Omofobia alla polacca

  

L’idea alla base del libro "L’omofobia alla polacca" è quella di riunire una serie di testi riguardanti il tema dell’omofobia apparsi nella stampa polacca sul finire del ventesimo secolo. Punto centrale sono le reazioni dei giornali alla campagna sociale "Niech nas zobacza" ("Che ci vedano"), che tramite una mostra fotografica, manifesti e tabelloni nelle principali città ha introdotto la questione gay e lesbica nel discorso pubblico. Inoltre, allo scopo di creare un contesto specifico e illustrare il cambiamento nelle discussioni, il libro comprende anche testi precedenti e successivi, oltre che scritti appositamente per questa raccolta.

Il cambiamento consisterebbe nello spostamento di prospettiva dalla questione della tolleranza nei confronti di gay e lesbiche a quella del problema dell’omofobia. Da questo punto di vista i diritti delle minoranze sessuali non costituiscono un "problema" perché ad essere problematiche sono invece le posizioni contrarie o avverse alle minoranze. Questa logica ha influenzato la nostra selezione.

Abbiamo dunque deciso di escludere gli articoli di impostazione omofoba, per concentrarci su quelli che trattano della questione sociale e politica dell’omosessualità nel discorso pubblico. Articoli di questo tipo hanno iniziato a comparire nella stampa polacca solamente negli ultimi anni del ventesimo secolo. Lo scopo del libro "L’omofobia alla polacca" è quindi di presentare una raccolta di questi testi e al contempo intensificare la prospettiva che stiamo sostenendo.

Il libro comprende una gamma variegata di testi provenienti dai principali quotidiani ("Gazeta Wyborcza" e "Rzeczpospolita") come anche dalle pubblicazioni a tiratura considerevolmente più limitata ("Zadra", "Furia Pierwsza" e "Bez Dogmatu"). Alcuni autori sono molto noti per la loro attività pubblicistica (K. Dunin, I. Filipiak, B. Uminska, P. Leszkowicz, T. Kitlinski), mentre altri sono meno conosciuti. Tutti sono uniti dall’interesse verso il ruolo del genere e della sessualità nella cultura e nella vita sociale.

Lo scopo del libro e il suo asse costitutivo sarà l’analisi del discorso pubblico in Polonia relativamente alla questione omosessuale. Verranno esaminate le regole del discorso omofobo, le limitazioni di alcuni tipi di liberalismo e le possibilità offerte dalle prospettive femministe e queer, ancora poco rappresentate in Polonia. Inoltre, daremo risalto alla particolare oppressione delle donne bisessuali e omosessuali, in quanto doppiamente discriminate come donne e come lesbiche.

Con grande probabilità il libro "L’omofobia alla polacca" costituirà una pubblicazione senza precedenti in Polonia, dal momento che nessun testo di questo tipo è ancora apparso sul mercato. Piuttosto che trattare della situazione delle lesbiche e dei gay polacchi come "problema psicologico privato", si preferisce infatti incentrare l’attenzione sulla questione socio-politica, partendo dal presupposto che l’atteggiamento nei confronti dei soggetti gay e lesbici costituisce un banco di prova e un test della democrazia in Polonia.

Zbyszek Sypniewski
Centro Accademico della Cultura dell’Universita di Danzica (ACK UG)

Campagna Contro Homophobia, Varsovia (KPH)
tel. +48 (0) 505 258 828
e-mail: [email protected]

Blazej Warkocki
Università del Adam Mickiewicz di Poznan

Casa editrice:
Sic!, Varsovia

Cooperazione:
Campagna Contro Homophobia
Centro Accademico della Cultura dell’Università di Danzica


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