Un punto di civiltà su cui la laica Bologna può fare da apripista

  

‘ stata una seduta difficile, che ha registrato diversi momenti di tensione. Tuttavia, su un importante punto di principio il Consiglio comunale di ieri ha registrato una larga quanto inedita maggioranza. Si tratta della proposta di ordine del giorno avanzata da Sergio Lo Giudice insieme a Lalla Golfarelli e Davide Ferrari sul tema dei funerali laici Al’interno della discussione sul’affidamento a Seabo dei servizi funerari e cimiteriali, Lo Giudice ha illustrato la proposta: il Comune si faccia carico in modo serio di provvedere alla celebrazione di funerali non religiosi in condizioni di dignità e solennità analoghe a quelli religiosi. A riprova della esigenza di u’attenzione a questo tema, Lo Giudice ha citato il sorpasso dei matrimoni civili su quelli religiosi a Bologna, reso noto dal’Ufficio Statistica del Comune nel’agosto scorso.

"Sono sempre di più ? ha detto nel suo intervento in aula il consigliere DS, che è anche presidente nazionale del’Arcigay ? i bolognesi che desiderano celebrare in modo laico, ma con la necessaria solennità, i momenti più significativi del’esistenza: la nascita di un figlio, il matrimonio, il decesso di una persona cara. Finora si è pensato che queste
celebrazioni dovessero essere gestite quasi esclusivamente da enti
religiosi, ma questo crea un senso di esclusione e marginalizzazione in chi voglia celebrare laicamente le tappe più significative della vita propria e dei propri familiari e amici."

La proposta riguardava in modo particolare la Sala del Pantheon presso la Certosa, che qualche anno fa ‘allora assessora Golfarelli volle destinare a questo scopo, ma le cui condizioni di semi abbandono non ne fanno oggi una struttura adeguata.

A sorpresa, su questo tema di laicità si è registrata u’ampia e atipica
maggioranza consiliare. Ai voti gruppi del’opposizione (che, dalla
Margherita a Rifondazione Comunista hanno votato compatti la proposta), si sono aggiunti voti provenienti da Alleanza Nazionale e da una parte di
Forza Italia (Crocioni, Fabbri, Mioni, Osti). La Tua Bologna, il
capogruppo di AN Bignami e gli azzurri Carella e Strazzari hanno
preferito astenersi. Unico voto contrario, quello del presidente del Consiglio comunale Leonardo Marchetti.


Il Consiglio Comunale di Bologna,
nel’ambito della discussione sulle linee di indirizzo per la gestione dei servizi funebri e cimiteriali

premesso che

· la composizione sociale della città ha assunto connotazioni sempre più differenziate sul piano culturale e religioso; · il numero delle cittadine e dei cittadini bolognesi che scelgono di celebrare in modo laico le tappe più significative della propria vita è in crescita; · compito del’Amministrazione Comunale è quello di rispondere alle necessità della popolazione nel rispetto delle concezioni culturali valoriali, religiose di ognuno; · le attuali condizioni in cui si svolgono i funerali non religiosi non sono adeguatamente rispettose delle esigenze di dignità della cerimonia

invita la Giunta

ad adottare le opportune misure affinché i funerali laici possano svolgersi garantendo il pieno rispetto della dignità della persona deceduta, dei suoi familiari e dei partecipanti alla celebrazione, provvedendo in particolare a dotare la struttura denominata Sala del Pantheon, tradizionalmente destinata a questo scopo, di adeguati allestimenti e illuminazione e procedendo ad una efficace pubblicizzazione della possibilità di accedere a questa opportunità.

Sergio Lo Giudice
Lalla Golfarelli
Davide Ferrari

APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE NEL SEDUTA DEL 30 10 2002
PRESENTI 33
VOTI FAVOREVOLI 20
VOTI CONTRARI 1 (Marchetti)
ASTENUTI 12


  •