Vladimir Luxuria: “Benvenuto Arcigay, colpisci duro anni fa non ci avrei mai creduto

  

È solo l’inizio di qualcosa che sta cambiando ma è già un grande inizio. Martedì sera ha mosso i suoi primi passi, presso il palazzetto dell’Arte, il comitato promotore “Arcigay” di Foggia per avviare la fondazione del comitato provinciale.
Un momento di gioia per i tanti che hanno partecipato e per il cammino intrapreso, ma anche volti rigidi e seri soprattutto quando la madrina d’eccezione, Vladimir Luxuria (in foto) ha raccontato degli attacchi, le discriminazioni, le botte e la corazza che le ha salvato la vita: “Guardavo il soffitto e mi chiedevo se ero sbagliata io, sentii parlare di una discoteca a Milano per gay, ci andai e divenne il mio punto di riferimento. Quando tornai a Foggia, non volevo essere più invisibile, né nascondermi, ero fosforescente”.
Quando parla lei il pubblico batte le mani con più forza. In quella sala piena altri avevano continuato e continuano a subire gli stessi abusi da parte di un “popolino piccolo e ignorante”.
Ma la città stupisce in negativo e in positivo, oltre usanze troglodite e primitive, ci sono anche foggiani moderni e accoglienti, se ne intravedevano persino durante l’adolescenza di Vladimir: “Andavo bene a scuola ma il preside era omofobo. Gli studenti mi votarono rappresentante d’istituto e così dovette vedermi anche alle riunioni”.
Vladimir è solo la madrina di un progetto nato in un viaggio verso Roma. Gianfranco Meneo, il portavoce del comitato, ha raccontato: “L’11 giugno scorso stavamo andando all’Europride. Abbiamo discusso di eterosessualità, su cui nessuno si pone problemi. Allora perché dovrei farmeli sull’omosessualità? Oggi siamo qui, non fuggiamo da Foggia, restiamo a impegnarci nella lotta contro la discriminazione sessuale, l’intolleranza, l’omofobia nella speranza che queste parole lascino il passo a termini come integrazione, dialogo, diritti civili”. Risultati accelerati grazie all’appoggio di due associazioni: “Agedo” e “Rete delle Donne”. Gabriele Scalfarotto è un personaggio, di quelli che nella vita tutti dovrebbero incontrare, nel festeggiare l’avvio dell'”Arcigay”, ha testimoniato il percorso della sua associazione che il 5 ottobre scorso ha spento la prima candelina: “Etero o gay sono tutti figli miei. Ero socio Agedo Milano da 10 anni. Se il 10% della popolazione mondiale è gay/lesbica, a Foggia ce ne saranno 18 mila. E i genitori sono 36 mila: ma dove stanno?” […]


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