Il racconto dei 1800 baci

  

Da "’Unità" del 15.02.04
Si baciano in 1800 – record a piazza Farnese
Manifestazione sui diritti delle coppie omosessuali

Roma. Sono 1.705 le coppie che si sono baciate ieri in piazza Farnese, entrando così nel guinnes dei primati. Il record precedente era di 1.588. La festa organizzata dal’Arcigay per il riconoscimento dei patti civili di solidarietà ha così fatto entrare piazza Farnese nella storia del libro dei record.
La giornata era cominciata con la musica a tutto volume diffusa dalle casse per animare piazza Farnese, trasformata per ‘occasione in una grande sala da ballo. ‘occasione è quella del Kiss2pacs, la manifestazione nazionale organizzata ieri dal’Arcigay a sostegno del’adozione dei patti civili di solidarietà. E mentre Vladimir Luxuria dal palco grida «viva ‘amore», in 4 stand vengono distribuiti i numeretti a chi cerca di superare il record mondiale di baci tra coppie presenti nello stesso posto.

In piazza ci sono soprattutto gay, prevalentemente uomini, anche se non mancano le coppie eterosessuali. Mara, 39 anni, è venuta con il compagno e la figlia, ma specifica: «Sono qui perché sono bisessuale, penso che la nostra presenza in questa piazza sia importante, anche semi aspettavo più persone».

‘è chi è venuto da fuori Roma, come Donato, 18 anni, del’Arcigay di Caserta: «Ho detto ai miei genitori che venivo a Roma senza spiegare il motivo. Sono qui con un mio amico: anche se non siamo fidanzati ci baceremo ». È invece in crisi Claudia, 21 anni, studentessa in restauro architettonico, di Ostia, che non riesce a trovare un partner: «Penso che ci sia stata poca pubblicità, quando ne ho parlato ai miei genitori non ne sapevano nulla». Insieme a lei, ‘è u’amica, ventunenne, venuta da Livorno.

Sul palco campeggiano due grandi cuori intrecciati, uno bianco e uno rosso, mentre nella piazza si riconoscono bandiere del’Arcigay di Bari, di Roma, tante bandiere arcobaleno, alcune bandiere di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani e alcuni cartelli con gli slogan: «Liberiamo ‘amore dalle fobie religiose», «in uno stato laico, leggi uguali per tutti», «si alle unioni civili» e un cartello con il logo della Margherita e la scritta «vota chi vuoi ma rispetta te stesso. No margherita». Il bacio collettivo scatta per tutti alle 18,30, e il record è battuto.

Da "Repubblica.it del 15.02.04
San Valentino, 1.800 coppie si baciano in piazza a Roma
La manifestazione organizzata da Arcigay a sostegno della battaglia per i diritti delle coppie di fatto

ROMA – Un bacio collettivo nel giorno della festa degli innamorati ha suggellato la richiesta al Parlamento italiano di approvare la proposta di legge sul Patto civile di solidarietà per le coppie di fatto. Sono state più di 1.800 le coppie che si sono baciate questa sera in piazza Farnese, a Roma, nel corso della manifestazione "Kiss2pacs" organizzata da Arcigay.

Un numero che, sostengono gli organizzatori, potrebbe far entrare Roma nel Guinness dei primati, perché batte il record di bacio collettivo segnato due anni fa in Canada da 1.588 coppie. "Roma è oggi ‘unica grande capitale europea che ha vissuto un San Valentino al’insegna del bacio e della rivendicazione pubblica del diritto di amare" afferma il coordinatore nazionale della campagna a sostegno del Pacs, Alessandro Zan. "Anche perché il nostro è ‘ultimo grande paese europeo a non essersi dotato di una regolamentazione giuridica delle coppie di fatto".

Per Franco Grillini, deputato Ds e primo firmatario della legge sul Pacs, "la manifestazione è stata un grande successo perché nella battaglia per i diritti delle coppie di fatto si riconoscono tutti; si tratta di un diritto universale, si vuole affermare anche in campo giuridico quel pluralismo delle forme familiari che costituisce un dato innegabile della realtà sociale".

