A rischio il Mardi Gras dei 25000 in Versilia

  

Da "La Repubblica" del 28.07.03 di ANTONIO FRASCHILLA
Gay Pride, sale la tensione

Mardi Gras 2003

Mardi Gras 2003

La circoscrizione di Torre del Lago rinnova il no al suolo pubblico per la kermesse di metà agosto. Pastechi: "Scrivo al Prefetto". De Giorgi: "Serve buon senso"

Mancano tre settimane al grande raduno gay di Marina di Torre del Lago e le polemiche non accennano a raffreddarsi. Per gli organizzatori è tutto pronto, incluso il gran finale con Alexia il 17 agosto. Ma la circoscrizione di Torre del Lago, che ha la delega del utilizzo del suolo pubblico da parte del Comune di Viareggio, ha deciso sabato che la tre giorni di musica, spettacoli e cultura gay deve essere spostata a settembre. La conferma, in pratica, di una delibera già votata in data 3 aprile (contrari solo i Ds) nella quale si concedeva solo in giugno o settembre il permesso per l´utilizzo del lungomare della Marina – peraltro non ancora richiesto dal comitato del Mardi Gras, più noto come Gay Pride – dove la festa ha luogo da sei anni. Traffico e ordine pubblico le ragioni del diniego che getta nuova benzina sul fuoco della querelle: 10mila i frequentatori quotidiani del Mardi Gras, che si aggiungono alle 25mila presenze dei week end di agosto nella zona.

Anche il sindaco Ds di Viareggio Marco Marcucci ha cercato di superare l´impasse proponendo di spostare la serata del 17 alla Cittadella del Carnevale, lasciando però le due precedenti a Marina di Torre del Lago. Ed è altamente probabile che ora Marcucci dovrà intervenire di nuovo per risolvere questa complicata grana di mezza estate. Alessio De Giorgi, voce del Gay Pride, non nasconde il suo disappunto: «Hanno il coraggio di fare una simile richiesta a poche settimane dall´inizio quando la macchina dell´evento è in funzione già da aprile. Abbiamo chiesto tutte le autorizzazione al Comune, quella del suolo pubblico è la meno importante e comunque la chiederemo nei prossimi giorni. Spero che tutto si risolva e confido nel buon senso dell´amministrazione comunale. In questi anni si è fatto molto per avvicinare la comunità gay a quella eterosessuale. Così si distrugge tutto, senza considerare poi l´importanza per una città che vive di turismo di una manifestazione come la nostra. Stiamo valutando anche di fare il Mardi Gras a metà agosto ma in alcuni locali privati come il Mama Mia e il Boca Chica».

«Non abbiamo deciso nulla di eccezionale – replica il presidente della circoscrizione Athos Pastechi (Forza Italia) – il 21 luglio scorso De Giorgi si è detto disponibile a spostare la manifestazione a settembre. Abbiamo la registrazione del colloquio. Sabato non abbiamo fatto altro che confermare quello che lui era disposto a fare. Se fanno i contratti e si muovono come se fossero a casa loro, non è colpa mia. Non sono un intollerante, il mio ristorante è frequentato da molti omosessuali, ma nei giorni di Ferragosto Torre del Lago diventa invivibile: il centro e le strade d´accesso si bloccano completamente tra turisti e partecipanti del festival. Se malgrado il nostro divieto per agosto si dovessero creare problemi di ordine pubblico chiederò l´intervento delle forze dell´ordine. Nei prossimi giorni scriverò una lettera al Prefetto».


Da "La Repubblica" del 24.07.03 di Fulvio Paloscia
Drag queen alla ribalta ma il Gay pride è a rischio
Domenica il concorso a Torre del Lago. Intanto infuria la polemica per agosto: la circoscrizione non concede il suolo pubblico. "Una discriminazione"

Chissà se le piume di struzzo e i tacchi da vertigine di Skarlet, Cocolabelle, Miss Take, Virginia Supreme e Betty Bush seppelliranno, con una risata sarcastica, la polemica che sta divampando a Torre del Lago. La loro lotta all´ultima laccatissima unghia per arrivare in finale a Miss Drag Queen Italia 2003 (domenica) rischia d´essere una festa sciupata: alla selezione di stasera (ore 23) al Mama Mia, discobar gay per eccellenza della costa pucciniana, i quattro ragazzi in abiti superfemminili sfileranno con un rabbioso pungolo nello stomaco.

