Storica decisione della Toscana sulle unioni civili

  

Ieri sera il Consiglio Regionale della Toscana ha varato la proposta di Legge, presentata dal consigliere Ciucchi (SDI), che chiede al Parlamento Italiano di legiferare in tema di riconoscimento delle coppie di fatto, anche fra persone dello stesso sesso.

“Si tratta di una decisione storica — ha dichiarato Alessio De Giorgi, Presidente Regionale di Arcigay — che conferma la tradizione di grande apertura della nostra regione su queste tematiche: da oggi la Toscana è in Europa insieme alla stragrande maggioranza degli altri paesi europei, mentre il nostro paese continua a non adeguare la legislazione alla necessità di riconoscere realtà che esistono, affetti che sono degni di rispetto, situazioni che vanno giuridicamente tutelate”.

“Siamo invece sconcertati — continua De Giorgi — del voto espresso dal gruppo della Margherita, i cui consiglieri, anche quelli meno legati al mondo cattolico, hanno immolato sull’altare dell’unità del gruppo consigliare il rapporto con la comunità gay e lesbica e con quella vasta parte della popolazione toscana che guarda con attenzione a come i governanti affrontano i temi delle libertà e della pari dignità degli individui e delle loro formazioni sociali”. Arcigay Toscana nelle ultime elezioni regionali ha infatti sostenuto con convinzione il Presidente Martini e conseguentemente la coalizione a lui collegata; consiglieri regionali della Margherita eletti nel maggioritario sono stati eletti anche coi voti di gay e lesbiche; esponenti della Margherita sono stati appoggiati in altre consultazioni elettorali dai nostri gruppi locali (ad esempio, Ermete Realacci a Pisa) e hanno partecipato a nostre iniziative (ad esempio, la consigliera regionale Lucia Franchini). E’ quindi evidente che ieri si è consumato a Firenze uno strappo tra la comunità omosessuale e la parte laica della Margherita che non mancherà di avere ripercussioni in futuro. “Prendiamo atto — continua De Giorgi — che le posizioni espresse dal capogruppo Monaci ed evidentemente condivise dagli altri membri del gruppo erano le stesse identiche a quelle di Forza Italia. Prendiamo anche atto che richieste di incontro col gruppo consigliare sono rimaste inascoltate da più di un anno, e che quindi non c’è neppure la volontà di dialogo. La Margherita ha con questo voto di ieri mandato all’aria il rapporto con gay e lesbiche e con i libertari della nostra regione”. Sulla base di queste motivazioni, Arcigay Toscana ha inviato oggi una lettera ai responsabili nazionali e regionali della Margherita, per chiedere conto del comportamento assunto ieri.

Arcigay Toscana infine prende atto della posizione assunta ieri dal consigliere Maurizio Bianconi, capogruppo di Alleanza Nazionale, che ha votato a favore della legge. “Ringraziamo il consigliere del voto espresso — conclude De Giorgi —, nella convinzione che il suo voto rappresenti un’occasione per far crescere culturalmente su queste tematiche il centro-destra italiano”. Quanto a notizie apparse sui giornali di oggi, per cui l’emendamento Bianconi limiterebbe l’applicazione della legge alle sole coppie eterosessuali, Arcigay Toscana ritiene che tale interpretazione sia priva di ogni fondamento.


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