Da "Il Manifesto" del 15.02.04 di GIANNI ROSSI BARILLI
Sul sentiero di Pacs
Nel giorno in cui si celebra ‘amore, va in piazza ‘amore che non ha diritti Un kiss-in di massa, ieri a Roma in Piazza Farnese, a sostegno della legge per il riconoscimento legale delle convivenze di fatto etero e omosessuali. E per dire basta al monopolio culturale sul concetto di famiglia imposto dal Vaticano al’agenda politica italiana

Millesettecentocinque. Per una volta non è una cifra al’ingrosso di quelle che si sparano, arrotondando e simpatizzando, alle manifestazioni. Erano proprio millesettecentocinque le coppie (etero, ma soprattutto gay e lesbiche) che alle sei di ieri sera si sono baciate in simultanea per trenta interminabili secondi in piazza Farnese. Lo scrupolo nel conteggio numerico era necessario per poter aspirare al’ufficializzazione del nuovo record di bacio collettivo al’aperto, che il guinness dei primati non omologa senza una certificazione inoppugnabile. Ma al di là del’esito «sportivo» del’evento, la manifestazione di ieri a favore del Pacs (il Patto civile di solidarietà, istituto che tutela giuridicamente le coppie di fatto) è già un avvenimento senza precedenti in Italia. Chi aveva mai visto tutti insieme tanti reprobi e reprobe, almeno secondo la morale che passa il convento, decisi a uscire dal’ombra per proclamare con un semplice gesto di reciproca tenerezza la legittimità del loro amore? Il precedente storico più significativo in proposito furono le simboliche nozze gay e lesbiche celebrate a Milano nel lontano 1992. Allora i promotori del’iniziativa sudarono sette camicie per racimolare dieci intrepide coppie disposte a mettere la loro faccia a disposizione fotografi e cameramen. Ieri, invece, pronta a farsi immortalare, ‘era u’imponente folla che riempiva tutta la piazza, in rappresentanza di almeno un milione di altre coppie «di fatto» che chiedono anche da noi i diritti di cui già godono la maggior parte degli altri cittadini Ue in analoga situazione familiare. Quante siano precisamente le convivenze more uxorio nel nostro paese, per la verità, non è dato sapere. ‘Istat, infatti, elaborando i dati del censimento del 2001 ha pensato bene di escludere da questa categoria le convivenze dichiarate tra persone dello stesso sesso. Secondo i nostri maghi della statistica si tratterebbe di dati «incongrui». Quindi, gay e lesbiche che tenevano a sottolineare il loro stato di convivenza sono stati trasferiti ‘ufficio al capitolo «altre persone conviventi senza legami di parentela», in omaggio al’aureo principio secondo il quale il modo migliore di affrontare una realtà che si considera sgradevole è farla sparire.

Sarà però un p’ più difficile far sparire le immagini documentate del kiss-in di ieri in piazza Farnese e occultare ancora il fatto che la parola famiglia, nel 2004, si declina necessariamente al plurale. ‘istantanea dei baci nella piazza stracolma, da questo punto di vista, non lascia dubbi: gay, lesbiche, etero, giovani e meno giovani, con bambini (procreati con tutti i metodi disponibili) o senza, del nord e del sud. Senza contare poi che anche la coppia, nella complessa geografia del’affettività familiare contemporanea, risulta spesso una semplificazione.

Tutti insieme per rivendicare con orgoglio le proprie scelte di vita e dire basta alle pretese di monopolio culturale imposte dal Vaticano al’agenda politica italiana. Come ha detto dal palco la presidente di Arcilesbica Cristina Gramolini, «Ci hanno detto che il corpo non è nostro, ma non è vero. Siamo andati molto avanti, la società non è con loro». Stesso concetto ribadito dal coordinatore della campagna per il Pacs Alessandro Zan: «’80% degli italiani è favorevole a forme di tutela giuridica delle convivenze di fatto, contro il 25% dei politici che li rappresentano, pronti a inginocchiarsi ai diktat del Vaticano. ‘ ora di rendersi conto che questo non è uno stato teocratico».

Franco Grillini, primo firmatario della proposta di legge sul Pacs (sottoscritta finora da 161 parlamentari), cerca di scherzarci sopra: «Perché ‘Italia deve essere diversa dalla maggior parte degli altri paesi europei, compresa la cattolicissima Spagna? Perché in Italia ci sono le toghe rosse. Che non sono i magistrati, ma i cardinali, che dicono che gli omosessuali sono nocivi. Ma che tipo di omosessuali conoscono?». Grillini dà anche una notizia: da martedì prossimo, alla commissione giustizia della camera, ‘opposizione darà battaglia per far mettere al’ordine del giorno la discussione sul Pacs.

