“Porta a Porta”: Alba Parietti difende i Diritti dei gay

  

E’ stata una puntata scintillante di Porta a Porta, quell’andata in onda nella serata di lunedì 3 novembre. Da una parte le deputate della sinistra Finocchiaro e Mascia, in compagnia di Biondi di Forza Italia, Santaché di An, Fanfani della Margherita e la splendida Alba Parietti, dall’altra i responsabili giustizia di An, della Lega, dell’Udc, un parlamentare della Margherita e l’attrice Schiaffini.

La prima parte della puntata è stata dedicata alla bocciatura del divorzio breve. E gli schieramenti contrapposti erano chiari: da una parte la visione laica dello Stato, dall’altra le preoccupazioni moralistiche, tra l’altro in parte smentite da un cardinale Prefetto del Tribunale ecclesiastico, che a un certo punto è sembrato più realista e sfumato dei suoi supporter, della serie quando si è più papisti del papa!

Nella seconda parte, invece, si è parlato di coppie di fatto. Le posizioni naturalmente si sono fatte più confuse e, solamente la Finocchiaro e la Mascia hanno detto a chiare lettere che le coppie gay vanno riconosciute giuridicamente. Biondi ha riaffermato che lo Stato si deve occupare anche delle coppie di fatto, tra cui anche quelle gay. Tutti gli altri ospiti si sono barcamenati, escludendo tutti un riconoscimento formale delle coppie gay, ma quasi tutti (a parte la leghista che è stata irremovibile) si sono detti disponibili a discutere una legge che inserisca alcuni diritti.

Ma bisogna dire che la più brava in assoluto è stata Alba Parietti, che ha inveito contro l’ipocrisia delle posizioni espresse soprattutto da An e dalla Lega e a un certo punto, ha interrotto l’esponente di An che continuava a ripetere “ho amici gay, carissimi, che vivono anche in coppia, sono persone sensibili, ma neanche loro vogliono che gli si riconosca lo status di famiglia, perché sanno che è una cosa innaturale”.

A quel punto l’Alba Nazionale ha rotto l’atmosfera buonista e riportato la verità in campo: “Voi parlate bene dei gay, ma non volete riconoscergli alcun diritto, mentre molti paesi europei hanno già legiferato in materia. Dovete spiegare perché l’amore fra due persone omosessuali non è degno di aver riconosciuti alcuni diritti basilari. Siete degli ipocriti, siete rimasti al medioevo”.

Apriti cielo! Tra la confusione generale, gli animi si sono scaldati. Ma alla fine si è compreso bene che, a parte DS, Rifondazione e Biondi di Forza Italia, gli altri erano costretti a confrontarsi su questo tema, non conoscendo bene né la materia, né le problematiche connesse. Comunque, nessuno ha avuto il coraggio di affermare che era una questione marginale, anzi tutti hanno dovuto ammettere che il Parlamento dovrà discutere e trovare delle soluzioni.

Un piccolo passo, ma per la politica paludata italiana, un segnale importante. Grazie Alba, l’altra sera sei stata tutti noi!


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