Il Parlamento europeo bacchetta Ratzinger

  

Il Parlamento Europeo ha oggi espressamente condannato, all’interno del Rapporto sui diritti umani nel mondo, il recente documento della Congregazione vaticana per la dottrina della fede, presieduta dal cardinale Ratzinger, contro il riconoscimento legale delle coppie omosessuali.
Con il Rapporto 2002 sui diritti umani nell’Unione, ha inoltre ribadito la richiesta a tutti gli stati membri di riconoscere piena parità di diritti ai cittadini omosessuali, compreso il diritto al riconoscimento legale delle unioni tra persone dello stesso sesso, bocciando gli emendamenti di un manipolo di parlamentari italiani, tra cui molti di Forza Italia, che miravano ad eliminare dal Rapporto ogni riferimento ai diritti di gay e lesbiche.

“Forza Italia ha mostrato oggi a Strasburgo la sua faccia più anti-liberale e anti-occidentale — commenta il presidente nazionale Arcigay Sergio Lo Giudice —E’ grottesco che mentre si sforza di presentarsi come partito che tutela la libertà delle persone, alla prova dei fatti si comporti come un partito reazionario e liberticida che si oppone alle conquiste di libertà ormai patrimonio di tutto l’occidente libero e democratico”.

I testi approvati

Il Rapporto sui diritti umani nel mondo (Rapporto Van den Bos), al paragrafo 124 bis, “disapprova vivamente il recente rifiuto espresso dalla Congregazione vaticana per la dottrina della fede nei confronti dei progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali”.

Gli emendamenti 45 e 47, sostenuti da un gruppo di parlamentari italiani, molti dei quali di Forza Italia, miravano in particolare a cancellare interamente i paragrafi 81 e 85 del Rapporto. Il PE al par. 81 "ribadisce la propria richiesta agli Stati membri di abolire qualsiasi forma di discriminazione – legislativa o de facto – di cui sono ancora vittime gli omosessuali, in particolare in materia di diritto al matrimonio e al’adozione", mentre al par. 85 "raccomanda agli Stati membri di riconoscere, in generale, i rapporti non coniugali fra persone sia di sesso diverso che dello stesso sesso, conferendo gli stessi diritti riconosciuti ai rapporti coniugali, oltretutto adottando le disposizioni necessarie per consentire alle coppie di esercitare il diritto alla libera circolazione nel’Unione".

Tra i firmatari degli emendamenti soppressivi respinti dal Parlamento Europeo 16 erano gli eurodeputati di Forza Italia, 3 quelli della Lega Nord, 1 dell’Udc, 3 del PPI, 2 della Margherita, 8 di Alleanza Nazionale e 5 di altri gruppi.

Segue la lista:
Forza Italia: Giacomo Santini, Marcello Del’Utri, Francesco Fiori, Luigi Cesaro, Francesco Musotto, Giorgio Lisi, Stefano Zappalà, Paolo Bartolozzi, Mario Mantovani, Umberto Scapagnini, Renato Brunetta, Guido Podestà, Generoso Andria, Giuseppe Nisticò, Antonio Tajani, Jas Gawronski
Lega: Mario Borghezio, Gian Paolo Gobbo, Francesco Enrico Speroni
UDC: Raffaele Lombardo
PPI: Guido Bodrato, Luigi Cocilovo, Luigi Ciriaco De Mita
Margherita: Giovanni Procacci, Paolo Costa
Alleanza Nazionale: Franz Turchi, Antonio Mussa, Sebastiano Musumeci, Roberta Angelilli, Cristiana Muscardini, Sergio Berlato, Mauro Nobilia, Roberto Felice Bigliardo
Altri: Carlo Fatuzzo, Marie-Thérèse Hermange, Hubert Pirker, Joseph Daul, Marie-Hélène Descamps.


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