La cosa più importante, comunque, è che i baci in piazza Farnese rappresentano un salto di qualità in una vicenda in corso già da molto tempo nella società italiana, fatta di scelte concrete e di persone reali che finora non hanno avuto nessuna visibilità pubblica. ‘ora in avanti non più. E proprio per questo il kiss-in di ieri è stato soprattutto una festa per ‘inizio di qualcosa di nuovo. Non ci si poteva augurare niente di meglio per questo San Valentino davvero speciale.

Da "Gay.it" del 15.02.04 di Mario Cirrito
KISS2PACS DA RECORD
Roma entra nel Guinness dei Primati. 1705 coppie si baciano contemporaneamente reclamando il PaCS. Un momento emozionante che corona una giornata indimenticabile. La cronaca e le immagini.

ROMA – 1.705 Kiss2Pacs. Il movimento omosessuale italiano ce ‘ha fatta! E quando dal palco della gremitissima piazza Farnese in Roma, il segretario nazionale Arcigay annuncia: "ce ‘abbiamo fatta!", i quasi quattromila presenti si sciolgono in un applauso festante e liberatorio. Da sabato 14 febbraio 2004, siamo nel Guiness dei Primati.

A questo San Valentino, per una volta tutto gay, ci sono i rappresentanti dei movimenti omosessuali al gran completo, del’imprenditoria omosessuale, i ragazzi di "Gay.Tv" e ci sono loro, le 1.705 coppie di ragazzi, gay, eterosessuali e lesbiche, giunti da ogni dove, per dare un segno di visibilità, di richiesta di diritti alle coppie di fatto, di partecipazione ad una manifestazione gioiosa. Alle 15.00 cominciano ad arrivare in piazza ragazzi e ragazze che si tengono per mano, gruppi scesi da pullman giunti da Verona, Bologna, Torino, Parma, Napoli, Milano e tante altre città, dopo una levataccia mattutina; si innalzano striscioni e bandiere rainbow, si danza sulle note festanti della musica irradiata dal palco sormontato da cuoricini bianchi e rossi. Alle 16.00 è quasi impossibile muoversi, difficile recarsi perfino al banchetto per ‘iscrizione al Kiss2Pacs e battere i 1.500 di Manila. "Oggi, stiamo scrivendo una bellissima pagina della storia del movimento omosessuale italiano", ci dice una ragazzina riccioluta che bacia divertita la sua compagna, sotto gli occhi divertiti di due anziani.

Felicissimo Sergio Lo Giudice, presidente nazionale Arcigay: «Le persone gay, lesbiche, etero, hanno raccolto il nostro appello per dare a San Valentino questo tocco frizzante del bacio in piazza. ‘amore deve essere riconosciuto nelle sue qualità, di qualsiasi amore si tratti. Il ministro Maroni ha annunciato per la fine del 2004, una grande manifestazione a Roma di tutte le famiglie. Noi abbiamo formalizzato la nostra adesione, ci saremo con le nostre famiglie. In questi anni abbiamo tolto dalla solitudine migliaia di gay e lesbiche di questo paese, ora questo nostro amore, la nostra relazione ‘affetto non ce la toglierà più nessun ministro e nessun cardinale in gonnella».

Stefano e Nicola sono due bellissimi ventenni arrivati da Perugia: «Il Pacs ci sembra ancora lontano, ma noi siamo qui a dichiarare il nostro amore, a dire a tutti che esistiamo come coppia di fatto, sicuri che la società è più avanzata delle rappresentanze politiche. Con che coraggio questi signori ci dicono che il nostro amore non conta?».

Una decina di genitori del’Agedo, distribuisce volantini: «come genitori di figli gay – dicono – vogliamo che i politici prendano atto che il Pacs è il minimo che si può fare, visto che siamo rimasti fanalino di cosa del’Europa. ‘amore dei nostri figli non è meno amore di altri e i genitori devono capire e aiutare i loro figli gay».

Arriva luccicante Vladimir Luxuria: «Vediamo tante manifestazioni di odio e guerra, per questo oggi dedicare una piazza al bacio collettivo è un segno ‘amore di grande respiro. Siamo abituati a vedere del’Europa gli aspetti economici, mentre sui diritti civili rimaniamo gli ultimi della classe». Enrico e David, entrambi diciottenni, uno siciliano e ‘altro parigino stanno insieme da due anni, sono la coppia 85 registratasi per il bacio. Rispondono alle nostre domande con baci amorosi e con le loro mani intrecciate gridano: "Esistiamo, dateci il Pacs". Accanto a loro un gruppo alza cartelli con su scritto: "Liberiamo ‘amore dalle fobie religiose". Anche le donne di Arcilesbica sono presenti in numero considerevole: non desiderano più vivere il loro amore in forma clandestina, vogliono che le loro scelte siano rispettate dallo Stato.

