Sfida della Campania: fecondazione artificiale anche ai gay

  

Dalla Prima Pagina del "Corriere della Sera" del 12.07.03
Sfida della Campania: fecondazione artificiale anche ai gay
La proposta, firmata da Ds e Sdi, nella bozza dello statuto regionale. Protesta De Mita, Bassolino prende le distanze

Una famiglia lesbica americana

Una famiglia lesbica americana

NAPOLI – La Campania potrebbe aprire le porte alle coppie gay che intendono avere un figlio attraverso la fecondazione artificiale. La proposta, lanciata dal capogruppo ds e dal segretario regionale dello Sdi, è inserita nella bozza di statuto che dovrà essere discussa in Commissione durante le prossime settimane. Immediata la reazione dei Popolari che, con Ciriaco De Mita, definiscono l’idea «una follia». Duro anche il commento del ministro Gasparri, che parla di «un’iniziativa vergognosa», mentre l’Arcigay saluta la scelta come «un segnale di civiltà». A bocciare la sortita, però, è anche il presidente della Campania, Antonio Bassolino.

Dal "Corriere della Sera" del 12.07.03 di Enzo d’Errico
«Figli in provetta anche per i gay»
Campania, la proposta nella bozza dello statuto regionale. De Mita protesta. Bassolino critico: non ne so nulla

NAPOLI – Poche righe infilate dentro un articolo della bozza statutaria messa a punto dalla Regione Campania. Un comma, insomma. Che però scatena all’istante una tempesta di polemiche. L’idea, infatti, è di «favorire l’accesso alle procedure di adozione e alle tecniche di procreazione assistita, senza discriminazioni, in particolare per motivi legati allo stato civile, agli orientamenti sessuali, alla religione, alle opinioni personali». La traduzione? Semplice: qualora questa proposta fosse approvata, la Campania aprirebbe le porte alle coppie gay che vogliono un figlio. In provetta oppure adottato. Con tutti i conflitti normativi che ne conseguirebbero: di sicuro sul fronte dell’adozione, che è regolata da una legge nazionale basata su un principio opposto; molto probabilmente su quello della fecondazione artificiale che, invece, attende ancora un regolamento. «Calma, stiamo parlando d’una bozza di statuto che dovrà essere esaminata, discussa, approfondita» spiega Nino Daniele, capogruppo regionale dei Ds. In calce al comma che ha sollevato la bufera c’è la sua firma. E anche quella di Fausto Corace, segretario regionale dello Sdi. «Intendiamo affermare un principio di libertà, poi vedremo come – aggiunge -. Non vogliamo fare guerre di estremismo laicista, però nemmeno siamo disposti ad accettare anatemi».

Già, ma cosa pensa Antonio Bassolino di questo fulmine caduto all’improvviso su Palazzo Santa Lucia? «Non so nulla della discussione avvenuta in Commissione statuto – racconta -. In quella sede si sta svolgendo un dibattito in piena autonomia fra consiglieri regionali. Per quanto riguarda il tema della fecondazione assistita senza discriminazione per motivi legati agli orientamenti sessuali, mi sembra chiaro che sia grande rilevanza. E che tale materia sia di competenza della legislazione parlamentare e nazionale. Mi pare improprio che possa essere affrontata in uno statuto regionale».

Una bocciatura in piena regola, quindi. Il primo a insorgere, però, è Ciriaco De Mita, coordinatore della Margherita in Campania. Anche perché la notizia balza fuori proprio durante un convegno del suo partito, che è fra i pilastri del governo regionale. «E’ una follia – esclama -. Sarò arcaico, ma credo che la procreazione vada garantita alle donne che possono procreare». E il senatore Nicola Mancino: «Fossi a Napoli, voterei contro». Ci va giù duro anche Maurizio Gasparri, ministro delle Comunicazioni, che definisce la proposta «un’autentica vergogna» e aggiunge: «Invece di occuparsi di cose serie, Bassolino sta tentando di trasformare la Campania in una Sodoma e Gomorra, prima con i corsi per veline e ora con la fecondazione assistita per coppie gay. C’è da sperare che sia una goliardata».

