Polemica sulla prima famiglia gay di Perugia

  

Da "La Nazione" del 13.09.03 di Erika Pontini
Gian Pietro e Antonio Prima coppia gay al’albo

PERUGIA — Gian Pietro ha 45 anni ed è insegnante di lingua e letteratura straniera, oltre che vicepresidente del’Arcigay. Antonio, il suo compagno, ne ha 40 ed è titolare di un bar. Stanno insieme da venti anni e convivono da dieci. Saranno loro la prima coppia gay ad iscriversi nel registro delle unioni di fatto del Comune di Perugia.
«Prima di tutto è un fatto personale ma allo stesso tempo politico — spiega Gian Pietro Bucciarelli — e anche se sappiamo che ha un valore puramente simbolico, dopo un rapporto ventennale e vista la carica che ricopro, mi sembrava doveroso dare il buon esempio per cercare di superare certi schemi e certi pregiudizi». Nemmeno Antonio si fa illusioni: «Sappiamo che è solo un atto formale». Cosa spera di ottenere? «Che molte altre persone si iscrivano e poi che si parli del’omosessualità semplicemente come di uno degli aspetti di una persona. Nemmeno il più importante. Io sono tante altre cose», dice Bucciarelli.

Trova ancora resistenza nella società civile?

«Meno di una volta. ‘ cambiato ‘atteggiamento. Un ragazzo che scopre oggi di essere omosessuale ne parla in famiglia. ‘è più dialogo, anche se ancora i pregiudizi sono molti. La gente deve capire che siamo persone come tutte le altre e non facciamo niente di così scandaloso se non vivere la propria vita, a volte anche un pò banale».

Il sistema legislativo italiano non riconosce queste unioni

«Siamo rimasti praticamente solo noi a non riconoscere le coppie di fatto, anche eterosessuali. La differenza è che loro hanno una scelta (il matrimonio ndr.) noi no. E ci tengo a sottolineare che vorrei tutto questo senza intaccare quello che è il matrimonio visto nel suo aspetto religioso o come fondamento della società. Stiamo raccogliendo le firme per un Patto civile di solidarietà sul modello francese, per il riconoscimento dei diritti di tutti. (del’approvazione di una legge sul Pacs si è discusso a Pian di Massiano nel’ambito della festa del’Unità e sono state raccolte 500 firme ndr.)».

Avete avuto problemi con le vostre famiglie?

«Al’inizio non è stato semplice. Ora abbiamo un buon rapporto». Aggiunge Antonio: «I nostri familiari vengono a cosa nostra e sanno che viviamo insieme e dormiamo nello stesso letto, anche se io non ho mai affrontato ‘argomento con mia madre. ‘ rimasta una cosa non detta».

Se ne avesse la possibilità si sposerebbe?

«Sarebbe bello — dice Bucciarelli —. Perchè no».

‘assessore alle politiche di coesione sociale del Comune, Wladimiro Boccali, ha sottolineato «che il registro ha un valore politico e servirà anche per esercitare una pressione sul Parlamento affinchè venga approvata una legge sulle coppie di fatto».

Da "Il Messaggero" del 13.09.03
Unioni di fatto: prima registrazione di coppia gay

Tra pochi giorni la prima coppia gay si iscriverà al registro delle unioni di fatto del Comune di Perugia. Saranno il vice-presidente del’Arcigay Omphalos di Perugia, Gian Pietro Bucciarelli e il suo compagno, Antonio.

Lo ha reso noto lo stesso Bucciarelli sottolineando che la registrazione «vuole essere, oltre che un importante fatto privato, un messaggio per tutte le coppie che vivono una storia sentimentale nascosta al’interno delle mura domestiche». Data e giorno del’iscrizione sono già fissati. Gian Pietro e Antonio vivono insieme da 10 anni, ma il loro rapporto è in piedi da venti. «Da un punto di vista pratico non cambierà niente. Il registro non va contro la legislazione nazionale – ha detto il vice-presidente del’Arcigay di Perugia – ma serve a chiarire che anche noi abbiamo diritto a una vita completa e ci dà la possibilità di manifestare liberamente la nostra diversità». La sede che ospiterà il registro non sarà ‘ ufficio del’ anagrafe, ma un ufficio di Palazzo dei Priori, ha riferito la consigliera delegata per le pari opportunità del Comune di Perugia, Maria Pia Serlupini. Entro lunedì saranno pronti i fogli nei quali le coppie potranno registrarsi.