Rubiamo, per un commento, Franco Grillini alle tante emittenti televisive presenti: «La politica italiana, in genere, risulta noiosa. Questo pomeriggio abbiamo voluto fare una cosa divertente e sentimentale, con le tante coppie etero e gay che sono venuti qui a baciarsi. La proposta di legge sul Pacs, di cui mi onoro essere il primo firmatario, oggi ha una valenza ancora più universale. Con questa manifestazione vogliamo smentire le’toghe ross’ del Vaticano che dicono che dare diritti agli omosessuali significa toglierli alle coppie etero: una bugia, una bufala. ‘ vero il contrario se paesi come ‘Olanda, la Danimarca, Francia e tanti altri, si sono date leggi adeguate di libertà degli individui. ‘idea non è quella di emigrare in questi stati ma di arrivare ad una legge sulle coppie di fatto nel paese che è il nostro».

Piazza Farnese è stracolma, difficile muoversi, parlare con i presenti. Incontriamo Mattia di Gay.Tv: «Mi piace pensare al momento ludico di questa giornata, ma dimostriamo che i gay non sono più u’etichetta ma persone sempre più visibili che manifestano valori comuni. Oggi, festa del’amore, vogliamo far vedere a tutti che esistiamo, che ci batteremo fino alla fine per i nostri diritti, sempre più irrinunciabili». Non potevano non esserci i Radicali, con Sergio Rovasio e ‘eurodeputato Marco Cappato che spiega: «I confini della sessualità sono molto sfumati per ognuno, oggi dobbiamo parlare di diritti dei cittadini. Il Pacs come il matrimonio, è un passo avanti verso la libertà piena e ‘accesso alle forme di convivenza, senza discriminazioni».

Regina, animatrice della prima parte della serata, non riesce a contenere le lacrime nel momento in cui le coppie si sciolgono in un bacio prolungato e dolcissimo: «Giornata indimenticabile questa. Migliaia di coppie in piazza a darsi amore, a chiedere che il Pacs diventi legge e garanzia per tutti. Penso che dovremo battagliare ancora un p’, ma ce la faremo».

Sul palco La Pina e Fabio Canino presentano i vari ospiti, si respira u’aria di festa da grandi occasioni, e ci imbattiamo in Vanni Piccolo, felice, con un leggero luccichio agli occhi: «Sono entusiasta! Le mie pluridecennali battaglie ‘incontrano con questa festa di gioia e ‘amore, con questi ragazzi che chiedono ad uno stato sordo di essere ascoltati, di raggiungere ‘Europa sui diritti e sulle necessarie libertà. Manca ancora in Italia, una certa visibilità delle coppie di fatto gay, necessità che queste, dopo la manifestazione, si rendano più disponibili a vivere apertamente il loro amore, senza incorrere in derisioni e discriminazioni, devono farsi vedere, incazzarsi, chiedere che la loro unione non sia svilita da nessuno».

Viola Valentino, scatena al ballo con due sue canzoni, la piazza ondeggia festante. Sorridente ci raggiunge dopo ‘esibizione: «Giro molti locali gay, ma per me stasera, qui, è un momento di riflessione e di felicità, con tutti questi bei ragazzi e ragazze giovanissimi che si tengono per mano, che si sono baciati: una cosa che non dimenticherò facilmente! Abbiamo tutti più sete di libertà e di riconoscimenti e io lo faccio con i miei strumenti: la musica».

Sosta nel’backstag’ Vincenzo Vita, assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma che ha dato il sostegno alla manifestazione. «Collaborare a questa iniziativa – ci dice – non significa aderire o meno alla sua piattaforma, piuttosto essere democratici fino in fondo e per questo abbiamo voluto dare una collaborazione tecnica per la riuscita di questa bellissima festa. Il Pacs esce dalle competenze del mio assessorato, anche se la trovo una legge giusta e che va sostenuta». Partono i fuochi ‘artificio, salgono sul palco tutti gli organizzatori e i rappresentati dei movimenti, i 1.500 di Manila sono stati battuti e la gente è lì ad applaudire, danzare, sventolare le bandiere arcobaleno. Fabio Canino raccoglie i sentimenti profusi e incita le persone a baciarsi nuovamente, prima della grande festa serale al Piper. Siamo nel Guinnes dei Primati, presto saremo Pacs.


  •