Grosseto. Il gay pride conquista il Cassero Senese

  
Il Cassero Senese

Il Cassero Senese

GROSSETO. Si celebrerà al Cassero Senese il matrimonio tra Grosseto e le comunità gay di tutta Italia. La spettacolare fortificazione sui bastioni medicei sarà infatti il cuore pulsante del Toscana Pride 2004, il megaraduno omosessuale che a giugno porterà in città almeno 50mila persone, secondo le stime degli organizzatori. Il Comitato Toscana Pride 2004 ha dunque optato per la settimana tra il 14 e il 19 giugno: le date non sono definitive, ma per la conferma ufficiale è solo questione di dettagli. I tempi del resto stringono, perché si tratta di costruire un evento assai ricco e complesso, che ha bisogno di una logistica pianificata in ogni particolare. Accogliere e “spostare” decine di migliaia di persone nell’arco di sei giorni non è infatti impresa facile; e in questo senso il periodo scelto consente di trovare più agevolmente i posti letto necessari.

Oltre a rendere più appetibile l’evento a tutto il sistema economico legato al turismo (dai campeggi ai bar) che a giugno in Maremma vive abitualmente solo dei weekend.

Come detto, il cuore di tutto sarà il Cassero Senese, in accoppiata con piazza San Francesco. Su questo aspetto l’accordo con il Comune è pressoché siglato. Il Cassero sarà la vera e propria “cittadella del Pride”. Vi troveranno posto esposizioni d’arte e di libri, cinema, spazio degustazioni, un piccolo punto di ristoro e un bar. Piazza San Francesco diventerà invece arena di spettacolo, con un palco pronto ad accogliere ogni sera (dal 14 al 18) spettacoli di ogni tipo fra i quali non mancheranno eventi di grande richiamo.

Ma il Pride non è solo festa. Anzi. Il suo scopo principale è non solo quello di rivendicare presenza e diritti dei cittadini gay, uomini e donne, ma anche e soprattutto di informare. Ecco allora una fitta serie di dibattiti e convegni che potrebbero trovare ospitalità nella sala conferenze della Camera di Commercio, uno degli enti (insieme con Comune, Provincia e Regione) che si sono già detti disponibili a patrocinare la kermesse. Durante gli incontri si affronteranno vari temi, dalle questioni medico scientifiche legate alla cura e alla prevenzione dell’Aids fino alle più recenti innovazioni giuridiche e legislative di apertura (o chiusura) rispetto ai diritti degli omosessuali.

Il culmine della manifestazione è previsto per l’ultima sera, quella del 19 giugno. Quando – al termine del corteo che si snoderà per le vie del centro cittadino – andrà in scena il grandioso party finale, che dovrebbe riunire migliaia e migliaia di persone per una lunga notte di festa di nusica. La “location”, in questo caso, è tutta da definire. Gli organizzatori cercano uno spazio aperto isolato, oppure un grande spazio chiuso: insomma, un luogo che non possa creare disturbo alla quiete pubblica. In questa prospettiva l’ideale sarebbe la cittadella ecologica di Festambiente a Rispescia, tra l’altro già attrezzata per accogliere simili masse di persone. La disponibilità di Legambiente non dovrebbe mancare, anche se vi sarebbe in questo caso da superare un problema logistico non indifferente: quello di trasferire con mezzi pubblici, in pochissime ore, decine di migliaia di persone da Grosseto a Rispescia e ritorno.

Nessun problema sembrano invece incontrare gli organizzatori sul fronte della ricettività. I primi contatti con i campeggiatori del capoluogo e di Castiglione hanno mostrato massima volontà di collaborazione. Al punto che si sta preparando un vero e proprio “gay camping”, ovvero accordi che garantiranno per gli ospiti dei campeggi giornate di animazione al mare, serate festaiole ed escursioni guidate in tutta la Maremma.

Tanti patrocini ma ancora pochi contributi

GROSSETO. Il matrimonio tra la Maremma e l’universo gay si farà, ma restano da definire nomi e volti di chi officierà il rito. Un patrocinio al Toscana Pride, almeno stando alle dichiarazioni d’intenti, non lo negherà nessuno. La Regione lo ha già dato, la Provincia ha annunciato che lo farà, la Camera di commercio si è detta più che interessata e il sindaco Alessandro Antichi, nonostante qualche rumoroso mal di pancia nella sua maggioranza, ha più volte garantito che per il Comune non vi sarà problema. Del resto, per quanto il programma non sia ancora ufficiale, è difficile pensare che proprio il Comune di Grosseto – dopo aver messo a disposizione così tanti e magnifici spazi – si possa tirare indietro.

Il sostegno morale dunque non manca. Altra cosa invece è il sostegno economico. «Patrocini dovremmo averne molti – dice comunque soddisfatto Davide Buzzetti, presidente del circolo Arcigay di Grosseto e “anima” del pride maremmano – soldi invece, almeno per ora, di sicuri ce ne sono pochi». I costi di una manifestazione del genere sono altissimi: «Non tutto si fonda sul volontariato», spiega Buzzetti. «Una grossa cifra se ne va per i budget degli artisti e per gli eventi al Cassero, che saranno tutti gratuiti. Solo la festa finale sarà a pagamento, e con quella contiamo di recuperare parte delle spese. Ma tutti dovrebbero comprendere quale straordinaria occasione turistica sia per la Maremma questo pride. E allora, se dalle istituzioni arrivasse qualche soldo in più, non sarebbe male».


  •