Chiediamo più vigilanza e tolleranza zero per gli omofobi

  

I gruppi di estrema destra stanno continuando nella loro azione di intimidazione nei confronti delle persone omosessuali.

Infatti, ‘aggressione ai danni del giovane gay di Torino, è ‘ultima di una lunga serie di fatti gravi, che per esempio a Bari, dove si sta organizzando il Gay Pride, hanno costretto il portavoce a vivere sotto scorta. Lo stesso ministro Pisanu, rispondendo a una interpellanza parlamentare di Grillini, ha dovuto ammettere che Forza Nuova si delinea come un movimento che compie diversi atti illegali in molte province italiane.
Per tutte queste ragioni chiediamo al Questore di Torino u’attenzione particolare e tolleranza zero verso episodi, che anche nella città subalpina sono ormai in preoccupante crescita. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al giovane gay torinese, che ha trovato il coraggio di denunciare ‘odiosa aggressione subita, nonostante che ancora oggi in Italia la legislazione vigente, a differenza di tanti paesi europei, non consenta una specifica tutela per le persone omosesuali insultate e aggredite.

Aurelio Mancuso
Segretario nazionale Arcigay


Da "La Repubblica" del 13/05/03 di NICCOLO ZANCAN
Torino. "Picchiato dai fascisti solo perché sono gay"

Pugni e insulti in piazza Castello da un gruppo di ragazzi di Forza Nuova
Giovane aggredito in pieno centro
Lo hanno gettato giù dalla bici spaccandogli gli occhiali, lui si è rifugiato da Feltrinelli

Trafelato, ferito, soprattutto molto preoccupato, lui racconta quello che gli è successo così: «Mi hanno picchiato perché sono gay. Alle cinque di pomeriggio ero in bicicletta in piazza Castello. Sono scesi dalla macchina all´improvviso, erano ragazzini di Forza Nuova. Mi hanno preso a pugni, mi hanno insultato e spaccato gli occhiali». Lui è un ragazzo di 29 anni che lavora in centro e non nasconde la sua identità sessuale. Si è rifugiato alla libreria Feltrinelli, sotto i portici.

Alle 17,15 di ieri pomeriggio ha chiamato il 112 per chiedere aiuto e sporgere denuncia. Ma, quando i carabinieri del nucleo radio mobile sono arrivati, si era già allontanato: «Ho deciso di passare al commissariato di polizia di via Verdi, dove gli agenti mi hanno consigliato di andare in ospedale a farmi visitare. Perché per la denuncia è necessario il referto medico». Così ha fatto. Ha contusioni in faccia, ma è soprattutto una questione di principio.

Un commessa di Feltrinelli lo ha soccorso: «Non è la prima volta che succede. Noi lo conosciamo bene, è un nostro cliente affezionato, una persona seria e conosciuta. Era molto spaventato». Chi erano gli aggressori? «Ragazzini con addosso simboli di estrema destra. Lo hanno minacciato. Lo hanno colpito e deriso». C´è stato un po´ di trambusto, poi è tornata la calma: «Bisogna denunciare un fatto così grave. Gli stessi carabinieri ci hanno confermato che ragazzini di estrema destra non sarebbero nuovi ad aggressioni del genere». Decidere di esporsi in una situazione così delicata non è facile. Oggi il ragazzo picchiato in piazza Castello tornerà dalle forze dell´ordine. Racconterà quello che è successo nei dettagli. Solo a quel punto si potrà fare chiarezza sull´episodio. Il responsabile torinese di Forza Nuova, Stefano Saia, ha sempre preso nettamente le distanze dalle aggressioni compiute da estremisti di destra.

Due mesi fa, durante una manifestazione per la pace, dieci ragazzi giovanissimi con addosso toppe e simboli fascisti avevano picchiato un venditore ambulante in via Garibaldi. Un raid punitivo alle quattro di un sabato pomeriggio: «Contro gli extracomunitari che ci tolgono il lavoro e mettono le mani addosso alle nostre fidanzate». I protagonisti erano stati portati in caserma e identificati dai carabinieri. Uno di loro aveva una mazza da baseball con sopra disegnata una svastica.


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