I gay parteciperanno alla manifestazione nazionale sulla famiglia

  
Baciamoci!

Baciamoci!

“Inviteremo tutte le famiglie gay e lesbiche italiane — ha detto il presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice — e le tante coppie che sabato 14 febbraio prenderanno parte a Roma al bacio pubblico in piazza Farnese, a partecipare alla manifestazione nazionale per la famiglia annunciata dal ministro del welfare Roberto Maroni, per la fine del 2004”.
Così Arcigay risponde al proposito del Governo, reso noto da Maroni, di istituire il 15 maggio la giornata nazionale della famiglia e di indire per la fine dell’anno una “conferenza generale” e una “grande manifestazione”.

“Il tema della valorizzazione della famiglia — continua Lo Giudice — non può trasformasi in u’arma di esclusione razzista e di penalizzazione di una parte dei cittadini italiani e dei loro nuclei familiari. Bene la giornata nazionale della famiglia, se davvero si riferisce alla realtà delle famiglie italiane e non ad un modello ideologico”.

Il tema del riconoscimento delle coppie che convivono, come le coppie gay, che hanno pari dignità sociale rispetto alle altre famiglie, è di viva attualità in tutto il mondo democratico.
Sabato prossimo, il 14 febbraio, giorno di San Valentino, migliaia di coppie gay, lesbiche ed eterosessuali si incontreranno in piazza Farnese, a Roma, per una grande bacio collettivo e pubblico. La manifestazione organizzata da Arcigay e alla quale aderiscono decine di associazioni è a sostegno della proposta di legge sul Pacs (Patto civile di solidarietà). Questa proposta, che vorrebbe riconoscere giuridicamente le coppie conviventi, gay, lesbiche ed etero, sull’esempio dell’analoga legge francese sul Pacs, è stata presentata da Franco Grillini, deputato Ds e presidente onorario Arcigay e sottoscritta da 160 deputati.

Ad oggi sono 12 gli stati in Europa che riconoscono in forme diverse le unioni gay: Danimarca, Norvegia, Svezia, Olanda, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Portogallo, Ungheria e le regioni spagnole di Catalogna, Valencia, Aragona e Navarra. Altri paesi, come Gran Bretagna, Svizzera, Lussemburgo, Croazia si stanno apprestando a farlo. In Spagna, il partito popolare del premier Aznar ha introdotto il progetto di una legge nazionale per il riconosciuto delle coppie gay nel programma per le elezioni politiche del prossimo marzo. Anche i Tories, in Gran Bretagna, si sono espressi, l’altro ieri, a sostegno di una legge sulle unioni gay. Lo stesso ha fatto qualche giorno fa il probabile candidato democratico alle presidenziali Usa, John F. Kerry.


  •