Arcigay Ora Roma : la nostra settimana del Roma Pride

  

Un inaspettato successo: è così che si può definire il pride romano di quest’anno, che chiude le manifestazioni dell’orgoglio omosessuale in tutta Italia. Sabato 5 luglio sono scese in piazza ventimila persone, per rivendicare diritti da troppo tempo negati e ignorati.

Roma in Pride 2003

Roma in Pride 2003

Tutto questo a pochi giorni dell’approvazione, in Parlamento, di un decreto legge che avrebbe dovuto attuare una direttiva comunitaria contro le discriminazioni sul lavoro e che, invece, ne ha ribaltato il senso, consentendo, nell’attuale forma, di discriminare ogni espressione alternativa di pensiero o del comportamento, quindi anche un orientamento ritenuto, magari, “deviante” come quello omosessuale.

Il corteo, oltre che momento di aggregazione e riflessione, ha rappresentato anche una incredibile festa, capace di riportare le bandiere rainbow (con un colore in meno) per le strade della capitale, a pochi mesi di distanza dalle adunate oceaniche a favore della pace e contro la politica di Bush e dei suoi alleati europei.

Alcuni partecipanti, tuttavia, hanno lamentato l’assenza dei movimenti, i quali hanno perso un’importante occasione per dimostrare il loro reale impegno per una società davvero pluralista, libera e aperta, anche a sostegno della comunità GLBTTQ.

Non sono mancate le polemiche anche all’interno del coordinamento delle associazioni romane, a causa delle difficoltà nel gestire i momenti “politici” da quelli prettamente “ludico-commerciali” dell’intera manifestazione.

Il PRIDE, tuttavia, non si è concluso con l’adunata di sabato. Le numerose attività continuano fino al 12 luglio presso il lungotevere Ripa, un’area recuperata al degrado e all’incuria che il comune di Roma ha deciso di mettere a disposizione delle associazioni e dei partiti politici e ovviamente, della festa, che prosegue, per due settimane fino a notte fonda.

Tra i partiti politici che hanno partecipato agli eventi si distinguono i Verdi, il cui leader, Alfonso Pecoraro Scanio, unico tra i leader di partito intervenuto, ha partecipato giovedì 3 luglio a un convegno su lavoro, diritti e omosessualità, in occasione della presentazione dell’ufficio NUOVI DIRITTI della CGL coordinato da Alessandro Cardente.

Sempre a un altro esponente dei Verdi, Antonio Trinchieri, responsabile cultura del I Municipio di Roma e esponente dell’ArcigayRoma, si è dovuta la realizzazione nella sala consiliare del I Municipio in via Giulia 79, di un convegno su scuola e omosessualità, per tracciare le linee guida di un progetto che ArcigayRoma realizzerà il prossimo anno per gli istituti superiori della capitale. Si tratta del progetto EQUALEDUCATION, così chiamato per ribadire e rivendicare il diritto/dovere a un’educazione pluralista, uguale per tutti, in grado di dare visibilità a tutti i modi di essere, pensare e pensarsi.

Un recente spot televisivo sta promovendo la riforma dell’istruzione con uno slogan che recita proprio così: la scuola cresce, proprio come te. Senza entrare nel merito della riforma e delle modalità con cui è stata attuata, la scuola non è certo cresciuta riguardo ai temi delle diversità, delle sessualità e dell’educazione al rispetto e all’uguaglianza, tematiche troppo spesso considerate extracurriculari dalla stragrande maggioranza del corpo docente. Difficoltà sottolineate dalla prof. Corazza, che per due anni si è occupata anche di tematiche inerenti alle sessualità presso il liceo scientifico Righi di Roma, ma poi costretta alle dimissioni dall’incapacità, o mancanza di volontà, di colleghi e dirigente scolastico di portare avanti discorsi così complessi ma di enorme utilità.

Il progetto si avvale della collaborazione dell’Agedo ed è stata proprio Paola Dall’Orto a evidenziare quanto esperienze educative di questo tipo in altre città italiane si siano rivelate importantissime nono solo per gli studenti ma anche per i docenti. Da un punto di vista operativo l’Agedo collaborerà con ArcigayRoma fornendo video di approfondimento sulle tematiche GLBT e sul coming out, che nel progetto avrà, secondo gli organizzatori, un ruolo centrale.

Accanto al video, è previsto un questionario da sottoporre agli studenti per aiutare a capire e ad approfondire, magari cambiando parere rispetto a quelli espressi all’inizio del confronto.

Sicuramente, dunque, si tratta di un progetto di enorme peso, dato il sostegno offerto anche dal responsabile scuola della SINISTRA GIOVANILE Paolo Favino, il quale si è impegnato a fare in modo che EQUALEDUCATION venga sostenuto dalla consulta degli studenti romani e dalla provincia, per rendere più blande le eventuali perplessità e ritrosie da parte di alcuni (speriamo davvero pochi) dirigenti scolastici.

COORDINATORE ARCIGAY ROMA
Fabrizio Marrazzo


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