«L’annuncio fatto con enfasi, soddisfazione e perfino toni trionfalistici che a giorni una coppia gay si iscriverà sul cosiddetto registro delle coppie di fatto rappresenta invece il segno della decadenza dei costumi», ha invece commentato il senatore dell’Udc Maurizio Ronconi «ed è un sengo della insensibilità delle istituzioni umbre verso la famiglia, quella vera».

Da "La Nazione" del 14.09.03
Coppia gay, è scontro

PERUGIA — Sta scuotendo la politica ‘annuncio del’iniziativa della prima coppia gay che a Perugia si iscriverà nel registro del Comune delle unioni di fatto.

I favorevoli

‘ stato proprio Andrea Maori, segretario del Centro iniziativa radicale di Perugia a raccogliere le firme per la petizione che ha contribuito ad istituire i registro comunale. Ed ora, ovviamente, reputa ‘iniziativa di Gian Pietro e Antonio «il primo passo per una battaglia laica di civiltà che ha come obbiettivo il riconoscimento delle unioni diverse dal matrimonio tradizionale». Secondo Maori «Separati che formano nuove unioni, singles che per necessità vivono insieme, coppie di conviventi, anche dello stesso sesso, costituiscono situazioni di fatto e nuove famiglie sempre più diffuse nella società che si affiancano alle forme tradizionali di famiglia. Situazioni di fatto che non sono tutelate e che risultano penalizzate e discriminate sul piano del’ ordinamento civile». Il segretario dei radicali ha poi ribadito ‘appoggio dei radicali alla proposta del consigliere regionale dello Sdi Marco Fasolo, «perchè nello statuto della Regione queste nuove forme di convivenza siano considerate di pari dignità di quelle della famiglia tradizionale».
La consigliera delegata per le pari opportunità del Comune di Perugia, Maria Pia Serlupini aveva commentato ‘iniziativa, sottolineando che «è stato un risultato faticoso che ha messo in moto uno scontro politico e culturale. Un passo che però — aveva aggiunto — andava fatto in una città, come Perugia, aperta e democratica».

I contrari

Diversa la posizione del centrodestra con il senatore Maurizio Ronconi che aveva già tacciato ‘iniziativa come un «segno della decadenza dei costumi». Di «strappo tra società civile e intima moralità» parla invece il consigliere comunale Renzo Baldoni di Alleanza Nazionale.
«Da oggi — ha detto — i nostri giovani avranno un punto di riferimento in meno e tante incertezze in più. Nella confusione più totale dove un sistema liberticida cerca di distruggere ogni valore, anche la famiglia viene distrutta. I responsabili sono stati scoperti e sulle loro coscienze peseranno gravissime responsabilità». Secondo Baldoni si tratta di «un atto inutile in quanto il Registro è privo di ogni effetto pratico/legale, un atto inquietante in quanto pericolosamente permissivo che invita ad u’obietta trasgressione, un atto destabilizzante in quanto mina il valore vero della nostra società – la famiglia, un atto devastante in quanto non difende il valore più importante del’ uomo – la vita».

La Curia

‘Arcivescovo di Perugia conferma ‘atteggiamento generale della Chiesa in materia di unioni di fatto, anticipato a marzo in u’intervista a «La Nazione» anche se ieri è intervenuto ufficialmente per ribadire che ‘anatema contro le coppie di fatto non si riferiva «ad un giudizio specifico sulle persone anche perchè — sottolinea — per mia abitudine valuto in tali casi le situazioni e non le persone».

‘iscrizione

Gianpietro e Antonio, rispettivamente insegnante di lingue straniere e titolare di un bar avevano annunciato che si sarebbero iscritti al’albo comunale (che avrà sede a Palazzo dei Priori ma non negli uffici del’anagrafe) entro quindici giorni considerano ‘avvenimento un «fatto personale ma con una forte valenza politica».


INFO
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Via Antonio Fratti 18, 06123 Perugia
Tel. 075.5723175 335.8254624
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