Dall’apertura del matrimonio in Olanda alle Unioni

  

La Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea proclama solennemente all’Articolo 9 il diritto di sposarsi e di costituire una famiglia: “Il diritto di sposarsi ed il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio”. Va notato che, seppur demandando ai singoli stati le regole per accedere all’istituto giuridico del matrimonio, la Carta sancisce il principio fondamentale di separazione tra il diritto di formare una famiglia e quello di sposarsi, due diritti distinti che rispecchiano la complessità attuale della società europea in cui la parola “famiglia” non può che essere declinata al plurale.

Dal Trattato di Amsterdam alla Carta di Nizza ai lavori della Convenzione Europea, l’Europa è nata e sta crescendo come luogo della cittadinanza e delle libertà civili, un’Europa che connette in un unico grande progetto un’eredità democratica antica che, dalla nascita della democrazia nella Grecia classica, attraverso i principi liberali e democratici della Rivoluzione francese arriva fino alla lotta di Resistenza contro il nazifascismo che segna la nascita della prima idea di Europa unita.

In quest’Europa che si pone sempre di più oggi a garanzia delle libertà degli individui ed a tutela delle loro condizioni personali, salta però all’occhio il fortissimo differenziale che esiste nei diversi stati dell’Unione nella tutela delle convivenze e delle differenti forme familiari. Se in Olanda dal primo aprile 2001 è possibile anche per le coppie omosessuali accedere all’istituto del matrimonio, nei paesi scandinavi vi è un istituto parallelo riservato alle coppie omosessuali, mentre in Francia il PaCS offre un quadro giuridico a tutte le coppie di fatto che non vogliono o, anche volendo, non possono sposarsi, come è il caso delle coppie omosessuali. In sette paesi su quindici però manca un quadro giuridico nazionale a tutela delle coppie omosessuali con gravi conseguenze: da un lato certi cittadini europei hanno più diritti e più protezione di altri, dall’altro il non riconoscimento di legami affettivi sanciti in un paese ma ignorati altrove pone gravi limiti alla libertà circolazione delle persone nel territorio dell’Unione.

La conferenza "Unioni 'Europa" è promossa da Arcigay con il patrocinio ed il sostegno di:
-PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA PARLAMENTARE DEL CONSIGLIO D’EUROPA
-Delegazioni dei Gruppi Parlamentari GUE/NGL — PSE — Verts-ALE del Parlamento Europeo
-Eurodeputati della Lista Bonino
-Fondazione Critica Liberale
-ILGA-Europe

Si svolgerà Venerdì 21 Giugno dalle ore 15 al Teatro Franco Parenti – Sala Piccola, via Pier Lombardo 16 Milano.

Introduzione: Sergio Lo Giudice – Presidente Nazionale Arcigay

Relazioni:
-Dott. Stefano Fabeni — Direttore CERSGOSIG
-Prof. Valerio Pocar — Docente di Sociologia del Diritto, Università di Milano La Bicocca

Interventi:
-Prof. Gianni Vattimo, Europarlamentare DS, Gruppo PSE
-On. Monica Frassoni, Europarlamentare Verde, Gruppo Verts/ALE
-On. Benedetto Della Vedova, Europarlamentare Radicale
-On. Franco Grillini, Parlamentare DS
-On. Boris DittrichParlamentare D66 — Paesi Bassi


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