemporanea come Valerio Magrelli, Daniele Piccini, Renato Minore, Renzo Paris, Biancamaria Frabotta ci regalano un ritratto inedito e intimo del poeta romano, restituendo intatta la forza della sua poetica e rendendo testimonianza di “una vita come protesta vissuta, come lento suicidio, come sciopero o martirio…” (Pier Paolo Pasolini)

“Rileggere Dario Bellezza, oggi, è più che mai atto dovuto a un grande poeta, testimone di un secolo, cantore della degradazione ma anche del sublime potere salvifico della poesia. Per questo ho chiesto a poeti e scrittori, alcuni dei quali hanno conosciuto e frequentato in vita Dario, altri che ‘hanno incrociato solo nei suoi scritti, di rendere libero omaggio al’esistenza di un uomo che fu poeta in quanto, ha incarnato in vita ‘incommensurabile disparità con se stesso: del’essere tale, cioè uomo e artista senza scissioni, e non un faccendiere di parole e versicoli discretamente confezionati, da buoni artigiani delle lettere, nel migliore dei casi.” (Fabrizio Cavallaro)

Dario Bellezza nasce nel 1944 a Roma, una città da lui amata e odiata con passione, sfondo della sua intera esistenza, personale e artistica. Il suo esordio è nel segno della poesia, attraverso la rivista Nuovi Argomenti che lo porterà a stringere legami di stima e amicizia con autori come Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Enzo Siciliano, Sandro Penna. Scrive diversi romanzi tra cui spicca per importanza Lettere da Sodoma del 1972. La sua poetica è incarnata in questa dichiarazione: "[occorre] vivere la poesia e insisto sulla parola vivere, altrimenti la poesia sarebbe vuoto esercizio retorico, informe giostra di parole, ludico ludibrio di sgangherate immagini in libertà". Già sieropositivo, fa diverse apparizioni al Maurizio Costanzo Show. Muore di Aids il 31 marzo del 1996. Due anni dopo, durante una solenne cerimonia presso l’Università La Sapienza di Roma, viene dichiarato “santo della comunità gay”.

L’Arcano Fascino dell’Amore Tradito è un modo per riscoprire ‘esistenza difficile, la poetica sofferta e il tormento generazionale di uno fra i poeti più importanti del Novecento italiano.


Fabrizio Cavallaro è nato nel 1967. Si è laureato nel 1992 in Scienze Politiche, con una tesi su Pier Paolo Pasolini. Anamnesi (La Sicilgrafica editrice, Acireale 1990) è la sua prima raccolta di poesie. Seguono Angelo (1995 edizioni Terrasanta, Palermo – prefazione di Enzo Salsetta — menzione speciale Fondazione Sandro Penna); Incubo ‘Armonia (Aletheia, Catania 1997 – con una nota di Dario Bellezza e uno scritto di Maurizio Gregorini); Dolce castigo (Bonanno editore, Acireale, 2000 – prefazione postuma di Dario Bellezza e una nota di Antonio Veneziani).


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