Le leggi che regolano le famiglie in Europa

  

LA REGOLAMENTAZIONE GIURIDICA
NEI PAESI EUROPEI

DELLE FAMIGLIE OMOSESSUALI

E DELLE FAMIGLIE ETEROSESSUALI NON SPOSATE

SOLUZIONE LEGISLATIVA

SOLO COPPIE
DI SESSO DIVERSO

SOLO COPPIE
DELLO STESSO SESSO

TUTTE LE COPPIE
INDIPENDENTEMENTE DAL SESSO

Matrimonio civile

tutti i paesi europei tranne quelli indicati nelle colonne accanto

nessuno

Belgio
Olanda
Spagna

Istituto che riconosce diritti pari o poco differenti dal matrimonio

nessuno

Danimarca Finlandia
Islanda
Germania
Norvegia
Regno Unito
Svezia
Svizzera

Olanda

Istituto che riconosce alle coppie diritti inferiori al matrimonio

nessuno

Repubblica Ceca
Croazia
Slovenia

Andorra
Belgio
Francia
Lussemburgo
Portogallo
La maggior parte delle comunità autonome spagnole
Ungheria

Ormai da un quindicennio, in molti paesi europei, sono state trovate soluzioni legislative per far fronte alla richiesta di tutela delle coppie eterossessuali ed omosessuali che scelgono di non sposarsi o non possono farlo.
Il primo paese ad approvare una legge in tal senso è stata la Danimarca nel 1989, ma da allora il quadro legislativo si è molto evoluto e in alcuni paesi si sono succedute, addirittura, più modifiche ed integrazioni all'originale impianto normativo.
Sarebbe d'uopo distinguere tra la regolamentazione giuridica delle coppie eterosessuali e quelle omosessuali, dal momento che l'estensione del matrimonio a queste ultime, senza distinzioni dal matrimonio eterosessuale, è stato introdotto solo in alcuni paesi, nonostante tale l'estensione si ponga come la linea di evoluzione legisliativa ineluttabile di tutti i paesi europei.
L'evoluzione della legislazione in senso favorevole alle coppie non sposate, indipendentemente dall'orientamento sessuale, è un fenomeno che va ben oltre l'Europa ed è dato riscontrarla in nord America (Canada ed alcuni paesi degli USA) e in Africa (Sud Africa nello specifico). Una chiusura ostile esiste invece in quei paesi dove c'è una teocrazia (in special modo paesi mussulmani) o dove il peso delle gerarchie religiose è molto forte, sia che operi in maniera aperta o occulta. Nel contesto dell'Europa occidentale l'Italia rappresenta ormai un'eccezione, non avendo predisposto alcunchè a favore delle coppie non sposate, se si escludono minime disposizioni ad hoc che si ritrovano sparse nella legislazione (come per esempio la legge n. 53 del 2000 che riconosce congendi per gravi motivi familiari anche alle persone conviventi sulla base del concetto di famiglia anagrafica). Un discorso a parte meritano le legislazioni regionali che sembrano aperte più del legislatore nazionale ad ipotesi di regolamentazione e tutela delle coppie non sposate.
Come si è accennato, vi sono paesi nei quali sono state emanate più leggi che si sono succedute o affiancate per disciplinare in modo differenziato le unioni eterosessuali e quelle omosessuali e, in alcuni casi, per allargare alle coppie omosessuali l'accesso al matrimonio, pur in presenza della possibilità di optare per una soluzione non matrimoniale.
La tavola sinottica che segue fa il punto sulla situazione nei vari paesi europei (lasciando fuori, quindi le legislazioni extraeuropea) e propone ipotesi convenzionali di raggruppamento delle differenti soluzioni esistenti, partendo da precedenti tavole che in questi anni sono state elaborate (per esempio Wintemute, Bonini Baraldi etc.).
Laddove in un paese coesistono più regolamentazione giuridiche del fenomeno familiare (per esempio legge matrimoniale affiancata alla legge sulla coabitazione e alla legge sulla partnership registrata, come avviene in Olanda) il nome del paese viene ripetuto in più colonne.
Nella prima colonna sono indicate le soluzioni legislative adottate, tenendo presente che mentre il matrimonio ha un contenuto pressochè identico in ogni paese considerato, le varie altre soluzioni legislative presentano differenze quantitative e qualitative di contenuto a volte notevoli, al punto che può riuscire difficile individuare dei modelli, se non per grandi linee. Per questo motivo tali leggi sono raccolte convenzionalmente in due grandi gruppi che prendono come metro di paragone il contenuto del matrimonio. Sono distinte, perciò, da una parte le leggi che hanno un contenuto molto simile al matrimonio e dall'altra quelle che hanno un contenuto inferiore.
Nelle altre colonne viene indicato se l'accesso ai vari istituti è permesso alle sole coppie eterosessuali, a quelle omosessuali o ad entrambe.
Infine va ricordato che il quadro delle legislazioni europee è in continua e rapida evoluzione per cui è possibile che qualche modifica non sia stata ancora registrata nella tavola sinottica, specialmente laddove è difficile trovare fonti dirette di informazione giuridica, in ligua italiana o inglese, che siano attendibili ed esaustive.

Cliccando sui nomi di alcuni dei paesi indicati in tabella è possibile accedere al testo della legge citata in lingua originale e alla eventuale traduzione in lingua italiana. Si ringrazia fin d'ora chi segnalerà informazioni per aggiornare la tabella o vorrà contribuire a fornire materiale giuridico o traduzioni delle leggi.
Antonio Rotelli


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