Più cauto Francesco D’Ercole, presidente della Commissione statuto, anche lui di An. «Quella di De Mita è un’interpretazione fuori luogo – dice -. Il testo inopportunamente messo in circolazione è soltanto una bozza di partenza. L’orientamento maggioritario si è espresso chiaramente in favore della famiglia e delle coppie composte da uomo e donna». L’Arcigay, tuttavia, saluta la proposta come un «segno di civiltà» e Franco Grillini, deputato Ds, parla di «una svolta di gran lunga positiva», considerato che «la Comunità europea ha presentato un decreto, ignorato nel nostro Paese, sulla libertà degli omosessuali».


Da "La Repubblica – Napoli" del 13.07.03 di DAVIDE BARBA*
Bassolino non doveva retrocedere

Avevamo salutato con interesse e una punta di soddisfazione politica, l´iniziativa della commissione statuto sulle adozioni e la fecondazione assistita. Ma il clamore di queste ore e, soprattutto, la presa di posizione di alcuni esponenti politici ci ha sospinto di nuovo nell´amara constatazione di quanto può essere difficile l´affermazione dei diritti civili anche in Campania.
Che Ciriaco De Mita avanzi perplessità sull´argomento non ci pare nuovo, è da tempo che intende affermarsi paladino della pubblica moralità, ma quel che proprio sembra insopportabile è la posizione ultramoderata del Presidente Bassolino, che, solo per rinfrescare la memoria, nel 1996 si faceva, con i gruppi del movimento nazionale, promotore del Gay Pride napoletano. Ora, il punto è questo: se la Costituzione al capo quinto sancisce l´autonomia delle Regioni in materia statutaria e non esiste ancora una legge quadro sulla fecondazione assistita, perché bloccare l´iniziativa della Commissione Statuto? Le ragioni, escludendo quella tecnico-giuridica di incompatibilità con una legge nazionale che non c´è, possono essere solo morali e politiche. Allora è perlomeno imbarazzante che uno dei protagonisti della fase del progresso civile di Napoli per ragioni di opportunità faccia marcia indietro, rischiando di portarci indietro di anni. Il movimento non può permetterlo. Seguiremo il dibattito in aula non facendo mancare mai la nostra voce. E speriamo che chi ha promosso l´iniziativa non segua il cattivo esempio del Presidente, rimangiandosi tutto.

*Presidente dell´Arcigay Antinoo – Napoli, avvocato, docente di sociologia giuridica all´Università di Campobasso


Comunicato Stampa del Coordinamento Regionale Campano delle Associazioni omosessuali

Di Chiara, Sacco e Fusco

Di Chiara, Sacco e Fusco

Il Coordinamento Regionale Campano delle Associazioni omosessuali, composto da: Circolo Culturale Arcigay Antinoo di Napoli, Circolo Culturale Le Maree Arcilesbica di Napoli, Associazione di cultura omosessuale Federico Garcia Lorca di Salerno, Circolo di iniziativa e cultura omosessuale “Coming Out” di Caserta, esprimono piena soddisfazione per il grado di civiltà e di sensibilità nei confronti della cittadinanza omosessuale contenuti nella proposta del nuovo Statuto della Regione Campania. Il Coordinamento Regionale Campano delle Associazioni omosessuali seguirà con la massima attenzione l’approvazione delle norme dello Statuto volte a favorire il miglioramento delle condizioni di vita delle persone omosessuali e preannunzia un presidio in occasione della prossima riunione della Commissione per lo Statuto, invita le personalità parlamentari, le associazioni impegnate nella causa per i diritti delle persone omosessuali, tutte le entità associative sul territorio che vogliano esprimere la loro solidarietà ad intervenire.

Fabio Di Chiara, presidente Associazione Federico Garcia Lorca di Salerno;
Veniero Fusco, presidente Circolo Coming Out di Caserta;
Sandra Liotti, segretaria Arcilesbica Le Maree di Napoli;
Enzo Sacco, segretario Circolo culturale Arcigay Napoli


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