“Fate l’amore non fate la guerra”

  

Domani 15 Febbraio a Roma si terrà la Manifestazione Nazionale "Fermiamo la guerra". Al’interno del corteo si creerà uno spezzone gay e lesbico che si ritroverà presso Piazzale Ostiense al’angolo con Via Marco Polo sotto le Mura Latina alle ore 12.
Hanno aderito allla Manifestazione alcuni dei nostri Circoli Locali (La Giraffa, EGG, 8Luglio, Circomassimo, Pianeta Urano e Tralaltro), oltre al Presidente Nazionale Sergio Lo Giudice, al Segretario Nazionale Aurelio Mancuso e al Presidente Onorario Franco Grillini.


In occasione della giornata di San Valentino, il tabloid britannico Daily Mirror ha voluto ribadire il suo pacifismo con una prima pagina decisamente speciale: siamo lieti di poter pubblicare ‘articolo sulla notizia, pubblicato da "Repubblica.it".

Il tabloid pubblica un fotomontaggio per San Valentino il premier britannico e il presidente Usa che si baciano
"Fate ‘amore non la guerra". Il "Mirror" sbeffeggia Blair e Bush
‘ ‘ennesimo atto della campagna pacifista del quotidiano dopo una petizione e una serie di copertine choc

Bush e Blair in versione gay

Bush e Blair in versione gay

LONDRA-"Fate ‘amore non la guerra". Nel giorno di San Valentino il quotidiano britannico Daily Mirror ha mandato un messaggio al premier britannico Tony Blair e al presidente americano George W. Bush. La prima pagina del tabloid è interamente rosa, con un cuore al’interno del quale i due leader si baciano sulle labbra.

‘ ‘ultimo di una serie di provocazioni che il Mirror sta lanciando in queste settimane. Il popolarissimo quotidiano (tiratura di oltre 2,2 milioni di copie, secondo quotidiano in assoluto per vendite) si è schierato apertamente contro la guerra in Iraq e sta dando non pochi dispiaceri a Blair. Qualche settimana fa il Mirror ha lanciato la campagna "Not In our Name" (Non in nostro nome): i lettori vengono invitati a compilare un coupon nel quale comunicano a Blair la propria opposizione a "una guerra contro ‘Iraq che non sia giustificata da prove inequivocabili delle Nazioni Unite".

Al’appello, arrivato a quasi 200 mile firme, ha aderito anche Arabella Churchill, nipote del primo ministro britannico durante la seconda Guerra mondiale. Arabella ha detto che anche il nonno avrebbe scelto "il dialogo e la pazienza", giacché considerò sempre "la guerra come ‘ultima risorsa". E ha ricordato a Blair la frase che in un discorso alla Casa Bianca il 26 giugno 1954, Winston Churchill pronunciò: "To jaw-jaw is always better than to war-war" (un brillante gioco di parole che, in italiano, può esser sintetizzato:’le parole sono sempre migliori della guerra").

Tra gli altri firmatari, il leader dei Blur, Damon Albarn; ‘uomo che negli anni’70 divenne famoso per aver convinto gli scienziati di poter piegar i cucchiai con il pensiero, Uri Geller; il dj Fatboy; il drammaturgo, regista e attore, Harold Pinter; ‘ex ministro laburista, Mo Mowlan.

Ma la campagna in cui è impegnato il Mirror è su più fronti. Accanto alla petizione e alle foto choc di copertina – una ritraeva Blair con le mani insanguinate – il tabloid spende un editoriale al giorno e a fine gennaio ha pubblicato un sondaggio da cui risultava che ’84 per cento dei britannici è contrario a u’azione militare unilaterale condotta dagli Stati Uniri contro ‘Iraq senza ‘appoggio delle Nazioni Unite. Solo il 41 per cento, secondo il giornale, sarebbe favorevole a u’azione militare con il mandato Onu.


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