Niente Pride a Mosca?

  

Il tribunale Tverskoi di Mosca è ‘accordo con il sindaco Iuri Luzhkov: niente Gay Parade il 27 maggio per le strade della metropoli russa.

Il tribunale ha respinto oggi un ricorso presentato dagli organizzatori della kermesse omosessuale contro il categorico’nie’ del sindaco che nei giorni scorsi – tra gli applausi della chiesa ortodossa, del mondo politico e di gran parte del’opinione pubblica – ha proibito una marcia gay dal Palazzo della Posta in via Miasnizskaia alla Lubianka, storica sede dei servizi segreti.

Il divieto è stato ufficialmente giustificato con "’impossibilità di bloccare il traffico automobilistico lungo il tragitto proposto" e con la necessità di "proteggere gli omosessuali" da rabbiosi attacchi da parte di nazionalisti, skinhead e ortodossi fondamentalisti.

Gli organizzatori, con in testa Nikolai Alekseiev, avevano presentato ricorso e denunciato il sindaco della capitale russa, Iuri Luzhkov, per abuso di ufficio sostenendo che in base alla legge il municipio avrebbe dovuto proporre un percorso alternativo.

Arcigay ha inviato a Mosca una sua delegazione, composta dal Presidente nazionale Sergio Lo Giudice e dal Responsabile Esteri Renato Sabbadini. La delegazione vuole essere presente per esprimere solidarietà alle condizioni di discriminazione in cui vivono le persone GLBT in Russia.

Arcigay ha sollecitato in una lettera al Ministro degli esteri Massimo D’Alema, l’attenzione del ministero nel caso in cui sabato prossimo la situazione dovesse farsi difficile.

Leggi la notizia del divieto al Gay Pride del 27 maggio


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