“Attenzione: i gay sono ricchioni!”

  

Qui di seguito pubblichiamo la lettera che il Sen.Ettore Bucciero (AN) ha inviato ai rappresentanti della Sinistra Giovanile che avevano difeso il Pride a Bari.

Egregi giovanili rappresentanti di una parte della sinistra, ho letto la Vostra lettera su Paese Nuovo e gli apprezzamenti sulla mia sincerità.
Ho confessato infatti di non poter evitare la nausea di fronte a quelle che voi – con l’ipocrisia tipica degli ex comunisti – avete definito le “manifestazioni d’affetto” degli omosessuali.
Purtroppo ho confessato di far parte di una minoranza anormale affetta da incolpevoli riflessi dell’esofago: ciononostante mi accusate e mi colpevolizzate sol perché ho suggerito di autorizzare la manifestazione in deserte strade di campagna, ad evitare che l’innocenza dei bambini venga violata da orgogliosi mimi di atti sessuali e volgarità varie come altre volte ed in altre città abbiamo avuto modo di rilevare dalle cronache televisive.
Mi rammarico inoltre che vi chiediate “se sia lecito e tollerabile che un onorevole rappresentante del popolo ricorra ancora a certe volgari espressioni”: debbo infatti supporre che consideriate “volgare” aver io dichiarato “vomitevoli” tali laide manifestazioni, e consideriate invece “lecite e tollerabili” queste ultime porcate!
Mi paiono quindi plateali le vostre contraddizioni, rilevando inoltre che della “tolleranza” avete uno strano concetto: la mia opinione è evdentemente “intollerabile” pur essendo io il rappresentante di una maggioranza di cittadini e voi i rappresentanti (?) di una minoranza che, tra l’altro, all’80 per cento la pensa esattamente come me, in quanto consapevoli di essere gli eredi di quegli uomini che migliaia di anni orsono trovarono la tecnica di conservare la specie nel modo gradevole e appagante usato anche dai vostri genitori.

Ettore Bucciero (AN)

Ettore Bucciero (AN)

Resta fermo comunque che per me, qualunque sia l’origine dell’anormalità degli omosessuali (genetica o psichica!) di essi vanno rispettati i diritti umani e costituzionali: ma non travalichino essi – ed i loro strumentali difensori – il limite del buon senso e della soglia minima del pudore.
Non c’è pertanto da sbandierare alcun “orgoglio” né da suscitare lo scandalo ad ogni costo perché non v’è, tra l’altro, nessuna vittima dell’intolleranza dei “normali”, come voi cercate ossessionatamente di inventare.
Salvo qualche spregiativo “ricchione” esclamato da qualche ragazzino della città vecchia, uso a dire – nella propria sincerità politicamente non corretta – pane al pane e vino al vino!

Senatore Ettore Bucciero


Ed ecco la risposta ironica del Presidente del Circolo Arcigay di Bari Michele Bellomo.

Mi sono svegliato questa mattina e mia madre mi ha accolto insieme all’odore inebriante del caffè, con una dichiarazione, riportata dai giornali a nome del sen. Buccero, che mi ha fatto aprire gli occhi su chi realmente fossi: non un gay ma un ricchione. Io che ostinatamente fino ad oggi mi ero illuso di essere un’ortensia fucsia, mi sono ritrovato catapultato in questa nuovo realtà. Ma con estrema naturalezza, mi spiace per il senatore Buccero, mia madre mi ha fatto capire che il ricchione non era altro che suo figlio gay, una persona che lei amava e che non aveva nulla che non andasse, se non un quell’assurdo gusto di voler indossare un pigiama a quadrettoni (secondo mia madre orribile).

Caro sen. Bucciero, quello che si sta cercando di fare in tutt’Europa, oltre che nel resto del mondo (li dove ci sono Governi democratici), è promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche legate alle persone GLBT (Gay, Lesbiche, Bisessuali, Transessuali), contro il razzismo omofobico, il bullismo e per la diffusione di una cultura di integrazione, per sviluppare la personalità di ognuno seguendo le proprie inclinazioni e rifiutando la patologizzazione del disagio.
Lei, con le sue affermazioni, va contro quelle che sono le regole dettate anche dall’Articolo 13 del trattato di Amsterdam. Le voglio ricordare che lei è un cittadino italiano (oltre ad essere un rappresentante del nostro Parlamento) e che l’Italia fa parte dell’UE. Se le cose non le vanno bene, farebbe meglio allora ad andare in nazioni li dove trova un habitat naturale il suo pensiero omofono e razzista. Da un comunicato (vedi allegato), scritto dal Presidente dei Teologi di Milano, si evince, oltre ad una denuncia presentata dallo stesso a carico del Sen. Bucciero alla Commissione Europea (Bruxelles) per le dichiarazioni omofobe e razziste fatte contro le persone omosessuali, anche un concetto di famiglia e di rivendicazione di valori che forse al Senatore non appartengono.
Quando il Senatore Bucciero usa lo stereotipo dei bambini scandalizzati dalle effusioni sentimentali di due omosessuali, verrebbe da chiedergli se non è scandalizzato dagli “scambi di coppie” degli eterosessuali, dalla doppia vita dei “buoni padri di famiglia” con moglie, figli e amante al seguito, dalle nuove proposte di riaprire le “case del meretricio” che la sua classe politica propone, se non si scandalizza affatto della “sodomia praticata dai maschi eterosessuali sulle donne (vedi statistiche pubblicate dall’istituto di sessuologia di Bologna) per confermare il predominio maschile sulla donna, e via dicendo…..
Cercare negli omosessuali il solito caprio espiatorio è più che disonesto, profondamente immorale.

Caro Senatore,“scoprirsi” GLBT oggi non è purtroppo ancora facile: si mescolano infatti la paura di essere l’unico ad avere questo tipo di sensibilità; le difficoltà a superare l’imprinting familiare ed amicale spesso omofobico o comunque poco tollerante delle differenze; i timori per il proprio futuro, visto come privo di affetti, famiglia, figli e quindi serenità.
Da una ricerca dell’ISPES del 1991, l’ultima ad oggi svolta, risulta un’incredibile incidenza dei tentativi di suicidio fra la popolazione omosessuale: ben il 6% (10.8% nei giovani sotto i 20 anni). Un’altra rilevante porzione ha pensato al suicidio: il 22% del campione, il 32.5% dei giovani sotto i 20 anni. Da uno studio del governativo Department of Health and Human Services degli Stati Uniti, è emerso un altro dato sconcertante: un giovane omosessuale ha da due a tre volte in più di probabilità di tentare il suicidio rispetto ad un giovane eterosessuale e i suicidi degli omosessuali spiegano circa il 30% di tutti i suicidi commessi da persone sotto i 30 anni. È contro questo che bisogna lavorare, per non far avvenire più simili cose.
Ecco a cosa servono manifestazioni come il Gay Pride, a rivendicare non soltanto i diritti degli omosessuali, ma a rivendicare i diritti civili che vengono negati a tutte le persone da chi, come lei Senatore Buccero, non ha ancora capito che la ricchezza in una nazione sta proprio nelle “diversità”.

Il Presidente
Arcigay “G.Forti” Bari
Michele BELLOMO


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