La circoscrizione di Torre del Lago (di centrodestra), che ha la delega dal Comune di Viareggio per l´amministrazione del suolo pubblico, non ha concesso il lungomare per il «Mardi gras», l´annuale festona gay di Ferragosto, culmine del turismo omosex che ha fatto del ridente paese tra lago e mare una delle capitali italiane del divertimento estivo, con soddisfazioni economiche non indifferenti per la città. Ma guai a dire al presidente Athos Pastechi (Forza Italia), che questa delibera sa di pregiudizio, che è «un atto grave di cui una parte della Circoscrizione si dovrà assumere tutte le responsabilità di fronte alla cittadinanza» come sostiene Alessio De Giorgi, presidente del comitato che organizza l´evento. «Il Mardi Gras lo faremo lo stesso – annuncia – grazie ad un accordo con i locali Bocachica e Mama Mia, trasferiremo gli spettacoli sulle rispettive terrazze. Essendo spazi privati, la circoscrizione non può obiettare niente.

Una cosa è certa: prima era Arcigay a farsi carico della sicurezza. Adesso starà per forza di cose alla circoscrizione garantire servizi, sicurezza ed ordine pubblico nel periodo di massima affluenza di turisti». «Facciano quel che vogliono – commenta Pastechi – ho solo attuato una delibera della passata circoscrizione dove si chiedeva agli organizzatori di anticipare a giugno o posticipare a settembre il Mardi Gras per evitare di sovraffollare Torre del Lago più del solito. L´Aurelia è intasata, abbiamo dovuto chiudere l´entrata della Bufalina dalla superstrada che collega Viareggio a Pisa perché dentro a Torre del Lago è tutto un ingorgo, la gente non può dormire».

Pastechi non è nuovo a polemiche con gli omosessuali: nel 2001 chiese un referendum sulla loro massiccia presenza a Torre, «loro proposero l´appellativo di capitale gay d´Italia, per me invece avrebbe dovuto essere la capitale della musica: doveva essere la gente a decidere. De Giorgi e i gay sono arrivati a Torre del Lago passando non dalla porta, ma dalla finestra. Abbiamo accettato di tutto».

Dichiarazioni che spingono non solo De Giorgi e il presidente dell´Arcigay Pride! di Pisa Riccardo Gottardi ma anche Sergio Lo Giudice, presidente nazionale Arcigay, a parlare di discriminazione. «La comunicazione della delibera ci è arrivata il 27 maggio, quando ormai avevamo già firmato tutti i contratti con gli artisti ospiti – prosegue De Giorgi – ma, aldilà di questo, spostare il Mardi Gras significa snaturarlo. L´atto della circoscrizione rimette in discussione quell´integrazione tra gay ed etero avevano raggiunto con fatica a Torre del Lago: senza dubbio la circoscrizione avrebbe dato il suo placet a eventi di diversa matrice, ma di uguale richiamo».

Al sindaco di Viareggio Marco Marcucci (Ds) ha scritto l´onorevole Franco Grillini: «Quello che io ti chiedo, come parlamentare Ds e come presidente onorario di Arcigay nazionale, è che Viareggio e Torre del Lago non rinuncino a questa manifestazione. È una parte troppo importante nel percorso di crescita, di conquista, di dignità da parte della comunità gay e lesbica toscana e italiana». Il sindaco risponde proponendo un tavolo d´intesa: «La circoscrizione deve rendersi conto che avere la delega per il suolo pubblico non significa stabilire quando un´associazione può organizzare un evento».


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