Presentato il progetto di Legge sul PACS

  

Arcigay sosterrà, con un’apposita campagna “UnPacsAvanti” e una petizione popolare, il progetto di legge sul Pacs (Patto Civile di Solidarietà), per il riconoscimento legale delle coppie gay, presentato stamattina dagli onorevoli Ds Franco Grillini, Luciano Violante e Barbara Pollastrini, e respinge come un’ossessione quella del cardinal Ratzinger che oggi è tornato ad attaccare, con un documento, la parità di diritti delle persone omosessuali.

Il pdl n. 3893, Patto Civile di Solidarietà e Unione di Fatto, mira infatti al riconoscimento legale delle coppie conviventi che ne facciano richiesta, gay o eterosessuali, sul modello della legge francese del Pacs, già attiva in Francia dal 2001.

“Le relazioni d’amore tra persone omosessuali hanno la medesima dignità e responsabilità di quelle tra persone eterosessuali — commenta il segretario nazionale Arcigay, Aurelio Mancuso – e devono godere degli stessi diritti. Il progetto di legge sul Pacs non intacca l’istituto del matrimonio, ma cerca di rimuovere quegli ostacoli che impediscono una piena uguaglianza di diritti per le coppie gay, in materia di successione, pensione di reversibilità, subentro nei contratti di locazione, diritto di visita in ospedale e di assistenza del partner malato ecc”.

Sono ormai 14 gli stati europei che riconoscono legalmente in vario modo le convivenze gay e lesbiche: Germania, Francia, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Portogallo, Ungheria, Croazia, alcune regioni della Spagna (Catalogna, Aragona, Navarra e Valencia), e il cantone di Ginevra in Svizzera. In Gran Bretagna il Governo ha presentato un apposito progetto di legge.

In Italia, un’indagine dell’Istituto Eurispes dello scorso giugno ha rilevato che la maggioranza degli italiani, 51,6%, è favorevole al riconoscimento del matrimonio anche tra persone del medesimo sesso. La percentuale raggiunge addirittura il 63,6% dei favorevoli tra gli italiani con un’età tra i 25 e i 44 anni (67,4% tra i 18 e i 24 anni).

“Il documento di Ratzinger presentato stamattina — osserva Mancuso — mette allo scoperto una vera ossessione delle gerarchie cattoliche, che cercano strumentalmente di sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dal problema degli atti di pedofilia che hanno spesso coinvolto membri del clero, attaccando la dignità delle persone omosessuali. Il riconoscimento legale delle coppie omosessuali non è inoltre affatto in contraddizione con la tutela della famiglia tradizionale. Negli stati europei che riconoscono le coppie gay e lesbiche si registrano infatti più matrimoni che in Italia”.


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