Premiato dall’Avis con la medaglia di bronzo e poi

  

La settimana scorsa (il 17 febbraio) era stato premiato con una medaglia dall'AVIS di Montepulciano per il suo impegno volontario più che decennale come donatore di sangue.
Anche questa mattina si è recato al Centro Trasfusionale degli Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese, a Montepulciano, per donare il sangue.
Giacomo Andrei, gay dichiarato, la cui foto era recentemente apparsa sui quotidiani locali, è stato riconosciuto dal medico trasfusionista, che gli ha chiesto di astenersi dalla donazione, in quanto omosessuale, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale De Lorenzo del 15.1.91 nonostante l'attuale ministro della Sanità Veronesi avesse firmato nel novembre scorso, i nuovi decreti sulla donazione di sangue ed organi che eliminano la discriminazione antigay
Il fatto è, come ha dichiarato la stessa Direzione Sanitaria della ASL 7 che il decreto Veronesi non è ancora in vigore perché manca la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Veronesi aveva annunciato già nell'aprile dello scorso anno la modifica dei decreti De Lorenzo del 15.1.91 che considerano la "Esistenza di rapporti omosessuali nella storia personale" come criterio di esclusione dalla donazione di sangue ed organi. Una norma che non era solo uno schiaffo al diritto alla privacy (come ribadito dall'Authority) e al principio di pari dignità sociale fra i cittadini sancita dall'art.3 della Costituzione italiana; ma rappresentava, per di più, il perseverare di una categoria antiscientifica, quella delle "categorie a rischio" che è origine di disinformazione e dell'aumento dei nuovi contagi fra eterosessuali, soprattutto giovanissimi.
La soppressione andava, inoltre, verso le posizioni del Parlamento Europeo che, già nell'aprile del '98,aveva chiesto ai governi di sostituire il riferimento alle relazioni omosessuali con la formula "relazioni sessuali a rischio".
Che un gay monogamo o che pratichi solo sesso sicuro, o addirittura una lesbica (il gruppo sociale meno colpito dal rischio di infezione!) venissero esclusi dalla possibilità di compiere un dovere civico come la donazione di organi rappresentava, infatti, solo una inutile e irrazionale discriminazione.
Come aveva annunciato, Veronesi ha firmato in novembre i nuovi decreti, poi approvati dalla conferenza Stato- Regioni i primi giorni di dicembre.
Oggi, la beffa: quei decreti non sono mai diventati attivi, perduti nei meandri della burocrazia da più di due mesi, mentre l'ambiguo questionario continua a circolare diffamando i gay ed impedendo a generosi donatori come Andrei di compiere il proprio dovere civico.
Umberto Veronesi è stato, da Ministro, garante del rispetto della laicità delle istituzioni, dei diritti dei cittadini e delle ragioni della scienza. Chiediamo a lui di intervenire affinché la fine della legislatura non porti con sé un nuovo passo indietro sulla strada della civiltà.

Sergio Lo Giudice
Presidente Nazionale Arcigay


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